I padri costituenti

[arecata]

Anche con la morte di Tina Anselmi si fa ricorso all'elenco dei padri costituenti contrapposto a quello degli omuncoli che oggi pretenderebbero di cambiare la Costituzione.
I "padri" costituenti erano imparagonabili ai parlamentari di oggi, � vero, ma questo non significa niente. Intanto per esempio Calamandrei era avverso al bicameralismo, che � un'assurdit� solo italiana. La Costituzione nacque male, lo vogliamo o non lo vogliamo dire? Nacque male perch� fu il frutto di un compromesso tra cattolici e comunisti, che si odiavano e si temevano a vicenda. Quindi � tutta un susseguersi di colpi al cerchio e colpi alla botte. Inoltre poich� queste due forrze si temevano, con qualche ragione beninteso, furono d'accordo nel creare un esecutivo debolissimo. La scusa che accampavano era un ipotetico ritorno del fascismo, ma non era quella la vera ragione.
Questi esecutivi debolissimi, a partire dagli anni 70, si sono svenduti il paese per procurarsi il demitiano "conzenzo", a forza di deficit del 10-15 % all'anno. E guarda caso tutti i vecchi arnesi, tutti i parassiti di stato, tutti i mandarini sono contrari alla riforma costituzionale in discussione.
Oggi tutto questo non va pi� bene. Non c'� pi� il comunismo, c'� un mondo integrato in cui vanno prese decisioni immediate in seno agli organismi internazionali e proprio la grande integrazione garantisce da avventure di vario tipo. Ma noi, prima di dire s� o no, dobbiamo andare a sentire cosa ne dicono due rami del parlamento. E stiamo ancora appresso a questi paragoni assurdi tra Croce e Renzi, tra Calamandrei e Alfano.

[conogelato]

La Costituzione italiana � molto bella! Una delle pi� belle al mondo, indubbiamente: Ci� non vuol dire che non possa essere migliorata in alcuni aspetti.....

[arecata]

ma � il sistema che � saltato.
Con le elezioni l'elettorato sceglie un buon leader e gli affidia il potere per tot anni. Quello va ad una riunione della Comunit� Europea (o dell'ONU ecc.) e porta avanti la sua linea politica. Quanti ne abbiamo (dovuti) cambiare, di media pi� di uno all'anno.
Se ogni volta deve passare sotto l'esame di due rami del parlamento, subire ostruzionismi ecc. � finita.
Un tempo c'erano gli ambasciatori, i dispacci, poi i telegrammi. Le cose sedimentavano. Oggi tutto avviene in tempo reale. Il mondo � cambiato.
Noi abbiamo introiettato un sistema con esecutivo debole. E' un totem (dovuto al fascismo) dal quale non si esce (ora parlo in generale). Ma oggi per necessit� di cose, il parlamento � comunque esautorato; si fa la decretazione di urgenza e si vota in blocco con la fiducia: una cosa abominevole. Una finta democrazia.
Cerchiamo di rendere il parlamento pi� agibile e bandiamo questo sistema che di fatto si � instaurato, questo s� molto antidemocratico.

I tedeschi, usciti dal nazismo, ricordarono, a differenza di noi, che questo nacque dalla debolezza della repubblica di Weimar e vollero un esecutivo forte. Noi facemmo giusto il contrario. Oggi chi sta meglio?

[conogelato]

Ma insomma, non ho capito: Te voterai SI o NO?

[arecata]

ovviamente non hai capito
scusami, ma � lapalissiano

[Pazza_di_Acerra]

ovviamente non hai capito
scusami, ma � lapalissiano

[bumble-bee]

Io voter� no. Mi sono convinto che � peggio il cambiamento proposto da Renzi & Co. Poi di fatto la Costituzione cos� com'� non va bene per il motivi che hai citato tu, arecata.

[Yele]

Anche con la morte di Tina Anselmi si fa ricorso all'elenco dei padri costituenti contrapposto a quello degli omuncoli che oggi pretenderebbero di cambiare la Costituzione.
I "padri" costituenti erano imparagonabili ai parlamentari di oggi, � vero, ma questo non significa niente. Intanto per esempio Calamandrei era avverso al bicameralismo, che � un'assurdit� solo italiana. La Costituzione nacque male, lo vogliamo o non lo vogliamo dire? Nacque male perch� fu il frutto di un compromesso tra cattolici e comunisti, che si odiavano e si temevano a vicenda. Quindi � tutta un susseguersi di colpi al cerchio e colpi alla botte. Inoltre poich� queste due forrze si temevano, con qualche ragione beninteso, furono d'accordo nel creare un esecutivo debolissimo. La scusa che accampavano era un ipotetico ritorno del fascismo, ma non era quella la vera ragione.
Questi esecutivi debolissimi, a partire dagli anni 70, si sono svenduti il paese per procurarsi il demitiano "conzenzo", a forza di deficit del 10-15 % all'anno. E guarda caso tutti i vecchi arnesi, tutti i parassiti di stato, tutti i mandarini sono contrari alla riforma costituzionale in discussione.
Oggi tutto questo non va pi� bene. Non c'� pi� il comunismo, c'� un mondo integrato in cui vanno prese decisioni immediate in seno agli organismi internazionali e proprio la grande integrazione garantisce da avventure di vario tipo. Ma noi, prima di dire s� o no, dobbiamo andare a sentire cosa ne dicono due rami del parlamento. E stiamo ancora appresso a questi paragoni assurdi tra Croce e Renzi, tra Calamandrei e Alfano.

Non sono d'accordo con la tua analisi.
Se � vero che c'era la necessit� di mettere al riparo la Repubblica da esecutivi troppo forti e di trovare compromessi tra due forze che si contrapponevano in un mondo diviso in due dal bipolarismo USA-URSS, � anche vero che i costituenti proprio questo seppero fare, cio� rispondere ai bisogni dell'Italia in quel momento, in quel quadro mondiale.
La nostra Costituzione prevede un sistema di contrappesi che ha messo l'Italia al riparo da colpi di mano, da populismi e dalle velleit� di personaggi egotrofici come Berlusconi e ora Renzi. E infatti sono proprio questi due personaggi che a pi� riprese hanno tentato di smontare i poteri che ne limita(va)no l'azione, con la scusa che "� un mondo dinamico e bisogna decidere in fretta".
Il debito � stato fatto per varie ragioni, alcune legate al sistema del consenso, di cui parli, ma in parte perch� c'� stata miopia nel prevedere che l'economia non sarebbe stata sempre in espansione e l'et� media si sarebbe allungata enormemente.
Tutti i paesi europei, comunque sono congegnati in questo modo, ossia in modo democratico. Guarda la notizia di questi giorni in cui Theresa May viene bloccata perch� deve chiedere il permesso a Westminster. Non solo da noi si deve chiedere il permesso al parlamento. E chiedere il permesso al parlamento, significa (o dovrebbe significare) chiedere il permesso al popolo italiano, perch� se vogliamo vivere in democrazia, � alla popolazione che dobbiamo dare l'ultima parola. Altrimenti diciamolo che ci sta bene l'oligarchia e facciamo quella, ma non chiamiamola democrazia.
Ed � ancora per questo che � cos� importante avere una legge elettorale che non sia peggio di quella voluta da Mussolini. Si tenta di far passare un meccanismo nel quale col 18% dei voti, prendi tutto e decidi, senza contrappesi, di fare e disfare tutto il peggio possibile. Questa, se permetti non � democrazia, e io voto NO.
Si fa passare persino l'abolizione del CNEL come una "riduzione della casta", ma non � altro che un modo per arrivare pi� velocemente all'abolizione dei contratti di lavoro nazionali e quindi, ancora una volta, per togliere alla popolazione, ai lavoratori, delle garanzie, degli strumenti di contrattazione e di difesa dai grandi soggetti economici.
Questa costituzione sar� datata e imperfetta, ma non vedo la ragione per mutilarla e deformarla a favore di qualcosa che � molto, molto peggio.

[meogatto]

Concordo.

[arecata]

Avete ragione, i partitini ricattatori non sono MAI esistiti, c'� sempre stata una CHIARA alternanza di esecutivi che hanno facilmente leggiferato senza dover ricorrere MAI al decreto legge sulla fiducia per abbreviare tempi e percorso

Alcuni di coloro che votano no, riferito ai parlamentari che globalmente lo fanno per andare in culo a Renzi, per� si dichiarano pronti a trattare se si cambia la legge elettorale, altri, invece, vogliono il NO e si dichiarano pronti, subito dopo, a riprendere il discorso di cambiare al pi� presto la costituzione, e Berlusconi � il capofila di questa proposta.

Non ho voglia di dilungarmi oltre, per oggi

[meogatto]

I partitini si eliminano, nell'esistenza formale, con soglie di sbarramento congrue, che invece vengono abbassate per dare possibilita' di esistenza a ncd e scelta civica, oltre ad estendere il premio alla coalizione, invece che al solo partito vincitore.
In ogni caso quelli che sono partini con una identita' definita oggi, nulla vieta che diventino correnti del partitone domani, perche' il loro motivo di esistenza non sono idee politiche particolari, ma l'essere collettori di voti in specifici ambienti, o aree geografiche.
E per vincere servono voti e non miracoli.

L'ambiguita' di alcuni politici poco importa, sono una controparte in toto e i loro giochi non rappresentano le posizioni popolari comuni.
In ogni caso la scelta e' fra un si ed un no, normale che con tale povera scelta molte posizioni coincidano seppur motivate da diversissime motivazioni.

Con il nuovo assetto dove l'asse portante del parlamento e probabilmente del senato e' nominato dalle segreterie politiche ogni decisione e' di fatto un decreto legge senza nemmeno i limiti propri dei decreti.

[meogatto]

La nostra Costituzione prevede un sistema di contrappesi che ha messo l'Italia al riparo da colpi di mano,*

ma non l'ha messa al riparo dalla madre di tutte le storture, cosa che si guarda bene dal fare anche l'attuale variazione, che non e' positiva per essere variazione, ovvero l'impossibilita' per alcuno de decidere su se stesso, stipendi e facility personali.

Ne migliora la situazione l'affidabilita' di chi tale "illuminata" proposta l'ha progettata, il gatto e la volpe, ovvero renzi berlusconi, non certo separabili da un litigio interno su questioni di potere proprio.
Sempre loro gli artefici primi restano.
E, mentre le opere del gatto sono note, quelle della volpe debbono ancora dispiegare in pieno i loro effetti.
40 miliardi, di cui circa 8 per una dissennata politica migratoria, dissipati per mance elettolali.
Il tutto finora coperto dalla politica protettiva della bce che pero' comincia ad attirare le ire del padrone germanico, con la conseguenza di metterci in mutande a fronte dell'illuminata politica di annunci e slides con disastri al contorno.

Italexit, i tedeschi vedono l'Italia fuori dall'eurodi MAURIZIO RICCI

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang SchaeubleTAGeurobarometro

A lance spianate contro Draghi. I �5 Saggi�, i cinque economisti chiamati periodicamente a fornire il proprio consiglio al governo di Berlino e che, quest�anno, segnalano che la politica lassista della Bce non � pi� �appropriata�. Da qui a dicembre, il clima potrebbe diventare arroventato.
�Italexit� titola, infatti, brutalmente un quotidiano autorevole come la*Welt. L�idea che la posizione dell�Italia all�interno dell�euro possa tornare in discussione arriva un po� a sorpresa, ma si inquadra nel confronto in atto a Bruxelles, dove i tedeschi guardano con diffidenza alla possibilit� che la Commissione si comporti con troppa generosit� verso lo sforamento dei tetti concordati da parte della manovra di bilancio italiana. Tuttavia, non � pi� questo - la dialettica fra pi� o meno austerit� nei singoli paesi - il punto centrale di scontro. Sul tavolo c�� un tema pi� generale e decisivo: la politica monetaria della banca centrale. Pi� esattamente, la gabbia di sicurezza costruita da Mario Draghi intorno all�euro, che ha reso possibile anche il rilassamento delle politiche di bilancio.

Mentre, fuori dalla Germania, si celebrano i cinque anni di Draghi al vertice di Francoforte e le coraggiose decisioni che hanno caratterizzato la sua presidenza, al di l� del Reno si preparava la graticola. Sotto accusa proprio il �costi quel che costi� che, nel 2012, asfalt� la speculazione

sull�euro. A scatenare l�offensiva quei tassi negativi che metterebbero in ginocchio i risparmiatori tedeschi? Non si direbbe. Anzi, non lo dice uno studio della Deutsche Bank, secondo il quale, negli ultimi quattro anni, il risparmiatore tedesco ha avuto un rendimento nominale del 3,4 per cento sui suoi investimenti. Nei prossimi mesi questi benefici diminuiranno, ma � ancora solo una prospettiva. Insomma, a muovere Berlino non � la rivolta del piccolo correntista, ma una strategia politica.

Lo si capisce dai borbottii dei politici tedeschi e anche dalle considerazioni dei 5 Saggi. Ma, per vederlo con evidenza, bisogna uscire dal circuito istituzionale. Bisogna leggere lo studio pubblicato da un organismo quasi-istituzionale come l�ufficio studi della pi� grande banca tedesca, proprio la Deutsche Bank. E� firmato dai massimi vertici dell�ufficio studi ed ha un titolo esplicito. �I lati oscuri del Qe�. E� un attacco durissimo: il quatitative easing non sarebbe solo sbagliato, sarebbe controproducente e foriero di ulteriori danni: dal �costi quel che costi� del 2012, �l�eurozona ha registrato praticamente crescita zero, i peggiori risultati nel mercato del lavoro fra i paesi industriali, livelli di debito insostenibili e un�inflazione molto al di sotto dell�obiettivo della stessa banca centrale� (se vi pare che questo contraddica i 5 Saggi, avete ragione).

Questo disastro � il risultato di una serie di effetti negativi: il peso (futuro) sui risparmiatori, ma, soprattutto, la crescita di bolle finanziarie alimentate dal credito facile che ha tolto anche ogni criterio di merito alle politiche finanziarie dei singoli paesi, perch� la Bce li ha sostenuti tutti. Ma i bersagli pi� importanti sono altri due: lo svuotamento della spinta alle riforme, non pi� urgenti, grazie al sostegno della banca centrale e il rischio che siano i contribuenti tedeschi a sostenere il peso della bancarotta di uno dei paesi dell�euro, in virt� del livello record dei*debiti contratti con la Bundesbank all�interno dell�Eurosistema. La resa dei conti � vicina. A dicembre Draghi ha fatto capire di voler annunciare il prolungamento del Qe oltre la scadenza di marzo. Per i tedeschi, l�operazione va invece chiusa al pi� presto, lasciando allo scoperto i paesi pi� deboli
http://www.repubblica.it/economia/ru...151328874/?rss


Una delle opere del "grande ed innovatore" costituzionalista che solo al nostro bene pensa

Terremotati costretti alla colletta per far funzionare la mensa dei vigili del fuoco
http://www.cronachemaceratesi.it/201...-fuoco/882148/

[Yele]

Avete ragione, i partitini ricattatori non sono MAI esistiti, c'� sempre stata una CHIARA alternanza di esecutivi che hanno facilmente leggiferato senza dover ricorrere MAI al decreto legge sulla fiducia per abbreviare tempi e percorso

Alcuni di coloro che votano no, riferito ai parlamentari che globalmente lo fanno per andare in culo a Renzi, per� si dichiarano pronti a trattare se si cambia la legge elettorale, altri, invece, vogliono il NO e si dichiarano pronti, subito dopo, a riprendere il discorso di cambiare al pi� presto la costituzione, e Berlusconi � il capofila di questa proposta.

Non ho voglia di dilungarmi oltre, per oggi

E tu pensi che dando a un partitino col 18%dei voti diquesto paese, il potere di fare ci� che vuole, si risolveranno tutti i mali ?
Hai presente Roma ?
Ecco.

[Yele]

ma non l'ha messa al riparo dalla madre di tutte le storture, cosa che si guarda bene dal fare anche l'attuale variazione, che non e' positiva per essere variazione, ovvero l'impossibilita' per alcuno de decidere su se stesso, stipendi e facility personali.

Questo � un problema culturale endemico che abbiamo dai tempi di Guicciardini ..........
"il particulare".........

https://it.wikipedia.org/wiki/France...sco_De_Sanctis

[meogatto]

Ma "la grande riforma" fu partorita dal gatto e la volpe in ben altri tempi, quando pensavano di essere le sole due meta' del cielo dove una virtualmente governava con il supporto esterno dell'altra in equa spartizione del bottino.
Poi i giochi si sono sparigliati con fi precipitata al 11% e il pd intorno al 30% inseguito dai 5s, troppo tardi, per chi ci si era giocato la faccia, per fare marcia indietro e seguire la volpe nelle segrete stanze a progettare un nuovo asso piglia tutto.