Spesso, parlando dei nostri rapporti di amore con la compagna o il compagno, si parla di gelosia come un sentimento che, in giuste dosi, prova il proprio amore.
Non credo sia proprio così.
Di gelosia ci si può anche ammalare, tanto da diventare paranoici, tanto da diventare ossessivi nel confronto di chi riteniamo a noi più caro.
Direi che è il bisogno di possesso che scatena la gelosia, non il contrario.

In sostanza la gelosia è la paura di perdere l'oggetto del proprio possesso.
Questo non è affatto un portato dell'amore, ma un suo limite.

Non vorrei sembrare troppo duro, ma ritengo che la volontà di possesso o controllo, siano solo la parte (e anche un bisogno) di gratificare un io la cui sensibilità non esce da un chiuso egocentrismo.
Consideriamo che la reale ampiezza delle dinamiche dell'io, sono nella sua realizzazione.
Col tempo e con le esperienze, arriveremo a renderci conto che la realizzazione non sta nell'oggetto del desiderare; piuttosto sarà quella di una consapevolezza tale da spostare il desiderio sul bene altrui.
Così l'egocentrismo si attenua e il desiderio diventa armonia con chi ci è vicino e con quella realtà che possiamo cogliere nel contrasto fra ciò che siamo e ciò che appare.
Allora la gelosia non avrà più senso e in questo modo potremo amare davvero.