Ho sognato di incontrare nelle viuzze storiche del mio paese il mio affascinante professore di italiano delle superiori, mio primo amore platonico. Indossava solo la canottiera ed un paio di pantaloni, lui che a scuola veniva sempre in giacca e cravatta. Sembrava sentirsi male, barcollava, ed io, vincendo il mio timore reverenziale nei suoi confronti, lo presi sottobraccio per accompagnarlo lentamente dal dottore. Ero stupita che lui non si adirasse per la mia improvvisa confidenza anzi, si mise a chiacchierare teneramente con me. Camminavamo piano, incespicando, e non riuscimmo a raggiungere il medico nonostante i nostri sforzi, sicché mi svegliai.
La mattina ho letto sui giornali che durante la notte lui è venuto a mancare nella sua casa in Slovenia dove si era ritirato a vita privata dopo essersi dedicato per anni a quella politica nelle file del PCI.
Potrei anche postarne una foto.
Non lo vedevo da decenni e credevo di averlo rimosso dal mio vissuto e dai miei ricordi.
E' incredibile che ci sia un filo nascosto che lega il nostro inconscio atemporale ai fatti che accadono, magari anticipandoli come in un presentimento