Originariamente Scritto da
axeUgene
davvero, riflettiamoci con un minimo di comune buon senso:
che l'universo risponda a modalit� selettive e comportamentali di ordine fisico, che individuano
leggi, anche se non tutte conosciute o conoscibili, � ovvio;
ma immaginare un legame
oggettivo qualsiasi tra
quelle leggi e le nostre concezioni etiche, al punto da pensare ad un'Entit� antropomorfa che chieda o prescriva dei comportamenti con atteggiamento e sentimenti umani � qualcosa di non commentabile, per carit� di patria;
questo non esclude di considerare Dio una realt� ideologica, come lo �, che so, un'idea di amore o di determinati sentimenti, oppure l'
Italia;
esiste l'Italia come categoria naturale, a prescindere da una nostra convenzione che ritiene rilevanti determinati elementi ? certo che no
cos� come i sentimenti sono ideologizzazioni di determinati stati, al punto tale che le stesse lingue diverse esprimono sfumature diverse e poco traducibili senza perifrasi;
io credo che immaginare un ordine etico, un signore antropomorfo con la barba bianca che disponga di tutto e il suo contrario, dal tramonto sul mare fino al terremoto secondo un piano eticamente sensato, sia una comprensibile discarica di angosce;
ma � soprattutto un modo materialista di pensare, perch� riposa sulla necessit� di pensare che la realt� sia tale solo se agganciata ad un riscontro materiale, "vero";
se uno credesse davvero nello "spirito" non dovrebbe avere bisogno di quel riscontro, dato che lo stesso pensiero � un dato di esistenza e di relazione, e l'eventualit� che possa avere un termine non ne pregiudica la realt�, ancorch� un giorno sar� passata, come tutto ci� che consideriamo reale;
eventualmente, di un dio si � parte, qui e ora, come una lettera di Poe