Nella strofa le rime assumono differenti disposizioni, che per convenzione sono indicate negli schemi metrici (su cui ritorner
Nella strofa le rime assumono differenti disposizioni, che per convenzione sono indicate negli schemi metrici (su cui ritorner
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
Provo a fare anch'io qualcosa stile Manzoniano
ABBA, ABBA, ABBA, ABBA, ABBA, CDDC
OFELIA by Piotr Aleksejevic Romanov
A compito arduo in verit
CONIGLIO MANNARO
"Ci sono amori che durano il tempo di uno sguardo e rivoluzioni che vivono lo spazio di un mattino, sono forse per questo meno importanti di certi compromessi scellerati che incatenano tutta una vita?"
Gianni-Emilio Simonetti
La calma
...e invece direi senz'altro "bravo, zar!!!"...
e segnalo anche ad asvero che gli poster
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
Il sonetto (dal provenzale “sonet”, suono, melodia) è una forma di componimento poetico nata in Italia, sembra per mano di Giacomo da Lentini.
La sua ascendenza stilistica è probabilmente la stanza isolata della canzone (cobla), della quale ripete la struttura: due quartine, e due terzine, per un totale di 14 versi (4+4+3+3), tutti endecasillabi.
Negli esempi più antichi la rima delle quartine è alternata (ABAB ABAB), quella delle terzine replicata (CDE CDE). Nel corso del ‘200 e del ‘300 fu poi adottata la rima incrociata nelle quartine (ABBA ABBA), mentre nelle terzine furono sperimentati schemi diversi con la prevalenza di questi intrecci: CDC CDC; CDD DCC; CDE EDC; CDE DCE.
Ampiamente usato da Dante sia nella Vita Nova che nelle Rime, il sonetto venne quindi “grammaticalizzato” dal Petrarca nel Canzoniere, che ne contiene 317.
Degna di nota è la disponibilità del sonetto ad accogliere qualsiasi contenuto. Infatti, la sua fortuna non è circoscritta alla lirica elevata, ma riguarda, fin dalle origini, anche la poesia giocosa.
Numerose quindi le varianti dallo schema canonico, che riguardano sia l’uso della rima che la struttura stessa del componimento.
Fra le varianti dell’uso della rima ricordo brevemente il sonetto sdrucciolo, tronco, a rime ricche, a rime spezzate, a rime equivoche, con rimalmezzo, il continuo ( interessante questo, con le rime delle quartine uguali a quelle delle terzine).
Alcuni particolari sonetti: il retrogrado, e quello a rime obbligate.
Più significative le varianti sulla morfologia, che possono riguardare sia la misura dei versi che struttura e numero delle strofe:
1) Ad esempio il sonetto caudato, detto anche ritornellato, che si prolunga oltre il 14° verso con l’aggiunta di una coda così formata: un endecasillabo che rima con il 14° verso (dunque ABBA ABBA CDC CDC C); due endecasillabi a rima baciata indipendenti dalle rime precedenti (ABBA ABBA CDC CDC EE); un settenario rimato al 14° verso, seguito da due endecasillabi a rima baciata indipendente dalle rime del sonetto (ABBA ABBA CDC CDC cEE).
2) Oppure la sonettessa, in cui lo schema è simile al caudato ma ripetuto più volte.
3) Il sonetto minore, con versi più brevi, settenari o quinari.
4) Il sonetto marotique (dal nome del poeta Marot), formato da due quartine, da un distico a rima baciata e da una quartina finale.
5) Il sonetto elisabettiano o shakespeariano, formato da tre quartine a rime alternate e da un distico a rima baciata (ABAB CDCD EFEF GG), utilizzato anche da Montale (questo a me piace molto).
Il sonetto è stato molto adottato dai poeti, fino a tutto l’Ottocento, con la sola, celebre eccezione del Leopardi, ma utilizzato da tanti grandi, ad esempio Pascoli, D’Annunzio, conoscendo una parziale eclissi solo nel ‘900, in seguito al progressivo liberarsi dalle forme metriche tradizionali.
Esso è stato quindi recuperato a partire dal periodo degli Ermetisti.
Buon divertimento, Asvè…
Ultima modifica di daimon; 08-01-2006 alle 17:20
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
I romani di Goscinny e Uderzo per
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
Originariamente Scritto da asvero.panciatici
amooooore, grazie! :-)
p.s. qui mi chiamo lucciola.... però va meglio ofelia: ci sono affezionata come mai!!!
Ultima modifica di lucciola; 08-01-2006 alle 17:52
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[QUOTE=lucciola]amooooore, grazie! :-)
p.s. qui mi chiamo lucciola.... per
[QUOTE=daimon]Il sonetto (dal provenzale
[QUOTE=asvero.panciatici]Eh, aspetta a dire grazie...
Lucciola
CONIGLIO MANNARO
"Ci sono amori che durano il tempo di uno sguardo e rivoluzioni che vivono lo spazio di un mattino, sono forse per questo meno importanti di certi compromessi scellerati che incatenano tutta una vita?"
Gianni-Emilio Simonetti
La calma
Dont'worry... con tutti questi visitors...Originariamente Scritto da Piotr Aleksejevic
Si
Originariamente Scritto da Piotr Aleksejevic
stai pur tranquillo...in quelle siamo forti pure noi...
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
sublime Ofelia,
di luce vestita,
per vero o per celia
cos
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
Originariamente Scritto da asvero.panciatici
messere mio...
messere mio....
messere mio...
:-)
attendo a ringraziare perchè tu lo chiedi...
ma tutto quel che da te viene mi è caro...
(e dato che non sei a "scuola"... non ci sarà demerito alcuno per il ritardo! ;-) )
p.s. e io Ofelia resto... "lucciola" ha un significato altro... ma io sempre Ofelia mi sento...
Ultima modifica di lucciola; 08-01-2006 alle 21:21
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[QUOTE=daimon]sublime Ofelia,
di luce vestita,
per vero o per celia
cos
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Originariamente Scritto da Piotr Aleksejevic
e perch
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