Savona, l’anestesista è una donna: il paziente rifiuta l’intervento

L’episodio al San Paolo: l’uomo doveva essere operato per un’ernia. Il primario Brunello Brunetto: «Un fatto molto grave. Chi lavora nel mio staff è adeguato al ruolo»


Era tutto pronto. La sala operatoria allestita, il chirurgo e il suo staff in procinto di iniziare l’intervento, camici, mascherine, guanti a portata di mano. Mancava solo lui il paziente. Lui era nella stanza, insieme con la moglie. È lì è rimasto. All’ultimo secondo infatti ha cambiato idea. Il motivo? Non voleva un anestesista donna, fra lo sconcerto, lo sbalordimento dei sanitari che invano hanno tentato di fargli cambiare idea. «No non mi faccio operare. Con una anestesista no» ha continuato a ripetere, spalleggiato dalla moglie che la pensava come lui. L’episodio è avvenuto qualche giorno fa all’ospedale San Paolo, protagonista un paziente settantenne che doveva essere operato per un’ernia inguinale.

Era dunque tutto pronto quando ecco il colpo di scena. Ecco il settantenne chiedere al chirurgo che era andato nella sua stanza a salutarlo, a dirgli ci siamo, è arrivato il momento, a incoraggiarlo, eccolo dunque chiedergli: «Scusi ma chi è l’anestesista?». Il medico non si è sorpreso più di tanto della domanda. Semmai è stata la reazione del paziente a lasciarlo di stucco. Quel no perentorio, quando ha saputo che nello staff l’anestesista era una dottoressa. «Non mi opero firmo e torno a casa» è stata la sua risposta. «Ma perché?» Gli hanno chiesto prima il chirurgo e poi l’anestesista che hanno cercato di fargli cambiare idea. «Nulla di personale ci mancherebbe - hanno spiegato moglie e marito all’unisono -. Ma in giro dicono che le anestesiste del San Paolo non sono brave»». Punto. «E in base a quale criterio non lo sarebbero? - hanno provato i sanitari a fare ragionare i due coniugi - Solo in base a voci senza alcun fondamento?».

La vicenda è stata poi segnalata al primario di Anestesia e Rianimazione e coordinatore gestionale dei blocchi operatori degli ospedali di Savona e Cairo Brunello Brunetto che non ha nascosto la contrarietà, il disappunto per quanto accaduto: «Per quel che mi riguarda - questo il suo commento - si è trattato di un fatto molto grave. Ci tengo ad affermare che chiunque lavora nel mio gruppo, anestesisti, rianimatori, gode della mia fiducia, senza distinzione di sesso, ed è adeguato al ruolo che è chiamato a svolgere».

http://www.lastampa.it/2017/07/19/ed...UM/pagina.html