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Discussione: La settimana lavorativa

  1. #1
    abstract L'avatar di Yele
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    La settimana lavorativa

    E'gi� da un po' che penso che siamo tornati indietro di 100 anni su molte condizioni relative al lavoro...
    se ne sono accorti anche a New York: inizia la settimana della lotta per avere orari di lavoro regolari

    https://www.facebook.com/mayordeblas...4397672431166/

    a quando ce ne accorgeremo anche in Italia ?

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Campa cavallo. In Danimarca hanno deciso di ridurre le ore di lavoro a 6 al giorno per permettere ai cittadini di godersi di pi� il tempo libero. Che paese del piffero che siamo!
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    beh, siamo un paese che non vuole conflitti sociali, e questo � il risultato;

    per avere garanzie ed equit� serve quella che un tempo si chiava "lotta di classe", ossia ridurre i privilegi dei privilegiati e redistribuire;
    in questo paese, le maleconomie costano pi� di 350 mld l'anno, tra corruzione, criminalit� ed evasione; roba che non fa parte del costume nazionale danese;

    se si vuole andare oltre la lamentela bisogna indicare nomi e cognomi dei milioni di persone nelle cui tasche bisogna andare a recuperare il maltolto, che � una bella fatica, perch� bisogna litigare, magari col vicino o col pap�, o col migliore amico, e non siamo abituati;

    oppure aspettare, sperare, assumendo la medicina un cucchiaino al giorno, come suggerisce l'indole nazionale;

    abbiamo un'economia drogata da decenni, in cui lavora troppa gente che in un sistema di mercato, non dico puro, ma appena normale, starebbe in mezzo ad una strada, e nel percorso di disintossicazione � ovvio che si producano tante circostanze di sofferenza.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Campa cavallo. In Danimarca hanno deciso di ridurre le ore di lavoro a 6 al giorno per permettere ai cittadini di godersi di pi� il tempo libero. Che paese del piffero che siamo!
    La questione era stata posta piu' di 20 anni fa con il "lavorare di meno per lavorare tutti".
    Il problema stava nel fatto che in proporzione si tagliava anche il reddito necessario a pagare le maestranze da inserire e che il metodo riguardava solo i lavoratori dipendenti non potendo applicare tale criterio agli autonomi.

    Se poi sei ricco il problema non e' nemmeno piu' quello di razionare il reddito da lavoro dipendente, ma quello di stimolare i consumi prodotti dal tempo libero.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    E'gi� da un po' che penso che siamo tornati indietro di 100 anni su molte condizioni relative al lavoro...
    se ne sono accorti anche a New York: inizia la settimana della lotta per avere orari di lavoro regolari

    https://www.facebook.com/mayordeblas...4397672431166/

    a quando ce ne accorgeremo anche in Italia ?
    Da vedere pure da che base partono, ovvero la loro settimana lavorativa da quanti giorni e' fatta?
    6 ore per 6 giorni sarebbe l'orario degli statali, 38 ore settimanali quello diffuso nel privato, la scuola mi sembra stia sulle 26 ore + vacanze.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, siamo un paese che non vuole conflitti sociali, e questo � il risultato;

    per avere garanzie ed equit� serve quella che un tempo si chiava "lotta di classe", ossia ridurre i privilegi dei privilegiati e redistribuire;
    in questo paese, le maleconomie costano pi� di 350 mld l'anno, tra corruzione, criminalit� ed evasione; roba che non fa parte del costume nazionale danese;

    se si vuole andare oltre la lamentela bisogna indicare nomi e cognomi dei milioni di persone nelle cui tasche bisogna andare a recuperare il maltolto, che � una bella fatica, perch� bisogna litigare, magari col vicino o col pap�, o col migliore amico, e non siamo abituati;

    oppure aspettare, sperare, assumendo la medicina un cucchiaino al giorno, come suggerisce l'indole nazionale;

    abbiamo un'economia drogata da decenni, in cui lavora troppa gente che in un sistema di mercato, non dico puro, ma appena normale, starebbe in mezzo ad una strada, e nel percorso di disintossicazione � ovvio che si producano tante circostanze di sofferenza.
    Pero' abitualmente presenti una intera nazione che, direttamente, o indirettamente, vive di assistenza pubblica.
    Magari solo i clandestini sono un generatore di ricchezza netta
    In tale condizione difficile parlare di lotta di classe, cosa che implica le classi ben separate e riconoscibili, padroni e proletari.
    Difficile pure parlare di redistribuzione che, ad un sistema assistenziale, ne sostituisce un altro assistenziale lo stesso, ma equo perche' magari ricalca il tuo criterio di scelta degli assistiti.

    Nell'equo sistema la distribuzione la dovrebbe attuare i variabili andamenti del mercato in una deregolamentata gestione della produzione, con uno stato minimale che non interferisce con domanda ed offerta di mercato sia sul lato produzione, che lavoro.

  7. #7
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Pero' abitualmente presenti una intera nazione che, direttamente, o indirettamente, vive di assistenza pubblica.
    beh, quando hai il PIL mosso da spesa pubblica al 54% di fatto � cos�; soprattutto in un paese di anziani in cui la met� di quella spesa � dovuta al comparto pensionistico fondato su lavori assistiti in origine;
    ovviamente, il tutto va spiegato, ma persino l'anziano Fiat in perfetta buona fede o l'operaio dell'indotto andati in pensione nel '90 hanno una buona fetta della loro carriera lavorativa coperta da sussidi;
    Magari solo i clandestini sono un generatore di ricchezza netta
    quelli che lavorano, di sicuro; soprattutto se non percepiscono di alcuna forma di reddito dallo stato;
    In tale condizione difficile parlare di lotta di classe, cosa che implica le classi ben separate e riconoscibili, padroni e proletari.
    Difficile pure parlare di redistribuzione che, ad un sistema assistenziale, ne sostituisce un altro assistenziale lo stesso, ma equo perche' magari ricalca il tuo criterio di scelta degli assistiti.
    beh, certo; � quello che dico da anni; ma questo ti spiega perch� nel sistema politico hai una maggioranza di gente che si lamenta e chiede un cambiamento e nessuna maggioranza che quel cambiamento lo vuole, ma sono tutti conservatori;
    quindi:
    Nell'equo sistema la distribuzione la dovrebbe attuare i variabili andamenti del mercato in una deregolamentata gestione della produzione, con uno stato minimale che non interferisce con domanda ed offerta di mercato sia sul lato produzione, che lavoro.
    una moderatissima versione di questa idea la sostenevano Giannino e amici; hanno preso il 2%

    ripeto: qui il corpo illecito da attaccare parte da una stima compresa tra il 350 e i 375 mld l'anno; un'enormit�;
    eppure non si produce nessuno scossone neppure in grado di intaccarne, che so, il 2, 3, 5 % ... perch� evidentemente ogni corporazione o interesse � in grado di ricattare, bloccare qualsiasi iniziativa;

    non � che te la cavi coi bruscolini della politica quando si tratta di torte dei lavori pubblici, forniture alla PA, sopravvivenza di imprese che navigano tra l'emerso e il sommerso, e altro grigiore;

    quante attivit� in attivo riusciresti ad inventarti, anche avendo i capitali, in un paese il cui costo del lavoro � 4, 5, 10 volte quello che trovi altrove ? fai macchine utensili, scarpe e poi, quando arrivi al turismo, gi� ti blocchi davanti agli abusi, a quelli che non vogliono la Bolkenstein, ti mancano le strade e non puoi fare concorrenza;
    come entri in Francia hai motel a 39 euro la doppia;
    prova a cercare qualcosa del genere pronta cassa vicino a luoghi d'attrazione e non trovi niente sotto gli 80, prenotando con largo anticipo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #8
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    quelli che lavorano, di sicuro; soprattutto se non percepiscono di alcuna forma di reddito dallo stato;

    Che lavorano e sono visibili al fisco, altrimenti rientrano nel reddito criminale e comunque, traendo reddito dai mantenuti, sono mantenuti pure loro

    L'economia criminale, come hanno dimostrato il sereno che lo ha proposto e l'europa che lo ha validato, fa quel pil tanto desiderato da essere valutato il 17% del totale nella contabilita' ufficiale.
    Una economia criminale tipicamente non regge il regime legale e scompare lasciando il sereno con un -17%, mentre mendica uno 0,... per mantenere i clandestini prima e un altro 0,...per investire dopo.

    Comunque se a gestire non e' lo stato, e' il mercato e la brace scotta come la padella.

    Attuando una amministrazione praticamente socialista va da se che hai un mercato che mercato non e' e dovrebbe agire in un sistema chiuso..da una cortina protezionistica di ferro.
    Oppure fai saponette di tutti gli esuberi e realizzi il libero mercato.

  9. #9
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    quelli che lavorano, di sicuro; soprattutto se non percepiscono di alcuna forma di reddito dallo stato;

    Che lavorano e sono visibili al fisco, altrimenti rientrano nel reddito criminale e comunque, traendo reddito dai mantenuti, sono mantenuti pure loro
    se un clandestino lavora al nero per uno scarparo, beneficia di quella possibilit� in quell'equilibrio, ma non di tutto il resto, che � il grosso;
    cio�, produce valore aggiunto a fronte del quale non ha diritto ad alcun servizio o copertura garantite dal lavoro sussidiato regolare o dalla condizione di cittadino;
    cio�, il commerciante che ha evaso i contributi, una minima o una sociale la prende comunque e magari ha accumulato di suo;

    L'economia criminale, come hanno dimostrato il sereno che lo ha proposto e l'europa che lo ha validato, fa quel pil tanto desiderato da essere valutato il 17% del totale nella contabilita' ufficiale.
    Una economia criminale tipicamente non regge il regime legale e scompare lasciando il sereno con un -17%, mentre mendica uno 0,... per mantenere i clandestini prima e un altro 0,...per investire dopo.
    dai, questa � una sciocchezza... il PIL dell'economia criminale non � stato contabilizzato come economia proba, ma solo per una stima dei flussi che un rilevo tecnico;
    non ha nulla a che vedere con le fluttuazioni dell'economia che si registrano a consuntivo;

    Comunque se a gestire non e' lo stato, e' il mercato e la brace scotta come la padella.

    Attuando una amministrazione praticamente socialista va da se che hai un mercato che mercato non e' e dovrebbe agire in un sistema chiuso..da una cortina protezionistica di ferro.
    Oppure fai saponette di tutti gli esuberi e realizzi il libero mercato.
    non � cos� netta la questione; anche il mercato da s� non pu� fare e incontra colli di bottiglia;

    qui per� � tutto il sistema occidentale ad essere indebitato mediante finanza, con la ricchezza sopravvalutata; al che, pi� che fare saponette degli esuberi, la cosa che spaventa tutti e induce all'immobilismo � la prospettiva di un drastico ridimensionamento del tenore di vita generale;

    tutti i segnali di chiusura, muri, trumpismo e altro analogo, sono la reazione di pancia e disperata rispetto a questa cosa che pian pianino le opinioni pubbliche meno distratte cominciano a capire, guardando i conti;
    nel mercato, se non sei completamente autarchico e molto armato e disposto ad usare le armi - cosa molto difficile partendo dall'idea di un tenore di vita occidentale, visti i costi - che merci pensi di poter vendere a prezzi tanto pi� alti di quelli cinesi ?
    e quanto puoi chiedere di affitto a gente che guadagna quelle cifre ? e cos� via...
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #10
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    Se lo stato entra comunque nel mercato, finanziando e tassando, hai comunque un sistema assistito dove ci si giocano a dadi e secondo forza contrattuale le assistenze proprie e penalizzazioni altrui dando corpo ad una visione propria di equa distribuzione, diversa da quella altrui.

  11. #11
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    E comunque una decrescita, felice, o infelice che sia, sembra che non produca benefici, puntando tutti sui consumi interni per sostenersi.
    La spirale recessiva non a caso si avvita.
    Ultima modifica di meogatto; 16-09-2016 alle 16:08

  12. #12
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Se lo stato entra comunque nel mercato, finanziando e tassando, hai comunque un sistema assistito dove ci si giocano a dadi e secondo forza contrattuale le assistenze proprie e penalizzazioni altrui dando corpo ad una visione propria di equa distribuzione, diversa da quella altrui.
    vedi, questa � una visione teorica tradizionale, giusta in condizioni "normali", ma in quelle attuali piatta e inconsistente;
    � vero che con fisco e sussidi fai politica dei redditi, ma questo ti serve solo come cura mirata e temporanea per un sistema in panne, ma in grado di funzionare;

    la crisi che si � aperta grossomodo dal 2006, invece, � dovuta ad una sopravvalutazione netta della ricchezza occidentale di circa il 65 %, un'enormit�;
    cio�, vuol dire che il tenore di vita complessivo dell'Occidente era sopravvalutato in quella misura, perch� le garanzie sottostanti mancavano;

    questa circostanza si � determinata con la fine dell'economia bellica, durata un 40ennio e guidata e garantita dagli USA;
    il combinato della finanza gonfiata che ha sostituito il mercato delle armi e dell'ingresso di diversi miliardi di produttori e consumatori affamati nel mercato ha scoperto il bluff;

    qui hai poco da fare il socialdemocratico e sostenere il reddito;
    infatti, se fai attenzione vedi che gli USA cercano partner internazionali per ricostituire un fittizio equilibrio conflittuale che incateni gli emergenti, anche se molti buoi sono fuggiti;

    cio�, per dirla in modo assolutamente rozzo e indicativo, dovresti convincere tutti gli emergenti che hanno debito americano e occidentale a restituirlo in cambio di armamenti per combattere o evitare guerre fittizie o reali alimentate dagli stessi USA, in sostanziale accordo coi russi, gli iraniani e altri elementi funzionali allo scopo a cui promettere uno status e uno spazio geopolitico; il prossimo terreno di conquista da usare come garanzia � l'Africa, dove tocca cacciare i cinesi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #13
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    Puo' essere una via.
    In genere, direi, si preferisce un rischio mortale su un peggioramento sicuro.
    E comunque nessuno si suicida da solo per gli estranei, ne ama il suo carnefice, il che rende problematico fare la fabbrica di saponette basandosi sulla ragionevolezza dei da saponificare tutti da scegliere.

  14. #14
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Puo' essere una via.
    In genere, direi, si preferisce un rischio mortale su un peggioramento sicuro.
    E comunque nessuno si suicida da solo per gli estranei, ne ama il suo carnefice, il che rende problematico fare la fabbrica di saponette basandosi sulla ragionevolezza dei da saponificare tutti da scegliere.
    non credo di aver capito cosa intendi, e soprattutto che quadro della situazione hai presente;

    quello che accade pi� spesso nella storia � che i sacrificandi sperano individualmente e non si organizzano, come avviene da noi, sul piano di classe; perch� il peggioramento sicuro lo vede chi � molto informato e ha leve per decidere, mentre i peones sperano nello stellone;

    � da 15 anni che vedo i figli della classe dirigente andare a studiare all'estero, ma non pi� nella prospettiva di prima - tornare ancora pi� addestrati ad essere �lite - ma proprio in quella di emigrare, restare in posti tipo USA, Canada, UK...
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
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    La lotta di classe prevedeva la rivoluzione proletaria.
    Mo s'e' capito che morire da rivoluzionario non paga e difficilmente si vedranno atti eclatanti, quanto improduttivi per chi li compie.
    Resta quella guerriglia silenziosa fatta cavalcando gli interessi propri per quanto possibile.

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