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Risultati da 121 a 135 di 204

Discussione: L'ultimo spettacolo a cui avete assistito

  1. #121
    Opinionista L'avatar di follemente
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    La Bella Addormentata di Pëtr Il'ič Čajkovskij, con il corpo di ballo dell'Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet

    Un balletto che mi ha trasportato in un altro mondo con la musica, le ricche scenografie, i costumi elegantissimi, le movenze raffinate, precise, sincroniche: un sogno.
    Ultima modifica di follemente; 08-12-2018 alle 17:18

  2. #122
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  3. #123
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    Sono usciti i cartelloni 1918/19 del teatro lirico e di quello di prosa: quante proposte stuzzicanti!

    Però nel teatro di prosa ci sono anche i musical, la danza (che magari non è il mio forte), eventi musicali. Tra questi mi attraggono gli Scott Bradlee’s Postmodern Jukebox.
    Qualcuno li conosce?

    Fantastici, travolgenti, tutto il teatro in piedi. Mi sono venuti i brividi quando ho ascoltato dal vivo Creep, incommensurabilmente migliore del video (che credo di aver già postato da qualche parte).

  4. #124
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  5. #125
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    Per la Pazza

    Prosa

    Il Maestro e Margherita
    Romanzo di M. Bulgakov nell’adattamento di Letizia Russo

    Tutto sommato l’allestimento non mi è dispiaciuto, credevo di peggio: un grande merito del successo va a Michele Riondino (che forse qualcuno conosce come il giovane Montalbano) che ha offerto una memorabile interpretazione di Woland. Margherita mi è piaciuta molto di meno, per non parlare del Maestro.

    Certo, la scenografia di un teatro non può offrire l’ariosità dei luoghi in cui si svolge il romanzo, anche perché è stata scelta una rivisitazione classica, priva di grandi effetti speciali, però nel complesso è riuscita a dare l’idea dei posti in cui svolge la vicenda, lasciando allo spettatore il compito di immaginarli grazie a dei suggerimenti: per esempio al volo di Margherita si è alluso con un’enorme altalena con cui la ragazza raggiungeva quasi il pubblico.

    Tuttavia nulla può valere la lettura del romanzo.

  6. #126
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Per la Pazza

    Prosa

    Il Maestro e Margherita
    Romanzo di M. Bulgakov nell’adattamento di Letizia Russo

    Tutto sommato l’allestimento non mi è dispiaciuto, credevo di peggio: un grande merito del successo va a Michele Riondino (che forse qualcuno conosce come il giovane Montalbano) che ha offerto una memorabile interpretazione di Woland. Margherita mi è piaciuta molto di meno, per non parlare del Maestro.

    Certo, la scenografia di un teatro non può offrire l’ariosità dei luoghi in cui si svolge il romanzo, anche perché è stata scelta una rivisitazione classica, priva di grandi effetti speciali, però nel complesso è riuscita a dare l’idea dei posti in cui svolge la vicenda, lasciando allo spettatore il compito di immaginarli grazie a dei suggerimenti: per esempio al volo di Margherita si è alluso con un’enorme altalena con cui la ragazza raggiungeva quasi il pubblico.

    Tuttavia nulla può valere la lettura del romanzo.
    Interessante. Terrò presente, grazie.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  7. #127
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    http://www.teatrostabile.umbria.it/s...o-e-margherita

    Comunque quella che mi è mancata è la leggerezza del romanzo, ma anche la satira: insomma, è stato un po' pesante.

  8. #128
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    Massimo Lopez e Tullio Solenghi show a teatro: esilaranti con la verve delle loro gag, fantastici, soprattutto Lopez, nelle imitazioni (due papi, personaggi politici del passato e del presente – un Conte divertentissimo-, showmen, cantanti, tra cui un’indimenticabile Patty Pravo …), bravi cantanti.

    Una poesia molto sentita (che mi piacerebbe leggere da qualche parte) dedicata ad Anna Marchesini è stata una pausa intensa su corde più profonde e serie.

    Mi sono sembrati molto più… ariosi di Crozza, visto che spaziano dalla politica allo spettacolo ed al nostro quotidiano.

    Chissà se torneranno in tv...

    Ultima modifica di follemente; 16-01-2019 alle 12:52

  9. #129
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    Al teatro lirico un Nabucco imponente nelle scene, con un cast di ottimo livello, costumi sontuosi, uno spettacolare gioco di luci.




    Magari da Abigaille mi sarei aspettata dei toni di maggior combattività, da cui emergesse la sua illimitata ambizione, ma nel complesso la sua prova e quella degli altri cantanti sono state buone ed addirittura eccezionale quella del coro del Verdi.




    P.S. Quest’allestimento è il frutto della collaborazione tra il teatro triestino ed alcuni teatri lombardi, tra cui il Ponchielli di Cremona.

  10. #130
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Al teatro lirico un Nabucco imponente nelle scene, con un cast di ottimo livello, costumi sontuosi, uno spettacolare gioco di luci.




    Magari da Abigaille mi sarei aspettata dei toni di maggior combattività, da cui emergesse la sua illimitata ambizione, ma nel complesso la sua prova e quella degli altri cantanti sono state buone ed addirittura eccezionale quella del coro del Verdi.




    P.S. Quest’allestimento è il frutto della collaborazione tra il teatro triestino ed alcuni teatri lombardi, tra cui il Ponchielli di Cremona.
    Nientemeno! Unite anche a distanza allora!
    Peccato che poi al Ponchielli la maggior parte degli allestimenti siano tristissime rivisitazioni moderne...
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #131
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    Teatro lirico

    Total immersion in una Russia che non c’è più e che comunque esercita ancora il suo fascino nel grande affresco popolare di Borodin.



    Il Principe Igor’ di Aleksandr Porfir’evič Borodin è una di quelle opere, poco rappresentate ovunque, che vale la pena vedere sia per l’intrinseco valore artistico sia – e forse più ancora – perché sono lo specchio di una temperie culturale per molti versi peculiare: quella della nascita di un filone operistico russo, con radici ben piantate nella tradizione popolare.
    La produzione proviene dall’Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet ed è esattamente come me l’aspettavo: tradizionale nell’impianto scenico, imponente con i suoi cento cantanti e ballerini sul palcoscenico, illuminata in modo prevedibile, fastosa e coloratissima nei costumi.
    Peccato che io abbia avuto modo di sentire la seconda scelta dei cantanti, con un principe Igor che lasciava a desiderare, ma forse riuscirò ad andare ad ascoltare anche le voci della prima serata.

    Per tutti voi, le Danze polovesiane, il balletto più famoso dell’opera.



  12. #132
    Opinionista L'avatar di Escolzia
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    Non so dove postare, lo faccio qui.
    Per chi è di Trieste e dintorni, giovedì al teatro Miela, c'è Beatrice Mautino, con "La scienza della cosmesi", ingresso libero.

  13. #133
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Non so dove postare, lo faccio qui.
    Per chi è di Trieste e dintorni, giovedì al teatro Miela, c'è Beatrice Mautino, con "La scienza della cosmesi", ingresso libero.
    Mo' m'informo, grazie!

    Anche se l'ingresso libero mi pare molto strano...

  14. #134
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    Teatro di prosa

    Salomè di Oscar Wilde

    Una pièce assai raramente rappresentata in prosa (del lavoro di Wilde infatti si apprezza quasi esclusivamente la celebre versione lirica musicata da Richard Strauss): la vicenda è quella del profeta Iokanaan che Erode Antipa tiene rinchiuso in una cisterna, inquietato dalle sue profezie e dalle sue condanne. Durante un banchetto offerto da Erode e la moglie Erodiade, la bellissima principessa Salomè decide per capriccio di baciare il profeta, che invece la rifiuta con sdegno. In cambio di una danza seducente, la donna ottiene da Erode la testa di Iokanaan su un vassoio d’argento, per poter finalmente baciare le sue labbra.

    Nell’allestimento il regista De Fusco ha puntato prevalentemente sull’ossessione di Salomè per Iokaan, mentre il passaggio dalla drammaticità all’ironia, dall’erotismo al grottesco si coglieva solo a tratti.

    Superba la prova di Eros Pagni nel ruolo di Erode, meno convincente quella di Gaia Aprea che ha impersonato una Salomè quasi algida, nonostante la sua illimitata passione insana.

    Stupenda la scenografia, quasi minimilasta ma dominata da un’enorme luna incombente, il cui pallore evocava la bellezza di Salomè e dove si proiettavano le profezie di Iokanaan.

    Devo assolutamente prendere in mano il testo di Wilde, mi ha letteralmente stordita.

  15. #135
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Al teatro di prosa

    Sonetti di Shakespeare




    Stronco in toto questo spettacolo, soprattutto perché se si mettono in scena i sonetti, si dovrebbe avere una dizione impareggiabile e saper dar voce ed importanza alla singola parola, mentre Valter Malosti non ne è stato capace. Sono stati quasi inutili la coreografia, i copri nudi, le canzoni di Modugno: il perno dovevano essere le parole di Shakespeare e non il contorno. Salvo solo Michela Lucenti e il suo gruppo, uno dei più riconosciuti ensemble di teatro-danza contemporanei, ma nient’altro.

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