[QUOTE=axeUgene;1570313]questione mal posta, perché rimuovi il nodo essenziale:
l'esistenza di un dio sotto forma di religione può coniugarsi solo in due modi:
a) la prevalenza di un'autorità/precetto-legge (es.: non si può divorziare, non si può bere alcol...);
b) il primato della coscienza a fronte di un indirizzo morale interpretabile (il sabato per l'uomo...);
se, primo caso, credi in un dio che esprime una legge vincolante e tassonomica, cioè chiara e inderogabile, puoi solo obbedire per non essere in contrasto con la morale divina, quindi il problema non si pone; ove c'è divergenza, c'è peccato;
se, al contrario, ritieni interpretabile il precetto secondo coscienza e non riconosci autorità cui sia dovuta obbedienza nell'interpretazione, il denominatore dirimente diventa la coscienza, cioè l'elaborazione personale del senso morale, e la questione non si pone nemmeno in questo caso;
/QUOTE]
Io penso che tu abbia fatto i conti senza l'oste. E Dio cosa fa? Niente?
Io credo che prima di dettare norme e regole divine c'è da considerare da dove esse derivino.
Esemplificando, per tradizione la chiesa iniziale, cioè gli apostoli che hanno conosciuto Gesù, è arrivata o bene o male fino a noi; personalmente la chiesa la tradurrei con la " comunità dei fedeli " per capirci meglio; ebbene questa comunità si è ramificata con la tradizione discussa e vagliata dalle fonti autorevoli tipo Pietro,Giacomo,Giovanni e compagni. Ovviamente le singole comunità hanno sentito l'esigenza della formazione e della perseveranza che daranno impulso alla tradizione liturgica, didattica e catechistica, nonché a quella disciplinare ed organizzativa*
Quindi già all'inizio del messaggio di Gesù le varie comunità pur mantenendo principi indiscutibili hanno subito l'influenza ambientale, ti puoi immaginare dopo 2.000 anni ed in posti totalmente diversi da dove il messaggio è partito!
Tale messaggio, pur mantenendo il ceppo divino si è inalberato secondo le esigenze ed i posti dei fedeli. Se poi ci aggiungi il fatto che Gesù non abbia lasciato niente di scritto puoi immaginarti il marasma interpretativo odierno ed io ho scelto il mio approccio al divino, non certo personalissimamente folle come tu cerchi di sostenere ma allineato alla mia personalità, quella morale etica che ognuno di noi ha, in sincronia a volte, ma basta un giro di questa sincronia col divino per capire come si dovrebbe essere; svigolare è un'altra cosa .
* Per un'informazione essenziale sull'ambiente ecclesiale in cui sono state conservate ed elencate le tradizioni e poi i testi cristiani in funzione delle varie esigenze cfr. P. Grelot, "La formazione del nuovo testamento", IL COMPIMENTO DELLE SCRITTURE, Roma 1978.