Per capire in qual modo Gesù incontra effettivamente le donne, lo si può dedurre soprattutto dal fatto che egli le accoglie nel gruppo dei suoi discepoli, dove per gruppo dei discepoli non si deve pensare come comunemente si fa ai dodici. Ebbene, le donne appartenevano non soltanto al gruppo dei discepoli più lontani, ma anche al gruppo di quelli che seguivano Gesù costantemente.
Questo fatto sfugge abbastanza spesso agli studiosi moderni. Comunque, uno studioso ebreo riconosce una cosa: la donna che serve da vicino lo scriba, esiste solo occasionalmente, e "la discepola che sta con l'orecchio teso ad ascoltare le parole del maestro, è un fatto insolito (Schalom Ben-Chorin) Nessun Rabbi, che tenesse al suo nome, si sarebbe mai circondato da una schiera di discepole.
Anche su questo punto, noi troviamo che in Gesù regna un altro ordine di valori. L'evangelista Luca, il medico che ha avuto particolare attenzione per le "fonti" come egli stesso asserisce all'inizio del suo vangelo osserva: " Però lo seguivano le donne che erano venute con lui dalla Galilea (Lc. 23,55). Qui evidentemente non si tratta di una massa di curiose, ma di donne che da diverso tempo andavano in giro con Gesù e che quindi appartenevano al gruppo fisso dei discepoli. Di nuovo, poi, sotto la croce troviamo "le donne che lo avevano seguito dalla Galilea" ( Mc 15,40s). E c'erano anche donne", "che lo avevano seguito" (Lc 23,49) o lo avevano servito, come si dice altrove. Così il gruppo dei discepoli di Gesù era un gruppo misto: "C'erano i dodici e alcune donne" (Lc 8,1ss). Annotazioni di questo genere si trovano su tutti i Vangeli
Sei di queste discepole le conosciamo per nome. La prima, per cominciare dalla più distinta, è Giovanna, moglie di un certo Cuza che è l'intendente di Erode Antipa. Poi c'è Susanna, il cui nome in ebraico vuol dire giglio, da cui si arguisce che era giudea, di lei veniamo a sapere che Gesù l'ha guarita ma non sappiamo nient'altro di più preciso. C'è Maria, moglie di Cleofa, che è uno dei due uomini dei quali si parla nel passo relativo all'episodio di Emmaus. E' significativo il fatto che in bocca a Cleofa si mettono le seguenti parole: "A dire il vero certe nostre donne ci hanno profondamente turbati" (Lc 24,22). Si allude ai racconti fatti dalle donne agli uomini sulle strane cose viste, quando sono andate a vedere la tomba di Gesù.Tutto ciò ci assicura che Cleofa, così come pure sua moglie, facevano insieme parte "dei nostri", C'è ancora da ricordare Maria, la madre di Giacomo e di Giuseppe; ed ancora Salome, la madre dei due discepoli pescatori di professione, Giacomo e Giovanni. Infine la sesta è Maria Maddalena, dalla quale si dice che Gesù scaccio da lei "sette demoni",e che in genere viene confusa con la "grande peccatrice" della quale si narra la sua unzione di Gesù nella casa del fariseo.
Abbiamo dunque il nomi di sei discepole, le quali fanno parte del gruppo itinerante, come si può dedurre dai passi evangelici.
Del resto leggiamo di molte altre, che sostenevano Gesù ed i discepoli "con quello che possedevano" (Lc 8,3). C'è pertanto un'ulteriore serie di donne, di cui non si sa il nome,le quali stavano nella cerchia di Gesù, anche se non lo seguivano di continuo. Questa espressione, poi, cioè "molte altre", ricorre spesso.
Di conseguenza, dobbiamo rivedere radicalmente il nostro modo di immaginarci il gruppo di discepoli di Gesù. I "dodici", come si dice correntemente, sono una stilizzazione, una redazione che segue uno schema storico-religioso. la maggior parte dei profeti o fondatori di religioni, come per esempio Buddha, hanno dodici discepoli più intimi. La cosa interessante è che si tratta di una redazione androcentrica. Infatti si parla di soli uomini: la tendenza è quella solita che regna nel collettivo, ed è quella antifemminile. In verità, non è che qualcuno si sia assunto il compito particolare di redarre la tradizione di Gesù in modo antifemminile, certamente no: questo non era affatto necessario, dal momento che la tendenziosità antifemminile o animosa si infiltrava da sé. Ma tutto ciò non si limita, in quanto appoggiato dall'intero grande collettivo, alla sola tradizione dei dodici. piuttosto, si estende e tutto quanto si racconta nel Nuovo Testamento, in che modo, è da vedere caso per caso.
Questa tendenza animosa nel deposito delle fonti, la sua incidenza nella strutturazione delle forme della tradizione, è ancora molto lontana dall'essere stata presa sufficientemente in considerazione nel suo significato dalla ricerca.