Una cosa � amare, un'altra concedere l'esclusiva. Trovo abbastanza ridicolo che la fedelt� si riduca nella pratica a reclamare il possesso del corpo altrui, quando gran parte dei rapporti anche consolidati si basa su forme pi� o meno velate di sopraffazione reciproca. In contesti del genere un paio di corna � la mancanza di rispetto meno grave, anche se secondo la morale corrente risulta la meno tollerata.
ecco, ero troppo pigro per scriverlo
certo che se si ragiona a partire dall'equazione amore=patto di coppia, l'equivoco permane, data la disomogeneit� dei due termini;
amare, eventualmente, implica conoscere; se tra le prerogative di quella persona ci sono cose che non ti stanno bene, che hai rimosso, vuol dire che "amavi" solo la funzione oggettuale rivestita, sino al momento in cui quegli aspetti non si sono imposti e hanno travolto il tuo equilibrio.
c'� del lardo in Garfagnana
Io sono il problema e io la soluzione
"L'attesa del piacere � essa stessa il piacere" G.E.L
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"L'attesa del piacere � essa stessa il piacere" G.E.L
certamente;
di solito, per�, questo � il frutto di un conflitto tra pulsioni diverse, in cui una rimuove l'altra; � inevitabile: ti piace una persona molto seduttiva, ma in quel momento non metti in conto che quel comportamento � facilmente spia di una propensione libera; o, viceversa, il partner "sicuro" pu� facilmente essere quello che a sua volta cerca sicurezza di status e non investe in una relazione piacevole, ma solo in un'�ncora;
tuttavia, essere consapevoli di certi meccanismi pu� aiutare a percepire le circostanze in modo pi� equilibrato; non � facile, ma in molte occasioni siamo capaci di distinguere; una persona equilibrata che prende una multa non necessariamente la vive come una persecuzione personale da parte del vigile e non sogna di aprirgli la testa a colpi di crick;
analogamente, si pu� vivere il proprio investimento sentimentale tenendo presenti i limiti oggettivi di una persona in determinate circostanze;
siamo troppo educati alle strategie di conquista e possesso per poter affinare la capacit� di coltivare il piacere autentico della frequentazione e la sensibilit� per la vera personalit�;
pu� anche capitare il colpo di culo di incontrare qualcuno a cui in fondo vai vene cos� come sei, perch� non si stressa troppo coi tuoi difetti.
c'� del lardo in Garfagnana
Allora qui stiamo parlando di cose diverse.
Amare pi� persone presuppone il fatto che esista una sorta di poligamia e che questa sia anche condivisa/accettata dal partner. Ci sono uomini con pi� mogli o semplicemente coppie di scambisti.
Loro lo sanno e gli sta bene cos� e io non ho nulla da recriminare in proposito.
Diversa � per me una situazione in cui tu, constatato di non riuscire a rimanermi fedele, tradisci la fiducia che ho riposto in te assicurandomi a parole una fedelt� che poi non mantieni nei fatti, con tutte le conseguenti bugie, sensi di colpa, comportamenti paraculi puccipucci del caso.
A me questo genere di comportamento non piace. Lo trovo odioso e profondamente sleale.
..Spes ultima Dea..
Non sono due cose diverse, dico che riesco a tollerare chi ama pi� persone se a me non fa mancare nulla. Ogni persona indossa una"maschera" in relazione alla situazione che vive in quel determinato momento. Mi comporto in un certo modo nel mio ambiente di lavoro ma posso essere una persona completamente diversa dopo appena 5 minuti se cambio ambiente e situazione. Questo significa che ci adattiamo in continuazione e pur sembrando persone completamente diverse da un momento all'altro, in realt� sono le diverse facce della stessa medaglia. Uno, nessuno, centomila...
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Esatto, � questa la questione. Il tradimento non ha un significato in senso lato. Se due persone vogliono amarsi in maniera aperta sono liberissime di farlo. Ma al contrario se tu mi tradisci, ossia tradisci la fiducia che ho riposto in te, ovvio che mi incazzo. Poi per carit�, la sbandata si pu� perdonare, se ci si ama e se si chiede scusa. Ma se si tratta di un comportamento seriale, allora l� c'� proprio la mancanza di rispetto.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
va bene, � ovvio che, posta l'idea consueta di coppia, la reazione sia questa;
il punto sarebbe, secondo me, che, data la frequenza massiccia di "imprevisti cheratinici", forse la coppia cementata - due a fare da pilone della societ� - non � la formula di relazione adatta a contenere i bisogni di una persona in modo stabile;
per me, � una questione quantitativa; nel senso che spesso inconsapevolmente ci si adatta a quantit� di stress non sostenibili, riconducibili ad incompatibilit� rimosse o sopraggiunte;
siccome la cosa � frequente, forse sarebbe meglio inventarsi formule soft come default, alle quali non siamo educati; per quanto ci pensiamo liberi, le vie di mezzo e ci sono piuttosto estranee come capacit� emotiva di reggerle;
e questo testimonia che spesso l'altro � stampella delle fragilit�, pi� che persona con cui � bello condividere.
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Ma ce ne sono di persone che si inventano tali formule, se vogliono. A qualcuno si confanno, ad altri no. A una come me no di certo. Per me l'amore � una questione a due. Ma ripeto, per me. Altri la vedono diversamente e fanno bene a viverla cos�. L'importante � sempre che entrambe le parti in causa siano d'accordo sullo stesso modo di vedere le cose, altrimenti la dinamica non funziona.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
aspetta: io non sto dicendo che l'amore non sia una cosa a due, se � tale;
dico che la nostra educazione media ai sentimenti difficilmente concepisce relazioni sane al di fuori della coppia impegnata ed esclusiva;
spesso ci si racconta per amore quello che non �, per paura o per mancanza di termini di paragone; ci si accontenta di quello che passa il convento, rimuovendo tante cose;
ora, forse c'� anche gente capace di gestire mezzi-toni, ma difficilmente in modo sereno;
forse � inevitabile, perch� � la natura umana che spinge in quella direzione;
ma forse manchiamo anche di modelli intermedi per gestire l'immaginario in modo che le ansie extra-relazionali invadano e distorcano la percezione di quello che viviamo, magari rendendo una tortura ci� che potrebbe essere piacevole e formativo;
detta cos�, pu� sembrare una mia fisima sull'aria fritta, e magari finch� si � giovani e fighi non ci si fa caso; ma, dopo una certa et�, la solitudine diventa uno stigma sociale e la condizione di coppia attraente per superarlo e placare ansie, imbarazzi, tappare buchi esistenziali e concreti;
ma a quale prezzo ?
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Esatto � una questione a due. L'amore tra me e un uomo, cos� come l'amore tra me e l'altro uomo. Sempre due siamo, mica facciamo le orge
Dai sto scherzando, ma parliamo di cose diverse, io la penso come axe perch� penso ai legami lunghi e stanchi che vedo, tu invece parli di situazioni nuove, dove la stanchezza non � ancora sopraggiunta, dove non esistono le sfumature e tutto � come sembra
Io sono il problema e io la soluzione
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