Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio perch� il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
Non si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri ed il vino si versa, e gli otri van perduti. Ma si mette vino nuovo in otri nuovi, e cos� l'uno e gli altri si conservano.
Queste parole hanno una caratteristica centralit� nel pensiero di Ges�, e si presentano con limpida evidenza. Che per otri si intendano le pelli di animali cucite insieme, che allora servivano come recipienti per il vino, dovrebbe essere cosa ben nota.
Di fatto la parola nuovo � tipica di Ges� come forse nessun altra. Tutto il Nuovo Testamento la usa di continuo, ed ancora il suo ultimo libro, l'Apocalisse, dice riferendosi a Lui: " Io faccio nuove tutte le cose".
In queste parole Ges� afferma con particolare forza non solo che � nuovo il contenuto del suo annuncio, ma che questo nuovo contenuto esige assolutamente anche otri nuovi, vale a dire modalit� di attuazione e concetti conformi, forme intuitive e orientamenti in reale sintonia con esso, cio� in definitiva una nuova maniera di confrontarsi col mondo, allora ed oggi. La parola "nuovo" comprende dunque l'intero problema dell'identit� del cristiano o della relazione cristiana dell'esistenza.
Ma Ges� mettendo cos� chiaramente in rapporto fra loro contenuto e modalit� di manifestazione, suggerisce un'illimitata rinuncia ad ogni armonizzazione, a qualsiasi adattamento o combinazione. Non veniamo sollecitati a recuperare da qualche parte otri sia pure ancora buoni, ben conservati o ancora utilizzabili. Piuttosto il vecchio ed il nuovo non devono essere armonicamente mescolati . Il nuovo contenuto esige otri nuovi. In questa prospettiva va dunque posta la domanda sull'identit� del cristiano, e cio�: il cristiano � ci� che pu� essere, � ci� che deve essere?
A entrambe le domande va data risposta negativa, perch� il cristiano, i cristiani, le chiese, la teologia sono stati e sono da sempre impostati proprio sull'armonizzazione, con spirito diametralmente opposto alle parole sul vino nuovo e sugli otri nuovi. Come mai?