Originariamente Scritto da
axeUgene
Non uccidere... eppure tutte le società lo fanno o lo hanno fatto legalmente; la pena di morte è stata abolita proprio dalle società a-confessionali, mentre la quasi totalità ha sempre applicato il biblico occhio per occhio, interpretando il comandamento come "non assassinare", illegalmente;
anche il confine tra cupidigia e onesta mercede è una nozione contendibile, così come quello della proprietà e del furto: cosa dovrebbe fare il povero che non può nutrire i propri figli di fronte al ricco che non sia nemmeno caritatevole ?
e poi tutta la disciplina sulla sessualità e la famiglia; è lecito il divorzio ? e la contraccezione ? il sesso prematrimoniale ? quello omosessuale ?
o la disponibilità della propria vita: è lecito per il malato terminale decidere autonomamente di porre fine alla propria sofferenza ?
su queste circostanze concrete ci si divide anche tra correligionari, che condividono Dio, Cristo, trinità e resurrezione, comandamenti e Scritture, almeno in parte, ed è su questo che cadono le religioni;
perché il punto non è certo quello di affermare un dio, ma di affermarne la volontà e il precetto in un modo che risulti evidente e univoco dalle fonti, senza possibilità di interpretazione, che invece ci sono, e in misura radicale, spesso opposte;
nota che nessuno mette in discussione il codice della strada; puoi dire che un certo limite di velocità sia eccessivo; ma se lo superi e ti multano, non troverai avvocato che ti difende o consiglia il ricorso;
al contrario, la legge religiosa è contesa, e in proporzioni tali da imporre l conclusione che essa sia inadatta a precettare;
il risultato è che l'unico contesto in cui può davvero operare il dio del credente è quella della propria personale coscienza che elabora quei precetti; non molto diverso da ciò che fa un qualsiasi ateo, con la differenza che quest'ultimo semplicemente non chiama "Dio" la fonte di quell'imperativo;
ora, io non so quali siano le tue personali convinzioni in termini di quei precetti e comportamenti concreti; ma, posso quasi scommettere che nella stragrande maggioranza dei casi quelli che tu definisci "atei" in concreto hanno un orientamento molto simile a quello di chi non sia cattolico o islamico, e su una maggioranza di questioni concrete; e se tu esprimessi le tue personali posizioni, al di là delle questioni teologiche, affinità e distanze si vedrebbero chiaramente.