purtroppo, non è un'aberrazione, ma la conseguenza dell'indiscutibilità delle mitologie trasferite in politica;
l'idea che Gesù sia stato assassinato per motivi religiosi ha originato due millenni di antisemitismo cristiano, con le conseguenza che sappiamo; cosa difficile se si fosse considerato l'atto politico di un regime collaborazionista tenuto in piedi dai romani, come è molto più storicamente verosimili;
a sua volta, il sionismo ha fondato sull'idea che dire improbabile è un eufemismo, la pretesa di rivendicare per gente di estrazione diversa e lontanissima la discendenza dagli antichi ebrei, e occupare un territorio dove risiedevano quelli che con tutta probabilità scientifica e demografica sono i veri discendenti, poi convertiti all'Islam;
a loro volta, gli islamici si scannano sulla presunta discendenza di Maometto, divisi tra sunniti e sciiti;
per non parlare delle guerre di religione inter-cristiane, e della legittimazione che il "credere" ha offerto a qualsiasi tipo di crimine;
cioè, quelle che tu chiami aberrazioni, sono in realtà e storicamnente la norma, determinata dal ricorso alla verità di fede nella vita pubblica, verità che come tali tendono ad imporsi, e pertanto hanno determinato uno "stop!" da parte delle società laiche;
i religiosi combinano guai, perché la loro fede non conosce compromessi, se non temporanei ed opportunistici; il che non mi impedisce di perorare la causa della libertà confessionale, e persino di quella politica dei partiti religiosi;
ma non quella dell'intangibilità delle relative argomentazioni; cioè, se mi porti la tua fede a sostegno del tentativo di impedire la diffusione della pillola del giorno dopo, io posso solo confutartela, perché quella è l'unico argomento discutibile; altrimenti, avrei rinunciato alla mia facoltà e libertà di espressione, e questo non è pensabile.