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Discussione: Ma � cos� cattiva, poi, la morte?

  1. #946
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Il fatto che ripetiamo le stesse cose è perché tu una volta esprimi un concetto, poi il suo opposto.
    Come ora che riproponi il discorso marionette e libertà. Quando ti viene chiesto chi ha messo il male nella creazione o la morte, non metti mai una risposta netta, cerchi di aggirare l'ostacolo, come quando cerchi di ribadire che dio non fa mai il male.
    Per l'ennesima volta, anche se sempre prendendola più larga e un po' più fra le righe, fai capire che il male ce lo mette davanti dio. Al che, come detto e ridetto, il male è in dio (dato che ha il libero arbitrio e senza sarebbe una marionetta) o lo crea lui, sa cosa è fin dall'inizio.

    Se tu non ti contraddicessi tutte le volte, l'argomento sarebbe forse chiuso da tempo. Invece male e morte son sempre lì perché rivolti la frittata tutte le volte.
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  2. #947
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non sono io, che lo dico. Ti cito e ti virgoletto la Scrittura Rivelata: Che altro posso fare?

    Io sono contento e benedico Dio per la possibilità che mi ha regalato di scegliere fra Bene e Male. Fra Vita e Morte. Se te preferivi essere un gatto, un cane, un cavallo o una zanzara....bontà tua!
    amate i vostri nemici

  3. #948
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Se tu e le scritture vi contraddicete non è colpa mia nè di chi legge.
    Il fatto che tu sia grato o meno è un'altra faccenda.
    Dai la misura anche dell'incapacità forse a comprendere i discorsi fin qui fatti, salvo "fintatontaggine".

    Tanto anche se giri la frittata, cambi discorso, si capisce già, sia chiaramente che per deduzione, chi ha creato male e morte.

    Tu sarai contento, ma io mi chiederei perché un dio descritto tanto benevolo usi mezzi tanto contrari a tutta questa bontà decantata e che depreca nei suoi antagonisti e nel nostro agire.
    I soliti due pesi e misure? Che sia invece un po' sadico invece di tutto questo amore e bontà da tutti i pori?
    Al tuo posto cercherei di trovare il coraggio per riflettere e rimettere in discussione quel che passa il convento e tutte le lacune e contraddizioni.
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  4. #949
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La contraddizione massima è considerare sadico un Dio del quale si nega l'esistenza....
    amate i vostri nemici

  5. #950
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma sai, analizzo il personaggio e cerco di capire perché un essere umano, che ciancia ogni giorno di bene e male e parla di un essere assolutamente buono, poi non si accorga di nulla, della parte marcia e contraddittoria.
    Considerando pure i problemi legati alla religione, morale, ingerenze, costo sociale, ridimensionare la validità e l'importanza di certe visioni ed istituzioni c'è.
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  6. #951
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La contraddizione massima è considerare sadico un Dio del quale si nega l'esistenza....
    non c'è contraddizione:
    si valuta solo la coerenza di una narrazione di altri, visti tutti gli elementi;

    se io ti racconto una menzogna, per esempio che sono stato in udienza dal papa e che quello mi ha offerto della cocaina, tu non mi credi sin dal principio; ma puoi starmi ad ascoltare e rilevare incongruenze nel mio racconto; per esempio, che il giorno in cui io sarei stato accolto a Roma, il papa era altrove;

    ora, la fede in Dio mi sta benissimo; ma se ci si vuole costruire sopra una dottrina le circostanze dovrebbero presentare un profilo coerente, che in effetti non c'è; ma si potrebbe avere, a patto di rivedere alcune cose.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #952
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    OT
    scusate non son qua per discutere di morte ma quá becco Axe di sicuro

    per cortesia mi puoi rimandare la tua email,ho un disco da valutare
    grazie
    fine OT
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  8. #953
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Il fatto che ripetiamo le stesse cose è perché tu una volta esprimi un concetto, poi il suo opposto.
    Come ora che riproponi il discorso marionette e libertà. Quando ti viene chiesto chi ha messo il male nella creazione o la morte, non metti mai una risposta netta, cerchi di aggirare l'ostacolo, come quando cerchi di ribadire che dio non fa mai il male.
    Per l'ennesima volta, anche se sempre prendendola più larga e un po' più fra le righe, fai capire che il male ce lo mette davanti dio. Al che, come detto e ridetto, il male è in dio (dato che ha il libero arbitrio e senza sarebbe una marionetta) o lo crea lui, sa cosa è fin dall'inizio.

    Se tu non ti contraddicessi tutte le volte, l'argomento sarebbe forse chiuso da tempo. Invece male e morte son sempre lì perché rivolti la frittata tutte le volte.
    Anche tu Vega ogni tanto dovresti riflettere, magari non tanto per risolvere i problemi ma per capire le coordinate che determinano la realtà da quelle che la prevedono e che ne fanno la storia a posteriori. Di fronte all'insistente tema del "libero arbitrio" o delle "marionette" ti sei mai posta la domanda: " e se il futuro non esistesse nella realtà dove andrebbe a finire l'onniscienza di Dio?" In fondo noi siamo fatti di solo presente in quanto il passato non c'è più ed il futuro ancora non esiste. Esiste certamente un passato storico del "già vissuto" come esiste un futuro probabilistico del "divenire" ma nulla può darci la sicurezza che se è stato così sarà cosà. Io credo che passato e futuro siano solo un'astrazione della nostra mente per comprendere a modo nostro ciò che ci circonda. Dio, a mio avviso è ciò che è e non ciò che è stato o che sarà, i tempi ed i modi sono solo nel nostro cervelletto.

  9. #954
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Anche tu Vega ogni tanto dovresti riflettere, magari non tanto per risolvere i problemi ma per capire le coordinate che determinano la realtà da quelle che la prevedono e che ne fanno la storia a posteriori. Di fronte all'insistente tema del "libero arbitrio" o delle "marionette" ti sei mai posta la domanda: " e se il futuro non esistesse nella realtà dove andrebbe a finire l'onniscienza di Dio?"
    nel sapere che non c'è il futuro, ovvio;
    e comunque, non è domanda che devi porre tu a Vega, ma risposta che deve dare chi postuli un dio fatto così e cosà, in modo tale da giustificarne la logica dei precetti; tu hai un padre che dice al suo bambino piccolo di non bere, ma gli serve a tavola ogni genere di alcolici in bicchieri attraenti e fantasiosi; o la spieghi, o cambi narrazione, anche se le cose da spiegare sarebbero molte altre


    In fondo noi siamo fatti di solo presente in quanto il passato non c'è più ed il futuro ancora non esiste. Esiste certamente un passato storico del "già vissuto" come esiste un futuro probabilistico del "divenire" ma nulla può darci la sicurezza che se è stato così sarà cosà. Io credo che passato e futuro siano solo un'astrazione della nostra mente per comprendere a modo nostro ciò che ci circonda. Dio, a mio avviso è ciò che è e non ciò che è stato o che sarà, i tempi ed i modi sono solo nel nostro cervelletto.
    se hai un braccio ingessato il passato del momento in cui te lo sei rotto è la premessa concreta e presente, così come se stai cadendo dal 7° piano il tuo futuro è concretamente prevedibile;

    pertanto, puoi postulare il dio che ti pare;
    il problema è attribuirgli una volontà e un precetto, che sia coerente con le qualità che a quel dio attribuisci; è una cosa che si può fare; ma se non la fai, resta tutto una barzelletta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #955
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    Ma sai, analizzo il personaggio e cerco di capire perché un essere umano, che ciancia ogni giorno di bene e male e parla di un essere assolutamente buono, poi non si accorga di nulla, della parte marcia e contraddittoria.
    Considerando pure i problemi legati alla religione, morale, ingerenze, costo sociale, ridimensionare la validità e l'importanza di certe visioni ed istituzioni c'è.
    Capisco che dev'essere particolarmente dura, per te: Siamo circondati, dalla Religione. In ogni settore della Vita. Anche i tuoi documenti o ciò che hai studiato a Storia, a Geografia, a Letteratura, a Scienza ti parla di Dio. Ti sembra davvero così sadico quello raffigurato morente fra le braccia di Sua Madre? Cosa lo ha spinto, se non l'Amore per l'uomo e per la donna, a dare in quel modo la Sua Vita, secondo te?
    amate i vostri nemici

  11. #956
    Opinionista L'avatar di Vega
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    La scienza di dio non parla, per fortuna!

    Non cambiare discorso. Vedi invece di tirare le somme su quanto ti vien fatto notare e smetterla di girare la frittata.
    Non ti rendi conto che ogni volta, in maniera puerile, non dai una risposta pertinente?
    Hai male e morte presenti in una creazione con un unico dio che è l'unico creatore. Fai tu?
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  12. #957
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nel sapere che non c'è il futuro, ovvio;
    e comunque, non è domanda che devi porre tu a Vega, ma risposta che deve dare chi postuli un dio fatto così e cosà, in modo tale da giustificarne la logica dei precetti; tu hai un padre che dice al suo bambino piccolo di non bere, ma gli serve a tavola ogni genere di alcolici in bicchieri attraenti e fantasiosi; o la spieghi, o cambi narrazione, anche se le cose da spiegare sarebbero molte altre



    se hai un braccio ingessato il passato del momento in cui te lo sei rotto è la premessa concreta e presente, così come se stai cadendo dal 7° piano il tuo futuro è concretamente prevedibile;

    pertanto, puoi postulare il dio che ti pare;
    il problema è attribuirgli una volontà e un precetto, che sia coerente con le qualità che a quel dio attribuisci; è una cosa che si può fare; ma se non la fai, resta tutto una barzelletta.
    Se tu continui a ragionare in un'ottica temporale evidentemente non hai capito quello che ho detto. I padri ci sono quando la realtà ha permesso ciò altrimenti il padre rimarrebbe figlio e tutto acquisterebbe un senso diverso, infatti Gesù dice di non chiamare padre nessuno in quanto di padre ce n'è uno solo e questo la dice lunga sulla voglia dell'uomo di impossessarsi della divinità. Questo vuol dire che solo Dio può permettere al (tempo?), io direi meglio allo spazio più o meno veloce, di svilupparsi in ciò che poi risulterà; ma se Dio fermasse questo divenire anche il bambino che si butta dai piani superiori si fermerebbe. Tra l'altro questa possibilità è stata espressa in certi Vangeli apocrifi quando alla nascita di Gesù esposero la teologia del fermarsi per un attimo del tempo. Anche nel Vecchio Testamento sembrerebbe che la giornata venne allungata da Dio per permettere a Giosuè di continuare la sua vittoria. Evidentemente sono teologie che però alludono alla facoltà di Dio di disporre del presente a suo piacimento, un po' come la frase che intende raffrontare il nostro con il tempo di Dio dicendo che 1.000 anni per noi possono essere un attimo per Dio e viceversa. Tra l'altro anche Einstein sostiene che il tempo può essere relativo alla velocità e noi lo viviamo quotidianamente anche se non ci possiamo accorgere mancandoci la dovuta sensibilità. Ovviamente le mie sono emerite supposizioni ma almeno mi permettono di dubitare di quella presunta logica paradigmatica che continuamente il cervello ci propone come reale, quindi la mia è una domanda rivolta a tutti quelli che credono fermamente in ciò che non hanno ancora sperimentato sulla loro pelle, e neanche questo basterebbe. Per finire, limitare Dio credendo che sia fatto così, o negarlo per il semplice fatto che pensiamo sia inconcepibile, è, a mio avviso un banale errore, in quanto per me Dio è una continua ricerca intesa come allenamento metafisico della nostra mente, poi se c'è c'è e se non c'è non c'è.
    Per quanto riguarda il braccio ingessato tu, a posteriori unisci vari presenti ma sai benissimo che nel passato, quando te lo sei rotto non potevi sapere come sarebbe andata a finire finché nel presente ne hai avuto esperienza, ma l'esperienza intensa del passato, quando te lo sei rotto non esiste più, il tuo collegamento tra i vari presenti, introducendo passato, e futuro è solo lavorio mentale che non ha nulla a che vedere con la realtà.
    Certo che postulo il dio che mi pare visto che non ne ho altri. E ciò vale anche per chi non ne ha, perché se Dio c'è crede solo di non averlo ma in realtà c'è.
    Ultima modifica di crepuscolo; 16-11-2017 alle 14:20

  13. #958
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Se tu continui a ragionare in un'ottica temporale evidentemente non hai capito quello che ho detto. I padri ci sono quando la realtà ha permesso ciò altrimenti il padre rimarrebbe figlio e tutto acquisterebbe un senso diverso, infatti Gesù dice di non chiamare padre nessuno in quanto di padre ce n'è uno solo e questo la dice lunga sulla voglia dell'uomo di impossessarsi della divinità. Questo vuol dire che solo Dio può permettere al (tempo?), io direi meglio allo spazio più o meno veloce, di svilupparsi in ciò che poi risulterà; ma se Dio fermasse questo divenire anche il bambino che si butta dai piani superiori si fermerebbe. Tra l'altro questa possibilità è stata espressa in certi Vangeli apocrifi quando alla nascita di Gesù esposero la teologia del fermarsi per un attimo del tempo. Anche nel Vecchio Testamento sembrerebbe che la giornata venne allungata da Dio per permettere a Giosuè di continuare la sua vittoria. Evidentemente sono teologie che però alludono alla facoltà di Dio di disporre del presente a suo piacimento, un po' come la frase che intende raffrontare il nostro con il tempo di Dio dicendo che 1.000 anni per noi possono essere un attimo per Dio e viceversa. Tra l'altro anche Einstein sostiene che il tempo può essere relativo alla velocità e noi lo viviamo quotidianamente anche se non ci possiamo accorgere mancandoci la dovuta sensibilità.
    ...
    Ovviamente le mie sono emerite supposizioni ma almeno mi permettono di dubitare di quella presunta logica paradigmatica che continuamente il cervello ci propone come reale
    senti, qui il problema è semplicissimo:

    puoi postulare il dio incomprensibile che ti pare, citare i paradossi della fisica che vuoi, ma quando lo colleghi ad una morale - cosa che fanno tutte le religioni - la morale deve essere coerente al sistema, esattamente come una legge, perché tale è;
    dato che non avrebbe senso un'autorità che disfa quanto prescrive ai sudditi, o che prescrive comportamenti contraddittori;

    il punto in cui si spiaggiano tutti 'sti discorsi è nell'affermare che fare in un certo modo sarebbe la volontà divina, e non il suo contrario;
    la prova del nove è che siete in tanti, e ognuno con un'idea diversa;
    altrimenti, fosse un precetto evidente, i credenti sarebbero tutti d'accordo e non ci sarebbe nulla su cui argomentare, da spiegare, ecc...

    se rifiuti la logica, quel dio non ha un linguaggio per comunicarti nulla, e se io ricorro agli stessi tuoi sofismi, anche quello che dici tu sarebbe privo di senso, smontato allo stesso titolo sin dalle definizioni; perché poi, quando ti serve i ragionamenti li articoli con la logica terra terra e non poni i grandi problemi di fisica che citi nel contraddire me.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #959
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    senti, qui il problema è semplicissimo:

    puoi postulare il dio incomprensibile che ti pare
    Il fatto è che, il mio Dio, per me, è comprensibile tanto quanto la mia mente può svagare nella metafisica che non è neanche il potrebbe essere, è l'ignoto. Nel contingente dobbiamo vivere, quindi è ovvio che anche per me 1+1 fa due, quando non c'è di mezzo il sesso altrimenti potrebbe fare anche 3. La metafisica è una terra di conquista né più e né meno di quanto lo sia l'ignoto. I metri di misura sono diversi da quelli usuali, è questo che non vuoi capire; tu porti sempre a pareggiare ciò che in questo mondo non potrebbe essere con ciò che deve essere, è evidente che quando parliamo di Dio non quadriamo; e non è neanche il mio Dio poiché neanch'io posso né possederlo e né definirlo, viaggio solo a sensazioni.
    Ultima modifica di crepuscolo; 16-11-2017 alle 17:08

  15. #960
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    s ma quando lo colleghi ad una morale - cosa che fanno tutte le religioni - la morale deve essere coerente al sistema, esattamente come una legge, perché tale è;
    Nello studio di Dio non c'è né morale e né legge. Vedi che non ci siamo; è l'uomo che si fa le morali e le leggi.

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