" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
E se pensi che le stelle sono tutte centrali nucleari potresti uscirne a tasche gonfie....anzi vuote
Non sono d'accordo. Il condizionamento della società in cui vivi può determinare una forte motivazione che ti spinge a seguire le regole per sfuggire al pubblico ludibrio. In questo senso si, non c'era scelta, ma neanche oggi perchè se scegli di camminare fuori dal seminato ne paghi le conseguenze (pensa ai gay fino a pochi anni fa), solo che oggi quel sentiero è più largo di come poteva essere qualche generazione fa.
Ripeto, nessun giudizio nè censura. Dire che prima c'era più responsabilità (e ripeto, imposta dal condizionamento culturale) non significa dire che prima era meglio, anche perchè ho specificato che c'era pure meno libertà. Potrei dire che all'epoca degli antichi romani c'era meno inquinamento e ciò non vorrebbe dire che si viveva meglio, ma resta il fatto che l'inquinamento di oggi non ci fa bene.
Poi cosa c'entrano i sessantenni che oggi saranno già nonni? Per me oggi significa oggi, considero al massimo i quarantenni che hanno ancora i figli piccoli e che stanno un po' abdicando al ruolo di genitore, sempre più incapaci di gestirli con autorevolezza, a volte quasi intimiditi... Pure chi non fa figli non c'entra, dato che è responsabile solo di se stesso. Lì casomai è la società ad essere responsabile di non riuscire a produrre le condizioni per invogliare le persone a fare figli.
Va beh ti sei fissato, se vuoi interpretare così, di più non posso se non spiegare come la penso. Sul fatto che il modello precedente non avesse pregi, boh, sembri avere molte certezze. C'eri?
e quindi ?
ma che paragone è ?Ripeto, nessun giudizio nè censura. Dire che prima c'era più responsabilità (e ripeto, imposta dal condizionamento culturale) non significa dire che prima era meglio, anche perchè ho specificato che c'era pure meno libertà. Potrei dire che all'epoca degli antichi romani c'era meno inquinamento e ciò non vorrebbe dire che si viveva meglio, ma resta il fatto che l'inquinamento di oggi non ci fa bene.
a parte che la definizione di responsabile implica un giudizio di pregio - pena al contrario, irresponsabile - non vedi che ti contraddici da sola ?
senza scomodare Kant, la responsabilità e la liberta sono direttamente correlate, e non possono esserlo inversamente; chi è meno libero è per forza meno responsabile, per definizione;
guarda, i 60enni, ma si potrebbe dire già di quelli nati nei primi 40, a seconda dei luoghi, insomma, le generazioni che erano giovani durante gli anni '60 in Occidente, hanno vissuto il tramonto dell'idea tradizionale di famiglia, quella che si faceva perché sì, come automatismo sociale;Poi cosa c'entrano i sessantenni che oggi saranno già nonni? Per me oggi significa oggi, considero al massimo i quarantenni che hanno ancora i figli piccoli e che stanno un po' abdicando al ruolo di genitore, sempre più incapaci di gestirli con autorevolezza, a volte quasi intimiditi...
il paragone tra i genitori di oggi e quelli delle generazioni precedenti non si può fare, non ha senso; quell'autorevolezza del modello tradizionale che citi era il frutto di un obbligo, di una società militarizzata e gerarchica, che non c'è più; è come se tu paragonassi il rendimento scolastico assoluto di un bambino che debba studiare 2 materie, con quello che ne deve studiare 12; è ovvio che il primo, a parità di ore di studio, avrà una media più alta; ma questo non ti autorizza dire che il secondo sia una sfaccendato, che non prende la scuola sul serio;
quando ero bambino, le vaccinazioni si facevano e basta; non ci si poneva il problema; oggi, anche il genitore più preparato in termini scientifici dispone di una quantità di pareri per cui c'è da ponderare anche quella decisione; e così via per tutto il resto dell'educazione, dalla scelta delle lingue, allo sport, al tempo libero, alla sessualità, magari con ragazzini che a 10, 11 anni sanno già tutto dal porno che circola in rete;
è ovvio che questi genitori siano più in difficoltà, ma certamente non meno responsabili;
non sto giudicando eventuali pregi, ma solo facendo notare che la tua formulazione è a tesi, contiene un giudizio di merito, discutibili, fatto passare come un fatto, cosa che evidentemente non è;Va beh ti sei fissato, se vuoi interpretare così, di più non posso se non spiegare come la penso. Sul fatto che il modello precedente non avesse pregi, boh, sembri avere molte certezze. C'eri?
poi, se vuoi affermare un pregio del modello tradizionale, se ne può discutere, partendo dai fatti però, non dai pregiudizi;
se c'ero ? direi di no, visto che sono nato negli anni 60; ho fatto in tempo a vivere qualche scampolo di società un po' più autoritaria e tradizionalista di quella di oggi, ma in realtà si trattava di emulazioni di poco conto; magari ho visto da ragazzino gente di campagna che viveva un po' in differita, di una 20ina d'anni, cioè che ancora negli anni 70 viveva come i ceti urbani nei 40 o 50, con quei valori ed opinioni; e anche con gli stessi vestiti e motociclette, bellissime
il rurale col Guzzi Falcone, o Galletto, una specie di scooter, con moglie seduta dietro tipo amazzone, i cappelli raccolti nel fazzoletto e con la cesta delle uova da portare in paese...
c'� del lardo in Garfagnana
Applausi a cosa?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Axe facciamo volontariato proprio in questo campo: Ti dico che c'è gente che torna dal viaggio di nozze e vuole separarsi. Credimi. Nemmeno contempla l'idea che ci si possa in qualche modo riconciliare: Avvocato subito e senza passare dal via! C'è una disabitudine alla lotta, alla battaglia quotidiana che molte volte implica l'Unione e al Perdono quotidiano, che lascia letteralmente allibiti...
A prevalere è sempre il concetto che, se esiste una Legge che te lo permette, perchè soffrire?
amate i vostri nemici
Ma perché parli di battaglia? Con chi o cosa?
Spiega.
Secondo me poi nella tua visione sei viziato dai casi che si presentano da voi e che chiaramente sono coloro che non risolvono i problemi fra sé o stanno bene e vedi tutti come edonistici, egoisti, poco inclini alla "lotta".
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Il sacrificio (dipersè) non piace naturalmente a nessuno. E' la motivazione...è ciò che poniamo a base del rapporto a fare la differenza, Laura. Oggi, nell'unione, prevale la singola soddisfazione personale. Se mi vai bene rimango con te. Se non mi vai più bene, ti lascio. E dice bene Magiostrina: Questo non soltanto nei sentimenti, ma anche sul lavoro, nello sport, a scuola. La cultura edonistica dello scarto s'è propagata come un cancro invisibile.
amate i vostri nemici
E mi sembra il minimo che se non mi va bene cerco di mollare e cambiare. A chi fatei piacere? A me che non voglio ed all'altro che si dovrebbe accontentare di essere sopportato?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Eh ma sei di coccio L'ho ben specificato che si trattava di una responsabilità obbligata.
Sull'autorevolezza, non credo che il vecchio modello la insegnasse automaticamente ai genitori, anzi direi che si trattava più di autoritarismo, infatti che i genitori di oggi non siano tanto capaci di autorevolezza, non implica che quelli di ieri lo fossero di più. Lo vedi che i paragoni e i giudizi di valore ce li metti tu in quello che scrivo.
Non so, io oggi vedo genitori molto lassisti, magari per oggettiva stanchezza, presi da mille questioni, con i figli che intorno non hanno una buona rete sociale come c'era in passato e quindi finiscono per crescere un po' isolati e nell'autoreferenzialità. Se c'era qualcosa di migliore nel vecchio modello, forse era il maggiore senso di comunità, sicuramente dovuto all'obbligo di tenere le famiglie unite, ma comunque positivo nel costituire una specie di rete di sicurezza per l'individuo.
Ah, auguri!
Ultima modifica di Magiostrina; 06-12-2017 alle 13:25
e perché, a chi dovrebbe star bene, a qualcun altro ?
la tua è solo banalissima paura della libertà altrui; una cosa molto comune, ma anche priva di qualsiasi virtù:
obbravo ! quindi, tu fai il portiere di notte; ma se ti offrono un lavoro di ragioniere pagato il doppio e a tempo indeterminato, tu ovviamente non lo accetti e non abbondoni il tuo datore di lavoro attualeE dice bene Magiostrina: Questo non soltanto nei sentimenti, ma anche sul lavoro, nello sport, a scuola. .
Cono, tu leggi troppi giornali di gossip; non rischi di doventa' cieco, ma di finire come le comari di paese di Bocca di RosaLa cultura edonistica dello scarto s'è propagata come un cancro invisibile
la gente normale non scarta nulla, ha solo rispetto di se stessa e non subisce più le prediche da talebano che vorresti propinare.
c'� del lardo in Garfagnana
Che poi, cono avrà interpretato bene il discorso di magiostrina?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
ci credo ! se li educhi ad aspettative sbagliate; quelli magari non avevano voglia di impegnarsi con quella persona, ma di divertirsi un po'; siccome la cosa non è prevista, si sono raccontati la frottola dell'amore e del matrimonio, e la frittata è fatta;
vuoi il matrimonio durevole ? benissimo; metti da parte la sciocchezza della castità; insegna ai giovani a divertirsi in modo rispettoso e sincero, senza mentire, e invece di sposare il primo o la prima che passa, quando sarà eventualmente il momento quelli saranno in grado di scegliere ed impegnarsi con una persona che la loro esperienza consente di individuare in modo ponderato;
appunto, perché soffrire, quando di sofferenza ce n'è già tanta ?Credimi. Nemmeno contempla l'idea che ci si possa in qualche modo riconciliare: Avvocato subito e senza passare dal via! C'è una disabitudine alla lotta, alla battaglia quotidiana che molte volte implica l'Unione e al Perdono quotidiano, che lascia letteralmente allibiti...
A prevalere è sempre il concetto che, se esiste una Legge che te lo permette, perchè soffrire?
a parte che separarsi è sempre una sofferenza, qui spesso non c'è nulla da perdonare; se l'amore finisce, non ci si può fare nulla; non amare più non è una colpa; a meno di chiedere alle persone di rinunciare per tutta la vita all'amore; ma per il bene di chi ? non certo mio o tuo, e nemmeno di eventuali figli, che imparano da subito quella mortificazione dell'esistenza;
visto che tu sei libero di fare quel che ti pare, non si capisce a che titolo tu ti debba pronunciare sulle scelte altrui, private, che in nulla interferiscono con la tua vita; ma vengo io a scassarti i maroni con gli alcolisti perché bevi il vov, a censurare le tue domeniche al Castellani perché ci sono gli ultrà teppisti, o a sindacare su come tu educhi i tuoi figli ?
il modo in cui gli altri stanno o non stanno in coppia è una cosa privata, che - entro i limiti della legge - non ti deve riguardare; esattamente come a me non devono interessare la tua vita privata, le tue legittime predilezioni e gli affarucci tuoi.
c'� del lardo in Garfagnana