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Risultati da 1 a 15 di 71

Discussione: Elena Ferrante

  1. #1
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Elena Ferrante

    Per Dark Lady!


    Ho trovato questa recensione che mi sembra un�ottima presentazione del libro (io sono troppo pigra per scriverne una ) e poi della quadrilogia.


    �Care lettrici, cari lettori, provate a leggere questo libro e vorrete che non finisca mai.
    Elena Ferrante, con il suo nuovo romanzo, torna a sorprenderci, a spiazzarci, regalandoci una narrazione-fiume cui ci si affida come quando si fa un viaggio con un tale piacevole agio, con un tale intenso coinvolgimento, che la meta pi� � lontana e meglio �. L�autrice abbandona la piccola, densa storia privata e si dedica a un vasto progetto di scrittura che racconta un�amicizia femminile, quella tra Lila Cerullo ed Elena Greco, dall�infanzia a Napoli negli anni Cinquanta del secolo scorso fino a oggi.
    L�amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduit�.
    L�autrice scava intanto nella natura complessa dell�amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l�Italia, in pi� di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ci� precipita nella pagina con l�andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondit� e la potenza di voce a cui l�autrice ci ha abituati...
    Non vogliamo dirvi altro per non guastare il piacere della lettura.
    Dicevamo che L�amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell�infanzia e dell�adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto. La storia si dipana nei volumi successivi, per raccontarci la giovinezza, la maturit�, la vecchiaia incipiente delle due amiche.
    Godiamoci dunque anche questo altro tratto, che � costitutivo del vero lettore: il piacere assaporato e poi dilazionato, l�attesa del seguito, la speranza, tra le tante amarezze di oggi, di un po� di dolce nel prossimo futuro.�

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Ok, devo leggerlo, mi hai convinto!!!
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Si � fatto un gran parlare della vera identit� della scrittrice che lei non vuole rivelare per salvaguardare la sua privacy. Credo che vada rispettata la sua volont�.

    http://www.ilpost.it/2016/10/02/elen...te-anita-raja/

  4. #4
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    Certo che s�, ma dato che � un personaggio pubblico non trovo nulla di strano neanche se qualcuno tenta di scoprire la sua identit�: � la solita eterna lotta fra cifratori e decifratori, inoltre se non fosse anonima probabilmente venderebbe di meno.
    Di sicuro anonimi non erano i Luther Blissett, almeno quelli che scrivevano, n� tantomeno i loro derivati Wu Ming, che rilasciavano tranquillamente interviste. Ferrante ha scelto un'altra strada, almeno finora, riuscendo anche in questo modo a mantenere desta l'attenzione attorno a s�, perci� ha tutte le ragioni. Io non l'ho mai letta, ma per me potrebbe chiamarsi anche donna Prassede e non mi disturberebbe affatto. Sempre che non abbia aperto un conto alle Bahamas, approfittando dell'anonimato.
    Citazione Originariamente Scritto da Careful with that Visualizza Messaggio
    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  5. #5
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Si � fatto un gran parlare della vera identit� della scrittrice che lei non vuole rivelare per salvaguardare la sua privacy. Credo che vada rispettata la sua volont�.

    http://www.ilpost.it/2016/10/02/elen...te-anita-raja/
    Magari è un uomo
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  6. #6
    abstract L'avatar di Yele
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    anche a me l'hanno consigliato, però ancora non l'ho letto

  7. #7
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Da La Repubblica di oggi


    Elena Ferrante Fever,
    in America tutti pazzi per lei
    Un doc aspettando la serie tv
    · Video Anna Bonaiuto, voce e corpo
    · Foto Da Clinton a Kidman, i fan Usa


    In sala per tre giorni, 2,3 e 4 ottobre, il documentario di Giacomo Durzi, che racconta il colpo di fulmine di New York e degli americani per la scrittrice italiana. La sua scelta di non apparire, i temi della sua letteratura, il suo talento. L'attrice Anna Bonaiuto presta voce e corpo all'autrice misteriosa e dice: "Dall'Italia tanta invidia, c'è chi ha scelto di non leggerla solo perché ha successo"
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    Ferrante Fever
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    Elena Ferrante
    ________________________________________
    "Stare nell'ombra è un'espressione che non mi piace, sa di complotti, di sicari. Ho preferito pubblicare libri senza dovermi sentire obbligata a fare di mestiere la scrittrice, finora non mi sono pentita". La voce roca e calda di Anna Bonaiuto legge La Frantumaglia, il libro che raccoglie una serie di interventi in cui Elena Ferrante ha cercato di spiegare la scelta di non apparire, è sempre lei a scandire le lettere inviate dalla scrittrice al regista Martone che ha adattato il suo L'amore molesto e i (pochi) articoli che ha scritto, i messaggi ai suoi lettori. È più di vent'anni che Anna Bonaiuto presta voce e corpo a Elena Ferrante: "Quando Martone mi fece leggere L'amore molesto dicendo "è una cosa straordinaria" ne fui folgorata, quel romanzo era già una sceneggiatura con la sua chiarezza di raccontare e i personaggi così anomali, diversi da quello che si può leggere nella letteratura di ambientazione napoletana". Era il 1995 e dopo aver interpretato Delia, la tormentata protagonista del film di Martone, l'attrice napoletana ha letto inediti ai Festival della Letteratura, prestato la voce ai quattro audiolibri della tetralogia e infine accettato di interpretare il mistero della Ferrante nel documentario Ferrante Fever di Giacomo Durzi, un viaggio per raccontare il colpo di fulmine che gli americani, e i newyorkesi in particolare, hanno avuto per la scrittrice italiana, in sala il 2,3,4 ottobre per Qmi Stardust e in seguito in onda su SkyArte.
    Video

    Il viaggio parte dai vicoli di Napoli e arriva nella Grande Mela dove può capitare di imbattersi in una libreria dove spiccano, in bella mostra all'interno di una teca speciale, i romanzi di una misteriosa narratrice italiana. Una scritta al neon "molto anni 80" coloratissima come quelle dei fast food, li illumina ad intermittenza, strillando Ferrante Night fever, la febbre della notte Ferrante. L'idea è venuta ad un impiegato della libreria indipendente di Lower Manhattan, McNally Jackson. Come si racconta nel documentario, quando la giovane proprietaria ha organizzato un reading con la traduttrice americana, Ann Goldstein e l'editore Michael Reynolds, il piccolo bookstore è stato invaso. "Ci saranno state duecento persone" racconta Sara McNally. L'innamoramento degli americani è nato dopo che il severo critico letterario James Wood ha recensito in termini entusiastici per il The New Yorker il primo romanzo del ciclo L'amica geniale e ha raccontato il caso Elena Ferrante, una scrittrice napoletana sconosciuta, autrice di romanzi di successo ma che non ha mai voluto rivelare la sua vera identità. Dopo la recensione è passa parola... "non c'era un amico americano che non mi parlasse della Ferrante" racconta la sceneggiatrice Francesca Marciano. L'endorsement è autorevole tanto che Hillary Clinton durante la campagna presidenziale parla dei romanzi della Ferrante: ipnotici, dice agli ascoltatori del suo podcast, "non riesco a smettere di leggerli" tanto di rischiare di distrarsi dalla campagna elettorale. Ma l'elenco dei lettori vip è interminabile; Jane Campion lo suggerisce all'amica Nicole Kidman, scrittori come Jonathan Franzen e Elizabeth Strout tessono le lodi della collega, tra i suoi sostenitori ci sono anche il regista professore di letteratura James Franco e la comica Amy Schumer.
    Da Hillary Clinton a Nicole Kidman, tutti pazzi per la Ferrante


    È stata Jane Campion a contagiare l'amica Nicole Kidman e a farle conoscere Elena Ferrante



    Venduti in 40 paesi i libri di Elena Ferrante, e in particolare la saga dell'Amica geniale, hanno girato il mondo ma se in Italia ne è stato venduto ad oggi (tra cartaceo e ebook) un milione e mezzo di copie, negli Stati Uniti sono praticamente due milioni, numeri che danno la dimensione internazionale dell'autrice. Un successo maggiore all'estero che in Italia e che la "voce ufficiale" della Ferrante spiega così: "Io ho sentito persone che per principio non l'hanno letta, infastiditi dal suo successo - dice Bonaiuto - L'invidia esiste, ma arrivare al punto di rifiutare di capire perché questi libri sono così belli... Gli americani sono entrati in questa storia, che è banlamente universale che parla delle relazioni umane, del destino degli uomini, del senso della vita, come sono i classici".


    "Quello che mi affascina della Ferrante è il suo particolarissimo, unico, mondo narrativo. Che ho cercato di esplorare attraverso parole e immagini, indagando i motivi e le ragioni del suo incredibile successo nel mondo e non solo in Italia dove, come diceva Enzo Ferrari, “ti perdonano tutto, tranne il successo”. Ferrante Fever è un tentativo di dar voce e rappresentazione visiva alla produzione letteraria di Elena Ferrante, leggendola e interpretandola. - spiega il regista Durzi - Con l'aiuto di scrittori (ci sono anche Roberto Saviano che l'ha candidata allo Strega e Nicola Lagioia con cui ha dialogato su La Repubblica, ndr.), critici letterari, registi che hanno tratto film dalle sue opere, librai ed editori, abbiamo analizzato la scrittura fortemente intima della Ferrante, per dipingerne una ideale identità, lontani dalle polemiche e dalle illazioni sulla sua presunta non esistenza. Elena Ferrante esiste e vive attraverso le sue opere, qui unico soggetto pulsante da cui partire per un viaggio alla scoperta dei luoghi e dentro le sue tematiche, portati a braccetto dai suoi personaggi". "Fuori dai miei libri cosa sono?" chiede Elena Ferrante ai suoi lettori e dà lei stessa una risposta la cui lucidità è ammirevole: "Una signora non diversa da tante altre". Una signora però che ha scritto una saga che ha tenuto incollati alle sue pagine milioni di lettori nel mondo e che, siamo certi, saprà ancora emozionare attraverso la versione ad immagini che arriverà sugli schermi grazie alla serie HBO - Rai che Saverio Costanzo sta per girare. "Spero che 'L'amica geniale' tv dia emozioni vere" ha detto l'autrice al New York Times.

  8. #8
    abstract L'avatar di Yele
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    L'ho comprato, ma ancora non ho avuto tempo di leggerlo... troppe cose da fare

  9. #9
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    Basta che sia il primo della saga, L'amica geniale appunto.

    Io ero disamorata della lettura e la Ferrante mi ha fatto riavvicinare il romanzo. Poi ho letto anche i successivi della tetralogia fino a notte fonda.

  10. #10
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    A me è successo un po' come a Yele...
    Quando è esplosa la Ferrante fever in Italia, ho comprato "L'amica geniale"; l'ho sfogliato, ho letto la prima ventina di pagine e poi l'ho mollato perché non mi aveva catturato neanche un po'. Ogni tanto davo un'occhiata, ma non ardevo dal desiderio di leggerlo.

    L'estate scorsa, in partenza per una lunga vacanza al mare, mi sono portata - oltre all'ebook reader - anche qualche libro cartaceo, tra cui "L'amica geniale", decisa a riprenderlo o a scartarlo per sempre. Mi ci sono messa di buzzo buono e dopo 50 pagine sono stata completamente catturata dalla storia. Gli altri 3 libri della quadrilogia li avevo in versione digitale e li ho divorati in poco più di una settimana, tutti e quattro. Una folgorazione.

    Adoro lo stile di scrittura di Elena Ferrante, senza riserve... e ne consiglio senz'altro la lettura.

  11. #11
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    Anch’io ne sono rimasta affascinata, sebbene io creda che sia preferita da un pubblico femminile, vista la vicenda.

    Ho ricercato poi lo stesso incanto, lo stesso mix di stile, sintassi e tematiche, negli altri libri della Ferrante, L’amore molesto e La figlia oscura, anteriori all’Amica geniale, ma senza trovarlo: mi sono parsi una preparazione della quadrilogia, un esercizio letterario, anche se le sue doti di narratrice sono inconfondibili e incontrovertibili.

    Adesso non ha pubblicato altri libri da ormai tre anni.

  12. #12
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    Anch’io ne sono rimasta affascinata, sebbene io creda che sia preferita da un pubblico femminile, vista la vicenda.

    Ho ricercato poi lo stesso incanto, lo stesso mix di stile, sintassi e tematiche, negli altri libri della Ferrante, L’amore molesto e La figlia oscura, anteriori all’Amica geniale, ma senza trovarlo: mi sono parsi una preparazione della quadrilogia, un esercizio letterario, anche se le sue doti di narratrice sono inconfondibili e incontrovertibili.

    Adesso non ha pubblicato altri libri da ormai tre anni.
    Ho iniziato a leggere "L'amore molesto" subito dopo aver finito la quadrilogia, perché mi era rimasto addosso un curioso senso di vuoto... però l'ho mollato quasi subito perché non ho colto in quelle pagine la stessa magia che mi aveva conquistato nel ciclo de "L'amica geniale". Ho tutti i libri della Ferrante in formato digitale, quindi ne ho "assaggiati" anche altri, ma non ho ritrovato la stessa magia...

  13. #13
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    Allora concordiamo: la tetralogia è il suo capolavoro.

  14. #14
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    Anch’io ne sono rimasta affascinata, sebbene io creda che sia preferita da un pubblico femminile, vista la vicenda.

    Ho ricercato poi lo stesso incanto, lo stesso mix di stile, sintassi e tematiche, negli altri libri della Ferrante, L’amore molesto e La figlia oscura, anteriori all’Amica geniale, ma senza trovarlo: mi sono parsi una preparazione della quadrilogia, un esercizio letterario, anche se le sue doti di narratrice sono inconfondibili e incontrovertibili.

    Adesso non ha pubblicato altri libri da ormai tre anni.
    Ho iniziato a leggere "L'amore molesto" subito dopo aver finito la quadrilogia, perché mi era rimasto addosso un curioso senso di vuoto... però l'ho mollato quasi subito perché non ho colto in quelle pagine la stessa magia che mi aveva conquistato nel ciclo de "L'amica geniale". Ho tutti i libri della Ferrante in formato digitale, quindi ne ho "assaggiati" anche altri, ma - pur apprezzando il suo stile di scrittura - non ho ritrovato quegli elementi che mi avevano conquistato in precedenza.

  15. #15
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