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Discussione: Colpo di testO - Ovvero la musica in parole

  1. #3001
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Notte di Note
    Claudio Baglioni

    Notte di note, note di notte
    Di luna che imbroglia i cani
    Vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
    E ci cammino
    A tempo col rumore della terra che gira
    E fornai che fanno il pane di domani
    Secchi d'acqua che svegliano i balconi
    Cotti di sole del mattino
    In questa notte di ragnatele
    Di fili notturni sul mio viso
    L'alito largo del vento mi segue
    Annusando i pantaloni
    E quante dita stanno acchiappando note
    Che cadono giù dal paradiso
    E le giornate si chiudono
    Dietro le serrature dei portoni
    Buona notte ai piccoli dolori
    Buona notte a tutti i suonatori
    Buona notte a queste nubi d'inchiostro
    Buona notte a questo figlio nostro
    Qui in questa curva di cielo
    Ed ogni odore è un ricordo
    Che torna a bruciapelo
    E porta via
    La sete e i giorni sbagliati
    Per una notte di pace
    Nei cuori affaticati
    Notte di note, note di notte
    Tesa come pelle di tamburo
    Fari che bucan la pazienza dell'aria
    Cercando di capirmi gli occhi
    In questo stesso istante tra la California e il Giappone
    C'è chi inventerà il futuro
    Per tutti gli uomini che passano
    Sui fogli del mondo come scarabocchi
    In questa notte di stelle distratte
    Sorprese da un'alba che confonde
    Muri vecchi
    Che respirano un giovane cielo rattoppato
    E un risveglio salato di mare
    Sui pontili deserti che scavalcano le onde
    Come qualcosa di rauco
    Che ti chiedi cos'è mentre ti è già passato
    Buona notte ad ogni nota d'argento
    Buona notte a un sollievo di vento
    Buona notte a questo silenzio d'oro
    Buona notte, buona notte tesoro
    Qui in questa via di nessuno
    Mi sto frugando parole
    Per far sognar qualcuno
    Quando verrà
    Dal cielo dove si trova
    Una speranza di luce
    Una canzone nuova
    Qui in questa notte di note
    A guardarmi la vita
    Dentro le mani vuote
    Ma che cos'è mai
    Che mi fa credere ancora
    Mi riga gli occhi d'amore
    E mi addormenterà dalla parte del cuore
    amate i vostri nemici

  2. #3002
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    AFFERMATIVO

    Mi ricordo il rumore del vento
    Che muoveva la plastica del mio giubbotto
    E lo sporco di olio e di merda nel pavimento là sotto
    Mi ricordo, pensavo "Finisce, tra poco è finita
    Poi sarà solo un racconto
    Una storia da dire di sera"
    Mi ricordo lo stomaco a pezzi e i capelli salati
    Le grida feroci, le spinte
    Gli sguardi terrorizzati
    Mi ricordo la lingua incendiata
    Il cartoccio dei soldi bagnati
    Mi ricordo il deserto di notte
    L'assurdo spettacolo di un cielo muto
    E qualcuno che è stato fratello strappato alla vita
    E neanche un saluto
    Mi ricordo di quando il futuro è passato
    Non si può vivere in un mondo senza cielo
    Non si può vivere in un mondo chiuso
    Non si può vivere in un mondo senza cielo
    Non si può vivere in un mondo chiuso
    Le vetrine di Zara e Foot Locker
    Ancora più lucide e piene di roba
    E kebab e gli hotel extralusso e McDonald
    E gli anfibi puliti e i soldati col mitra
    E fari di notte e il mare in salita
    Il mare in salita, il mare in salita
    E le chiazze di vomito multicolore
    La faccia di chi ti sta contro
    E le macchine in fila che pompano trap
    Lo sento il sospetto
    Che come un specchio rifletto
    La notte mi accendo
    Mi rigiro sul letto
    Le tag che circondano i bancomat
    Con quella voce elettronica per le istruzioni
    Che non dice mai niente dei miei genitori
    Mi ricordo il riflesso del Sahara
    Dentro un paraurti cromato
    Poi al largo le sirene impazzite
    E un lenzuolo dorato che sembrava un DJ da lontano
    Se non fosse stato per quell'espressione
    Da campioni sconfitti in finale
    A un torneo di pazzia generale
    Immerso nella nuvola
    Di vita e di morte delle persone
    Dentro la propria sorte
    Affermativo e unico anche se nel marasma
    Esisto, sono qui, non sono un fantasma
    Non si può vivere in un mondo senza cielo
    Non si può vivere in un mondo chiuso
    Non si può vivere in un mondo senza cielo
    Non si può vivere in un mondo chiuso
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Voglio le strade illuminate per me
    Tutte le strade illuminate per me
    Che ho vissuto due vite
    Domani farò diciotto anni
    Tutte le strade illuminate per me
    Voglio le strade illuminate per me
    Tutte le strade illuminate per me
    Che ho vissuto due vite
    Domani farò diciotto anni
    Voglio le strade illuminate per me
    Non si può vivere in un mondo senza cielo
    Non si può vivere in un mondo chiuso
    Non si può vivere in un mondo senza cielo
    Non si può vivere in un mondo chiuso
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Qui ce n'è uno, vivo
    Affermativo affermativo
    Affermativo e unico
    Anche se nel marasma
    Esisto, sono qui, non sono un fantasma

    JOVANOTTI
    amate i vostri nemici

  3. #3003
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Se stiamo insieme
    Riccardo Cocciante



    Ma quante storie ho già vissuto nella vita
    E quante programmate chi lo sà
    Sognando ad occhi aperti
    Storie di fiumi di grandi praterie senza confini
    Storie di deserti
    E quante volte ho visto dalla prua di una barca
    Tra spruzzi e vento, l'immensità del mare
    Spandersi dentro e come una carezza calda
    Illuminarmi il cuore
    E poi la neve bianca gli alberi gli abeti
    L'abbraccio del silenzio
    Calmarmi tutti i sensi
    Sentirsi solo e vivo tra le montagne grandi
    E I grandi spazi immensi
    E poi tornare qui, riprendere la vita
    Dei giorni uguali ai giorni
    Discutere con te
    Tagliarmi con il ghiaccio dei quotidiani inverni
    No non lo posso accettare
    Non e' la vita che avrei voluto mai desiderato vivere
    Non e' quel sogno che sognavamo insieme fa piangere
    Eppure io non credo questa sia l'unica via per noi
    Se stiamo insieme ci sarà un perché
    E vorrei riscoprirlo stasera
    Se stiamo insieme qualche cosa c'e'
    Che ci unisce ancora stasera
    Mi manchi sai, mi manchi sai...
    E poi tornare qui riprendere la vita
    Che sembra senza vita
    Discutere con te e consumar così
    I pochi istanti eterni
    No non lo posso accettare
    Che vita e' restare qui a logorarmi in discussioni sterili
    Giocar con te a farsi del male il giorno
    Di notte poi rinchiudersi
    Eppure io non credo questa sia l'unica via per noi
    Se stiamo insieme ci sarà un perchè
    E vorrei riscoprirlo stasera
    Se stiamo insieme qualche cosa c'e'
    Che ci unisce ancora stasera
    Mi manchi sai, Mi manchi sai....
    amate i vostri nemici

  4. #3004
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Da qualche giorno ho in testa questa

    In giardino il ciliegio è fiorito
    Agli scoppi del nuovo sole
    Il quartiere si è presto riempito
    Di neve, di pioppi e di parole
    All'una in punto si sente il suono
    Acciottolante che fanno i piatti
    Le TV sono un rombo di tuono
    Per l'indifferenza scostante dei gatti
    Come vedi tutto è normale
    In quest'inutile sarabanda
    Ma nell'intreccio di vita uguale
    Soffia il libeccio di una domanda
    Punge il rovaio d'un dubbio eterno
    Un formicaio di cose andate
    Di chi aspetta sempre l'inverno
    Per desiderare una nuova estate
    Son tornate a sbocciare le strade
    Ideali ricami del mondo
    Ci girano tronfie la figlia e la madre
    Nel viso uguali e nel culo tondo
    In testa identiche, senza storia
    Sfidando tutto senza confini
    Frantumano un attimo quella boria
    Grida di rondini e ragazzini
    Come vedi tutto è consueto
    In quest'ingorgo di vite morte
    Ma mi rattristo, io sono lieto
    Di questa pista di voglia e sorte
    Di questa rete troppo smagliata
    Di queste mete lì da sognare
    Di questa sete mai appagata
    Di chi starnazza e non vuol volare
    Appassiscono piano le rose
    Spuntano a grappi i frutti del melo
    Le nuvole in alto van silenziose
    Negli strappi cobalto del cielo
    Io sdraiato sull'erba verde
    Fantastico piano sul mio passato
    Ma l'età all'improvviso disperde
    Quel che credevo e non sono stato
    Come senti tutto va liscio
    In questo mondo senza patemi
    In questa vita presa di striscio
    Di svolgimento corretto ai temi
    Dei miei entusiasmi durati poco
    Dei tanti chiasmi filosofanti
    Di storie tragiche nate per gioco
    Troppo vicine o troppo distanti
    Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
    Chi mi dà indietro quelle stagioni
    Di vetro e sabbia, chi mi riprende
    La rabbia e il gesto, donne e canzoni
    Gli amici persi, i libri mangiati
    La gioia piana degli appetiti
    L'arsura sana degli assetati
    La fede cieca in poveri miti
    Come vedi tutto è usuale
    Solo che il tempo stringe la borsa
    E c'è il sospetto che sia triviale
    L'affanno e l'ansimo dopo una corsa
    L'ansia volgare del giorno dopo
    La fine triste della partita
    Il lento scorrere senza uno scopo
    Di questa cosa che chiami vita


    [Francesco Guccini - Lettera]
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  5. #3005
    Canzone delle osterie di fuori porta (F. Guccini)

    Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
    Ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
    Qualcuno è andato per età, qualcuno perché già dottore
    E insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po' peggiore

    Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto
    Delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto
    Non so se scusano il passato per giovinezza o per errore
    Non so se ancora desto in loro, se m'incontrano per forza, la curiosità o il timore

    Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino
    Le carte, poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino
    Ma non ho scuse da portare, non dico più d'esser poeta
    Non ho utopie da realizzare: stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta

    Si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina
    Ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima
    Ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio
    Il giorno è sempre un po' più oscuro, sarà forse perché è storia, sarà forse perché invecchio

    Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte
    Son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte
    Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più
    Ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu

    Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi
    Non più amici, ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi
    E forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura
    Non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura

    Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita
    È una cosa piccola di ieri che domani è già finita
    Son sempre qui a vivermi addosso, ho dai miei giorni quanto basta
    Ho dalla gloria quel che posso, cioè qualcosa che andrà presto, quasi come i soldi in tasca

    Non lo crederesti, ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura
    Non perché metterò la testa a posto, ma per noia o per paura
    Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto
    Le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto

    Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
    Ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
    Qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione
    Chi perché stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore

  6. #3006
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Canzone quasi d'amore (Francesco Guccini)

    Non starò più a cercare parole che non trovo
    Per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
    Per raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro
    E partorire il topo vivendo sui ricordi
    Giocando coi miei giorni, col tempo
    O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
    O che per le mie navi son quasi chiusi i porti
    Io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi
    Non voglio menar vanto di me o della mia vita
    costretta come dita dei piedi
    Queste cose le sai, per te siam tutti uguali
    E moriamo ogni giorno dei medesimi mali
    Perché siam tutti soli ed è nostro destino
    Tentare goffi voli d'azione o di parola
    Volando come vola il tacchino
    Non posso farci niente e tu puoi fare meno
    Sono vecchio d'orgoglio, mi commuove il tuo seno
    E di questa parola io quasi mi vergogno
    Ah, c'è una vita sola
    Non ne sprechiamo niente in tributi alla gente o al sogno
    Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
    E quasi non ti accorgi dell'energia dispersa
    A ricercare i visi che ti han dimenticato
    Vestendo abiti lisi
    Buoni ad ogni evenienza
    Inseguendo la scienza o il peccato
    Tutto questo lo sai e sai dove comincia
    La grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
    Perché siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni
    E abbiam gli stessi mali
    Siamo vigliacchi e fieri saggi, falsi, sinceri, coglioni
    Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
    Ti dono, se vorrai, questa noia già usata
    Tienila in mia memoria, ma non è un capitale
    Ti accorgerai da sola
    Nemmeno dopo tanto
    Che la noia di un altro non vale
    D'altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
    E pago la mia casa, pago le mie illusioni
    Fingo d'aver capito che vivere è incontrarsi
    Aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare
    Bere, leggere, amare, grattarsi
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  7. #3007
    Opinionista L'avatar di follemente
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    La trovo bella, ma molto triste, Pazza.

  8. #3008
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Auschwitz
    Francesco Guccini

    Son morto con altri cento,
    Son morto che ero bambino,
    Passato per il camino
    E adesso sono nel vento
    E adesso sono nel vento
    Ad Auschwitz c'era la neve,
    Il fumo saliva lento
    Nel freddo giorno d'inverno
    E adesso sono nel vento,
    E adesso sono nel vento
    Ad Auschwitz tante persone,
    Ma un solo grande silenzio:
    è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
    A sorridere qui nel vento...
    Io chiedo come può l'uomo
    Uccidere un suo fratello
    Eppure siamo a milioni
    In polvere qui nel vento,
    In polvere qui nel vento
    Ancora tuona il cannone
    Ancora non è contenta
    Di sangue la bestia umana
    E ancora ci porta il vento
    E ancora ci porta il vento
    Io chiedo quando sarà
    Che l'uomo potrà imparare
    A vivere senza ammazzare
    E il vento si poserà
    E il vento si poserà
    Io chiedo quando sarà
    Che l'uomo potrà imparare
    A vivere senza ammazzare
    E il vento si poserà
    E il vento si poserà
    E il vento si poserà...
    amate i vostri nemici

  9. #3009
    adesso ci vorrebbe:
    e correndo mi incontrò lungo le scale ...
    ma forse è meglio provare con qualcosa di più allegro.

  10. #3010
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    ...o di più profondo:

    Esseri umani
    Marco Mengoni

    Oggi la gente ti giudica
    Per quale immagine hai
    Vede soltanto le maschere
    E non sa nemmeno chi sei
    Devi mostrarti invincibile
    Collezionare trofei
    Ma quando piangi in silenzio
    Scopri davvero chi sei
    Credo negli esseri umani
    Credo negli esseri umani
    Credo negli esseri umani
    Che hanno coraggio
    Coraggio di essere umani
    Credo negli esseri umani
    Credo negli esseri umani
    Credo negli esseri umani
    Che hanno coraggio
    Coraggio di essere umani
    Prendi la mano e rialzati
    Tu puoi fidarti di me
    Io sono uno qualunque
    Uno dei tanti, uguale a te
    Ma che splendore che sei
    Nella tua fragilità
    E ti ricordo che non siamo soli
    A combattere questa realtà
    Credo negli esseri umani
    Credo negli esseri umani
    Credo negli esseri umani che hanno coraggio
    Coraggio di essere umani
    L'amore, amore, amore
    Ha vinto, vince, vincerà
    L'amore, amore, amore
    Ha vinto, vince, vincerà
    amate i vostri nemici

  11. #3011
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Questa mi sembra tutt'altro che profonda, Cono: pensieri triti e ritriti.

  12. #3012
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Io la trovo bellissima. E attualissima. Verissima.

    Anche questa non è male:

    LA COSA PIU' BELLA DEL MONDO


    Io dalla vita ho imparato a rinascere
    dalle occasioni ho imparato a non perderle
    dalla gioia il senso delle lacrime
    io dal dolore ho imparato a non fingere
    dai miei figli ho imparato a crescere
    dall amore come sopravvivere
    davanti a me ho visto un cielo coperto di nuvole
    e dopo il sole splendere

    e poi ho visto te
    che sei la cosa più bella del mondo
    il tuo sorriso è un paesaggio stupendo
    dove mi piace perdermi
    perdermi con te
    che sei la cosa più grande del mondo
    per me che forse non merito tanto

    per ogni volta che un ostacolo ti metterà alla prova
    o sentirai un brivido un' emozione nuova
    tu non avere mai paura non sentirti mai persa
    è solo vita amore che ogni giorno ci attraversa
    e nei capitoli che ancora non abbiamo ancora scritto
    tra quelle pagine che ancora non abbiamo letto
    se tu mi cercherai anche solo un momento
    mi troverai sempre al tuo fianco te lo prometto

    SIMONE CRISTICCHI
    amate i vostri nemici

  13. #3013
    man in black - johnny cash

    Well, you wonder why I always dress in black,
    Why you never see bright colors on my back,
    And why does my appearance seem to have a somber tone.
    Well, there's a reason for the things that I have on.

    I wear the black for the poor and the beaten down,
    Livin' in the hopeless, hungry side of town,
    I wear it for the prisoner who has long paid for his crime,
    But is there because he's a victim of the times.

    I wear the black for those who never read,
    Or listened to the words that Jesus said,
    About the road to happiness through love and charity,
    Why, you'd think He's talking straight to you and me.

    Well, we're doin' mighty fine, I do suppose,
    In our streak of lightnin' cars and fancy clothes,
    But just so we're reminded of the ones who are held back,
    Up front there ought 'a be a Man In Black.

    I wear it for the sick and lonely old,
    For the reckless ones whose bad trip left them cold,
    I wear the black in mournin' for the lives that could have been,
    Each week we lose a hundred fine young men.

    And, I wear it for the thousands who have died,
    Believen' that the Lord was on their side,
    I wear it for another hundred thousand who have died,
    Believen' that we all were on their side.

    Well, there's things that never will be right I know,
    And things need changin' everywhere you go,
    But 'til we start to make a move to make a few things right,
    You'll never see me wear a suit of white.

    Ah, I'd love to wear a rainbow every day,
    And tell the world that everything's OK,
    But I'll try to carry off a little darkness on my back,
    'Till things are brighter, I'm the Man In Black.

  14. #3014
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Franco Battiato - Inneres Auge

    Come un branco di lupi
    Che scende dagli altipiani ululando
    O uno sciame di api
    Accanite divoratrici di petali odoranti
    Precipitano roteando come massi da
    Altissimi monti in rovina.
    Uno dice che male c'è
    A organizzare feste private
    Con delle belle ragazze
    Per allietare primari e servitori dello stato?
    Non ci siamo capiti
    E perché mai dovremmo pagare
    Anche gli extra a dei rincoglioniti?
    Che cosa possono le leggi
    Dove regna soltanto il denaro?
    La giustizia non è altro che una pubblica merce
    Di cosa vivrebbero
    Ciarlatani e truffatori
    Se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.
    La linea orizzontale
    Ci spinge verso la materia,
    Quella verticale verso lo spirito
    Inneres auge, das innere auge
    Con le palpebre chiuse
    S'intravede un chiarore
    Che con il tempo e ci vuole pazienza,
    Si apre allo sguardo interiore
    Inneres auge, das innere auge
    La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
    Quella verticale verso lo spirito.
    La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
    Quella verticale verso lo spirito.

    Ma quando ritorno in me,
    Sulla mia via, a leggere e studiare,
    Ascoltando i grandi del passato
    Mi basta una sonata di Corelli,
    Perché mi meravigli del creato!
    amate i vostri nemici

  15. #3015
    Opinionista
    Data Registrazione
    18/06/21
    Messaggi
    9
    L’Atlantico è nato oggi e vi racconterò come è successo.
    Le nuvole in cielo si sono aperte e l’hanno fatto cadere.

    Ero sulla superficie di una sfera perforata
    quando, improvvisamente, l’acqua riempì ogni buco.
    E migliaia e migliaia di persone crearono un oceano
    formando isole dove nessun isola dovrebbe stare, oh no.

    Quelle persone erano felicissime, partirono sulle loro navi.
    Lo immaginavo meno come un lago e più come un fossato.
    Il ritmo dei miei passi per terre allagate verso la tua porta
    non farà mai più rumore.
    Sei troppo, troppo lontana perché io riesca a remare fino a te.
    Sembra più lontano che mai, oh no.

    Ho bisogno di averti molto più vicina.

    Forza, forza.

    Transatlanticism - Death Cab For Cutie

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