si potrebbe discutere sull'identificazione di cosa sia "letteratura", in base ad un criterio formale o sostanziale, posto che anche la poesia rientra certamente in qualsiasi definizione;

una considerazione sostanziale secondo me evidente � che la pagina scritta ha ormai da molto tempo smesso di veicolare contenuti "forti", di influenza sulle idee diffuse, come invece era un secolo fa;
la narrazione cinematografica - piaccia o meno - ha certamente un impatto infinitamente maggiore; del resto, per la stessa critica conservatrice il cinema � figlio della letteratura, a differenza della canzonetta;

credo che il problema della pagina scritta, la narrativa contemporanea, sia quello di essere diventato un genere a s�, ancorato a quella forma, come marcatore sociale e di gusto, piuttosto che veicolo di contenuti di cui si discute;
a parte rari casi, esplicitamente provocatori - vedi Houellbecq - nessuno discute dei contenuti, ma molti dello stile e della tecnica; il pubblico apprezza le frasi da sottolineare, condensati feticcio di saggezza e impressionismo della parola, destinati a surrogare la vita reale in un immaginario che non immagina una realt� alternativa fatta di azione, carne e sangue, ma iberna stati ideali in una forma;

in questo senso, l'importanza di Dylan � quella di aver traghettato un immaginario poetico nella cultura di massa attraverso il veicolo della canzone pop; per dire, ha passato la prima canna ai Beatles e quelli subito dopo hanno prodotto Rubber Soul, che � il primo disco pop in cui i testi non erano lo standard decennale del: da quando ti ho vista ballare ho deciso che devi essere mia, ma non pensare che mi inginocchier� ai tuoi piedi con l'anello se balli anche con Dick

insomma, il nostro sistema occidentale di relazioni umane passa per quel filtro della coscienza elaborato nel momento in cui si � smesso di considerare inevitabile il fatto indossare un'uniforme e crepare in guerra, e l'immaginario soggettivo ha acquisito un peso un po' ovunque.