A partire dal sette gennaio, uno dei più noti capolavori operistici del XIX secolo, Carmen, andrà in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Ma il regista, su iniziativa del sovrintendente, ha deciso di cambiare il finale. Questa volta Carmen non muore, si ribella e uccide il suo aguzzino.

Siamo quindi arrivati ad un punto di svolta. Abbiamo iniziato a cambiare il finale dei grandi classici, perché urtano la sensibilità moderna. Non esiste nulla di più volgare, di inutile e violento. Tra qualche anno inizieremo a bruciare intere biblioteche - non oso pensare che fine farà il povero Freud -, copriremo le statue e abbatteremo i monumenti che ci ricordano passate dittature. Finiremo come alla Columbia University - dove qualche anno fa misero al bando le Metamorfosi di Ovidio, perché tacciate di sessismo.

Possiamo ancora evitare questo scempio, ma dobbiamo ribellarci ora: tra qualche anno la valanga sarà troppo grossa per poter essere fermata.

Il fondamentalismo del politically correct è la dittatura delle menti ottuse.

(Prof. Guido Saraceni)