se tu compri un farmaco ti chiedi chi l'ha inventato ? e se sali sul treno, hai bisogno di sapere chi è il macchinista, o chi controlla gli scambi ? tutte le procedure sono il sedimento di infiniti contributi;
che c'entrano queste tue osservazioni con la mia di partenza, di una cultura diffusa della famiglia, che è cambiata nei secoli e verosimilmente può cambiare ancora ?
c'� del lardo in Garfagnana
Anche se vado a piedi mi hai mandato fuori strada
anche vero,a parte il mio rosicamento,come uomo,
piu che altro mi spiace vedere delle donne usate come un kleenex perche son persone che ci mettono il feeling mentre il gigoló premedita..
la solita storia del mariuolo che fa il gioco delle tre carte in piazza; sai che ti frega ma ugualmente pensi di fregare lui..
alcune di loro peró accettano di essere messe in stand-by accettando la degradazione(non in senso dispreggiativo) al ruolo di amica
ma amica de ché !?
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
In pienezza! Se togli il Perdono, anche solo per un giorno, se fai a meno del Rispetto, della Stima, del mutuo sovvenirsi quotidiano, della Preghiera comune...l'Unione Sponsale vacilla. Non può reggersi.
"Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento".
(Matteo 7)
amate i vostri nemici
Ma che cosa c'è da perdonarsi tutti i giorni? Definisci che intendi.
Capisci che se davvero fosse così, significa c'è in maniera costante qualcosa che non va fra i due.
Ultima modifica di Vega; 02-01-2018 alle 11:17
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ciao, buon anno! L'esclusività è tutt'altra cosa del romanticismo, Axe. Non ci ha proprio a che fare, credimi. Qua stiamo dibattendo da settimane sulle difficoltà che hanno oggi le Coppie di affrontare con responsabilità e forza d'animo le lotte, gli ostacoli e le inevitabili prove della Vita. Di come si scelga spesso la via più breve del divorzio. Senza quasi provare a capire, comprendere ed esaminare i motivi che hanno portato alla crisi. Dice stupendamente bene ancora una volta Papa Francesco:
«Se il matrimonio non è “per sempre” è meglio non sposarsi»
«Chi ama veramente ha il desiderio e il coraggio di dire “per sempre” – “per sempre” – ma sa di avere bisogno della grazia di Cristo e dell’aiuto dei santi per poter vivere la vita matrimoniale per sempre. Non come alcuni dicono: “finché dura l’amore”. No: per sempre! Altrimenti è meglio che non ti sposi. O per sempre o niente». Papa Francesco ripete per tre volte, in piazza San Pietro, quel “per sempre” che è alla base del matrimonio cattolico. Lo fa durante l’udienza in cui parla dei Santi e dell'aiuto che possono darci nella vita di ogni giorno. Anche nel matrimonio. Non a caso, nota il Pontefice, l’intercessione dei santi, “la moltitudine di testimoni” di cui parla la Lettera agli Ebrei proclamata prima della catechesi, viene invocata per la prima volta nel momento del Battesimo, e poi nell’ordinazione sacerdotale o nel sacramento del Matrimonio per gli sposi.
«Ma qualcuno di voi», ha chiesto Francesco, «potrà domandarmi: “Padre, si può essere santi nella vita di tutti i giorni?” Sì, si può. “Ma questo significa che dobbiamo pregare tutta la giornata?” No, significa che tu devi fare il tuo dovere tutta la giornata: pregare, andare al lavoro, custodire i figli. Ma occorre fare tutto con il cuore aperto verso Dio, in modo che il lavoro, anche nella malattia e nella sofferenza, anche nelle difficoltà, sia aperto a Dio. E così si può diventare santi. Che il Signore ci dia la speranza di essere santi. Non pensiamo che è una cosa difficile, che è più facile essere delinquenti che santi! No. Si può essere santi perché ci aiuta il Signore; è Lui che ci aiuta». Il desiderio del Papa è che possiamo «diventare immagine di Cristo per questo mondo», persone «che vivono accettando anche una porzione di sofferenza, perché si fanno carico della fatica degli altri».
http://www.famigliacristiana.it/arti...-sposarsi.aspx
amate i vostri nemici
Strano che me lo chiedi: Anche se sei solo accompagnata e non sposata, dovresti aver capito che l'Altro, spesso, è molto diverso da noi. Che ha bisogno d'essere accolto ed amato per quello che è e non per quello che vorremmo che fosse.....
In questo senso, l'Altro, può realmente divenire "nostro nemico". Uno che ci limita. Che impedisce al nostro io devastante di dettare continuamente legge....Capisci cosa voglio dire? Nell'ottica del Cristianesimo, il "nemico" ti fà allora un servizio. Ti "costringe" a maturare, Laura. Ad evolverti spiritualmente. Proprio come PERSONA! Quant'è vero questo, amica mia. Non a caso ho da sempre messo questa frase del Cristo come firma.
amate i vostri nemici
Vedi cono, hai già detto tutto tu, dietro il paravento del parolone amore, messo in mezzo ormai come il prezzemolo, c'è solo lo sforzo. Amore, coraggio & c. e poi, qualcuno mi aiuti sennò son dolori (santi & C.)!!!
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ed io ti richiedo, cosa devono perdonarsi in concreto tutti i giorni due che stanno insieme?
Che intendi con io devastante che detta continuamente legge?
Quale nemico? Il.mio compagno?
Tua moglie sarebbe per te una nemica?
Fosse così cono, tu non stai aiutando certo a perorare la tua causa per unioni stabili ma a far fuggire la gente.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ma ormai molto meno di quanto credi. Pensa a qualche decennio fa come venivano viste le donne che non volevano fare figli, o le donne divorziate che venivano scambiate per donne di facili costumi. Oggi chi ci fa più caso?
Perchè la vita sessuale o sentimentale di una persona non è una busta paga. Mica fare sesso con più di un tot di partner è un diritto sancito e in determinate questioni uomini e donne hanno esigenze e attitudini leggermente diverse. Allora perchè non ti batti per il diritto delle donne di ingurgitare birra e noccioline con la panza di fuori sul divano guardando la partita? Alla maggior parte delle donne non gliene frega niente e però agli uomini tifosi le donne interessate al calcio sembrano più interessanti.
Ma sei tu che non mi capisci. La riprovazione sociale c'è per tante cose e dobbiamo farci i conti. Quello che è importante è che il diritto sia riconosciuto e garantito, in modo che ognuno possa realizzarsi come meglio crede e secondo le proprie capacità. Fare la escort non è da tutte, presuppone il possesso di determinati requisiti, inclusa una certa impermeabilità ai giudizi degli altri. Ma vale anche per altri mestieri e situazioni. Pensa alle donne in carriera che non vogliono figli, fino a poco tempo fa erano il male assoluto. Come ho già detto, certi pregiudizi e condizionamenti culturali hanno bisogno di tempo per sparire. Intanto però perché l'attenzione è tutta sulla sessualità delle donne? Di quella dei disabili, mai nessuno che se ne interessasse. Perché alla fine è sempre il mercato che muove interessi e decide dove attirare l'attenzione e non a caso si parla di mercificazione del corpo della donna. A me sembra che spesso questo discorso sulla libertà sessuale femminile sia una specie di cavallo di troia per ottenerne al contrario un maggiore sfruttamento.
Non puoi ignorare o fare finta di non capire che il condizionamento culturale è anche in senso contrario a quello che scandalizza te, cioè proprio quello che spinge le donne a desiderare una supposta libertà sessuale, magari unita alla mortificazione del corpo. Oggi le donne devono essere magre, belle, sexy e sempre pronte a suscitare desiderio, ma magari loro non ci penserebbero proprio se non ci fosse qualcuno a dire che dovrebbero essere o desiderare determinate cose.
Infine l'essere umano è ipocrita, da un lato spinge per la libertà sessuale, dall'altro mette alla berlina chi se la gode troppo, anche se sono uomini, ribadisco.
Ma guarda che riprendo quello che dici tu eh. Intendi quel che ti pare per arrampicarti sugli specchi, oltretutto stavamo parlando dei video porno. Dimmi tu se è normale sostenere che le donne dovrebbero fare porno come prescrizione medica contro il pregiudizio.
Già ti vedo con una ipotetica figlia: cara hai già girato il porno di oggi? I miei colleghi aspettano impazienti di vedere oggi chi ti scopi?
Tu sembri fuori di testa. Per me è amorale voler convincere le donne che dovrebbero comportarsi in un certo modo per il loro bene, possibilmente imitando gli uomini.
Va beh ma se sei di coccio, mo che vuoi da me? Dove sta scritto che le donne devono per forza scopare come e quanto gli uomini? PErchè sei fissato sul condizionamento inibente del giudizio sociale e non vedi che esiste anche il condizionamento che istiga ad un comportamento che altrimenti sarebbe un po' diverso? Tu immagino non vai dal parrucchiere, ma se provi a sfogliare una rivista femminile di livello popolare trovi un pacco di roba sul sesso estremo, che ormai è stato talmente sdoganato che basta andare su internet per trovare le foto della casalinga mentre fa bondage o sesso a tre, quattro e tombola o roba del genere. Per non parlare degli articoli che pubblicizzano lo scambismo. Poi stiamo qui a cercare di capire e spiegarci perchè le relazioni di coppia oggi sono così fallimentari. E' tutto un minestrone dove non si capisce più niente.
Certo che ci sono asimmetrie, ma da come la metti tu pare che le donne qua siano ancora nella condizione della sottomissione patriarcale. Che l'abbiamo fatto a fare il femminismo se ancora andiamo in giro a dire che non siamo libere?
ma che stai a dì? Come al solito fai un minestrone mettendomi in bocca cose che non ho detto e invocando la gaffe ideologica dall'alto della tua saccenza. Passi dai video porno alla mutilazione genitale come se parlassi dello stesso paese e dello stesso sviluppo storico culturale. Ma che c'entra? Forse non ti sei accorto che il patriarcato non c'è più in Italia, il femminismo ha vinto e non si torna più indietro, salvo scenari futuristici alla Soumission di Houellebecq.
Parli come un monaco medievale catapultato qui direttamente dal set del Nome della Rosa. Ma davvero devo spiegarti io che nessuna regola non equivale affatto a maggiore libertà, intesa nel senso nobile del termine?
Devi accettare che esistono persone che ci credono davvero all'amore e che quando finisce soffrono così tanto da non poter essere felici per la felicità dell'altro, non perché quella persona non si è adeguata ai loro desideri egoistici, ma perché la fine dell'amore fa proprio soffrire e il nostro istinto di preservazione ci impone di auto proteggerci in qualche modo. La prospettiva del soddisfacimento di un interesse oggi è molto più debole, in virtù del fatto che le donne lavorano e sono indipendenti e che la convivenza è socialmente sdoganata se non addirittura incoraggiata. Quelli che si sposano oggi lo fanno perché ci credono davvero. Non essere sempre così cinico!
Quelle che tu chiami aspettative irrealistiche, non sono altro che l'amore, quello che da giovani è proprio cieco.
Tu dici che c'è troppo romanticismo in giro e dovremmo insegnare a privilegiare la libertà sessuale, invece secondo me c'è già abbastanza disinibizione, soprattutto quando è scollegata dal sentimento. Gli adolescenti di oggi imparano dai media il concetto che è figo chi più fa sesso senza inibizioni o il culto della perfezione del corpo e dall'ambiente l'idea che l'amore è destinato a fallire. Quando te li ritrovi a farsi riprendere nei bagni delle discoteche, la loro scelta quanto è veramente libera e consapevole? E quando soffrono di anoressia o di depressione quanto sono liberi e consapevoli?
A distinguere amore e sesso siamo già capaci e lo stiamo insegnando pure troppo ai giovani. Non è questo che servirebbe, infatti il dibattito culturale sulla famiglia non punta su questo. Dove sono gli intellettuali che sostengono quello che dici tu? Invece al contrario, come ti facevo notare il dibattito mette in luce un individuo stanco, sotto pressione che finisce per gestire lo stress rifuggendo da esso. Alla luce di come vanno le cose oggi sarebbe più utile insegnare ai giovani come gestire la coppia, piuttosto che ribadire loro che è meglio soddisfare il proprio bisogno individuale o non avere troppe aspettative (alla faccia della disillusione). Non è tarpando le ali all'istinto dell'amore che si risolve la questione, anche perchè tu non consideri che se siamo finiti a privilegiare l'approccio romantico, evidentemente eravamo stufi dell'altro sistema, quello che ci costringeva a vivere imprigionati nel ruolo sociale comandato. Secondo me, abbiamo proprio bisogno di crederci di più all'amore, visto che siamo un po' delusi dai nostri fallimenti. Come rilevi tu, è da relativamente poco tempo che sperimentiamo questa forma di relazione libera e fondata sul sentimento, quindi secondo me avremmo bisogno di più esperienza e di aggiustare il tiro, piuttosto che dichiararci già falliti e disillusi!
E dai che polemizzi sulle virgole, in questo caso l'autrice (è una psicologa che riassume le teorie condivise sul rapporto fra individuo e società moderna di filosofi e sociologi e giornalisti e economisti, etc.), invece di entrare nel merito del contenuto. Butti fumo negli occhi per confondere o per svicolare, ma non mi incanti, come se non sapessi che per scrivere qualcosa su qualsiasi argomento devi prima un po' studiartelo. È l'approccio documentato eh.
Poi sono io la polemica? Non fare lo spocchioso e leggilo, oppure cercati altri link se il mio non ti piace, ma abbi un po' di apertura mentale verso l'argomento.
Non ho detto che non rispondi, ma che non vuoi capire e infatti non ti accorgi che ho già confutato, anzi fai finta.
Sui moralisti...Già già se lo dici tu... Solo che la mia visione non è analoga e se non te ne sei accorto dopo tutti questi post non è che sei di coccio, sei di ghisa.
P.S.
Ma tu all'ora di cena dell'ultimo dell'anno stavi qua a rispondermi? E meno male che sono un raro campione ideologico (Prrrrrr).
Va beh faccio uno sforzo e ti auguro buon anno, anche se sei irrimediabilmente e logogorroicamente insopportabile.