Ma ogni tanto sai pensare per conto tuo senza riportare cose altrui ? che cazzata di discutere è questo modo ?
Ma ogni tanto sai pensare per conto tuo senza riportare cose altrui ? che cazzata di discutere è questo modo ?
La Morte è opera del Maligno, Michele. Non può essere una "colpa" di Dio. Poichè Dio è Sommo Bene. Esclusivamente Bene, capisci?
Ora, finchè lo dice un Conogelato qualsiasi....passi. Ma se a ribadirlo, oltre alla Parola rivelata, è il Pontefice stesso....di più che si può fare? Si prende Vega e la si lascia cuocere nel suo brodo. Alquanto insipido e andato a male....
amate i vostri nemici
Ma se tutto quello che ti ha preceduto non fosse morto e dissolto dove trovavi il posto.
La morte e' una componente utile e necessaria in un mondo reale, infatti ti rendono eterno in un altro mondo, dopo morto in questo.
Se non morisse piu' -niente e nessuno sarebbe una catastrofe.
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Ma che significa è opera del maligno? Ha stabilito lui che gli organismi fossero mortali? Tu mi devi conciliare l' evoluzione con ciò che dici sulla morte.
Se gli organismi son creature di dio spiega l'evoluzione e la mortalità perché ci son dei meccanismi biologici e non che hanno portato ad oggi. E se mi parli di un dio creatore questi meccanismi devono essere stati posti in essere da lui. Mi devi conciliare l'immortalità umana e questa perfezione di cui cianci alla luce sempre di questi milioni di anni di esistenza del pianeta e della vita.
Dai che ti salva
Hanno pochi contributi.
Questo visto da fuori, cioè da chi non crede, bisognerebbe sapere che cosa c'è dentro cono che è uno che crede in Dio, cioè bisognerebbe conoscere qual'è il pensiero del Pensante....insomma vista da dentro.; è per questo che io mi preoccupo per cono credendo anch'io in Dio.
Oltre il genetico CREDERE che implica fede in Dio poi, come ha insegnato Gesù, e che lui non sa, c'è il passo oltre l'infanzia sia fisica che spirituale dove è facile trovarsi a combattere per la propria crescita, questa volta solo spirituale, in quanto che, il corpo, se alimentato, cresce da solo come cresce da sola l'erba nella parabola di Gesù, ma non lo Spirito a volte detto Psiche, quello non cresce automaticamente come il corpo; insomma la morale è semplice,solo Dio conosce ciò che allora era un segreto divino oggi svelato: la crescita della pianta; dal chicco alla maturazione ma che l'uomo metta almeno la terra buona!. Al perché del nutrimento ed al perché della pioggia ci pensa Dio, quando la terra è buona e quindi Dio è Padre il padre si dimostra buono. A questo punto sorge l'eterno dilemma: quand'è che un padre si dice buono? ma il discorso risulta implicito perché si risponde da solo. Punto
Gesù invita a credere ma soprattutto a non preoccuparsi di ciò che può succedere indipendentemente da noi. Il succo è che Gesù parlava del padre come di un sapiente e chi è più sapiente di chi segue le regole del buon senso affidandosi a ciò che è ed anche a ciò che ancora non è? Oppure cambiare il destino se questo fosse sfavorevole tipo la caduta di un asteroide in testa. Affidarsi all'incomprensibile che ci circonda. La Sapiienza era uscita, per i greci, dalla testa del dio più grande, Giove; dopo le divinità dell'umana infanzia dell'uomo spirituale erano tutte imparentate , come alla corte di un grande re. Quella antropologicamente parlando è un'illusione dell'infanzia dell'uomo che per crescere o va superata o va demolita nel nostro subconscio qualora i personaggi non siano quelli di un tempo ma quelli di oggi. Insomma la Sapienza è una divinità molto ricercata.
Scusa ma vado a fare una fumatina, è solo la sesta... e scusate l'ortografia ed il disordine mentale
Ultima modifica di crepuscolo; 16-05-2017 alle 14:55