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Discussione: le persone solari

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  1. #1

    le persone solari

    Io ho bisogno di stare accanto a persone solari. Persone che solo a guardarle ti mettono allegria, ti rendono positive. Ti fanno essere a tua volta solare. Le persone solari sono prima di tutto persone serene. Sono persone che vedono tendenzialmente solo le cose positive. Persone che in maniera naturale, senza alcun sforzo, riescono a tenere lontano tutto ciò che è negativo. La negatività non riesce ad avvicinarli. Come quando cerchi di avvicinare un magnete per gli stessi poli... non ci riesci perchè si respingono. Ebbene non so come, ma il loro modo di essere, respinge lontano tutto ciò che è negativo.


    Una di queste persone è un amico e (ex) collega. Il suo nome è Graziano ed è mio coetaneo. Con lui ho passato 5 anni lavorativi che per entrambi sono ancora i migliori anni vissuti. Mi ha insegnato lui questo mestiere ed insieme siamo riusciti a lavorare divertendoci come matti. A volte abbiamo anche superato il limite della decenza e della serietà. Avevamo 24 anni e gestivamo da soli tre uffici periferici. Due di questi, aperti all'occasione, cioè quando le navi entravano in quei porti. Insieme abbiamo imparato dai nostri errori e ci siamo sempre aiutati l'un l'altro. Questo ha creato un legame indissolubile, tanto che quando ci incontriamo, ci abbracciamo e cominciano a ridere e a rimproverarci di non avere più tempo per vederci come una volta.

    Io mi reputo una persona solare. Graziano invece è "LA PERSONA SOLARE" per eccellenza. Mai un cenno di sconforto, mai uno di disperazione. Sempre in viso un sorriso spontaneo e sincero. Sorriso di chi prova gioia nell'essere in quel momento ciò che è, cioè uno che sa prendere il meglio dalla vita ogni secondo passa. Insomma uno che è felice per ciò che è... e non certo per ciò che ha.

    Anni fa Graziano perse un fratello. Il più piccolo dei tre fratelli. Gabriele. Gabriele lavorava in Nigeria. Anche lui un ragazzo solare e pieno di gioia. Quando tornava in paese, prima di riscendere in Nigeria, comprava al mercato diversi indumenti e scarpe da ginnastica che poi regalava ai bambini del villaggio in cui gli operai risiedevano. Tutti gli volevano bene. Un giorno, appena arrivato in Nigeria, Gabriele fu vittima di una rapina. Un paio di giovani armati gli portarono via tutto : portafoglio, cellulare, valige..... anche quelle che contenevano le magliette e le scarpe da calcetto che aveva comprato per i suoi amici, i bambini africani che aspettavano quei doni come se a portarli fosse Babbo Natale.

    Rimase scioccato Gabriele, ma indenne. Arrivò nel villaggio a tarda sera, stanco e depresso. I suoi amici lo videro sdraiarsi nel letto per riposare. Per riprendersi dal viaggio e dalla paura per la rapina subita.

    Morì nel sonno. I suoi colleghi se ne accorsero solo la mattina successiva.

    Potete immaginare la notizia in paese. Quando l'ho saputo anch'io sono scoppiato in lacrime. Conoscevo bene Gabriele. Tante volte ero stato invitato a pranzo a casa dei genitori di Graziano quando lavoravamo insieme. Genitori molto cordiali e anche loro, sempre con il sorriso sulle labbra. Sorriso spontaneo, naturale, gioioso. Sorriso di persone semplici e allo stesso tempo molto dignitose. Sorriso di persone serene.

    Quando telefonai a Graziano per fargli le mie condoglianze, per dirgli quanto ero affranto e triste per la perdita di suo fratello. Ebbene, finì lui con il consolare me. Dicendomi che si sentiva triste, ma che
    la vita va avanti e che lui e la sua famiglia volevano che il corpo di suo fratello tornasse il prima possibile per riaverlo, in qualche modo, nuovamente vicino a loro. Diceva queste parole con una serenità una compostezza, che fece venire la pelle d'oca. Nonostante il triste momento, nonostante la perdita subita, lui non si è lasciato prendere dalla disperazione. Sembrava quasi distaccato, come se non ci credesse ancora che aveva perso per sempre un fratello, tant'è che dentro di me, mi dissi che probabilmente il fatto che fosse accaduto lontano, quel triste evento, ancora lo dovesse metabolizzare, sentire dentro... chissà magari si sarebbe lasciato andare quando il corpo sarebbe rientrato in patria.

    Il giorno del funerale, tutto il paese era in chiesa. Tutti applaudirono la bara quando uscì dalla chiesa. Molta gente dopo la messa funebre, si avvicinò alla famiglia per fare le proprie condoglianze. Anch'io ci andai e dopo tanto tempo che non vedevo i suoi genitori, mi emozionai nel fargli le mie condoglianze. Fu in quel momento che mi accorsi che tutti e quattro, i genitori e i due figli rimasti, mantenevano una compostezza ed una dignità, seppur in un momento così delicato e toccante, da non tradire gesti ed emozioni eclatanti, tipici di chi, in certi tristi momenti, si abbandona a scene strazianti e commoventi.

    Dietro la bara, tutta la famiglia di Graziano, padre, madre, il fratello con le rispettive famiglie, mostrarono una forza d'animo disarmante. Era piuttosto la folla che all'uscita della bara dalla chiesa, con applausi e grida di gente che gridava al alta voce in nome di Gabriele, tradiva emozioni profonde, che non riusciva a trattenere.

    Il loro era un dolore manifestato in maniera composta, sobria, ma certamente forte e presente dentro di loro.

    Un paio di settimane fa, io e Graziano abbiamo avuto l'opportunità di stare insieme, per circa 4 giorni, grazie ad un corso proposto dalla Capitaneria di Porto per conoscere e famigliarizzare con un programma di gestione portuale che entrerà presto in funzione. Ci siamo seduti uno accanto all'altro e nelle pause, ci siamo divertiti a raccontare ai giovani colleghi, le nostre avventure lavorative, le nostre incoscienti azioni improvvisate per "gabbare" a volte le autorità portuali, per evitare che bloccassero in porto le navi che durante gli anni novanta, entravano in porto.

    E' stato bello stare insieme e avere la conferma che, a parte qualche anno in più sulle spalle, due figli maschi lui... due figlie femmine io.... le nostre fidanzate dell'epoca, diventate mogli e mamme.... la sua solarità sia rimasta la stessa e grazie a lui, anch'io ho riscoperto la mia solarità, la quale, quando sono insieme a lui, esce fuori spontaneamente.... quasi fosse per contagio.

    E proprio vero, ho bisogno di stare accanto a persone solari. Grazie amico mio... mi manchi e rimpiango i tempi passati insieme vissuti come un'avventura tipo (quasi) Indiana Jones!!

    buona notte.
    Ultima modifica di bumble-bee; 10-04-2017 alle 22:26
    Bambol utente of the decade

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