Mi pare opportuno, viste le contestazioni di alcuni fatte a Dio, aumentare la conoscenza di lui. Dal testo zoroastriano Shikand Gumani Vazar:

Giacché il saggio, onnisciente e onnipotente Creatore è autosufficiente, la sua perfezione consiste nel suo non aver bisogno di alcun vantaggio o accrescimento che egli possa desiderare dal di fuori. Sicché dobbiamo concludere che la ragione e l’occasione delle sue azioni debbono essere tutte d’un tipo, [ovvero] rifiutare e respingere ogni danno che potrebbe derivargli da un avversario esterno, che potrebbe nuocergli; e questa è tutta la ragione e l’occasione per l’atto della creazione.
Anche questo [deve essere considerato]: il saggio Creatore desidera [soltanto] ciò che è buono; la sua volontà è interamente buona e la sua attività creativa è in accordo con la sua volontà; e la volontà di un Saggio, che vuole soltanto ciò che è buono, può raggiungere il suo pieno adempimento soltanto distruggendo e annientando il male; infatti, fin quando il male non è annientato, colui la cui volontà è buona non ha realizzato perfettamente ciò che egli vuole.
Ora, la bontà del saggio Creatore può essere dedotta dall’atto della creazione e dal fatto che egli si prende cura e protegge [le sue creature], che egli stabilisce e insegna una via e un metodo mediante cui il male può essere respinto e il peccato evitato, e che egli respinge e rifiuta l’Avversario che attacca il corpo... (8:49-58)

Ma il saggio [Creatore] disporrà saggiamente e agirà con discernimento nell’allontanare dalle sue creature [l’Avversario], le cui azioni sono approssimative e che non conosce l’esito finale. Egli, il [demone] le cui azioni sono approssimative, è rinchiuso e circoscritto entro una trappola e un laccio; giacché è evidente che una sostanza attiva e vivente non può essere respinta o distrutta in un vuoto infinito né v’è alcuna sicurezza contro la sua dannosità, salvo che egli sia circoscritto, sradicato e fatto prigioniero. Quando è circoscritto e fatto prigioniero, egli è suscettibile di sofferenza e grave castigo. Ma fin quando egli non è completamente conscio della sua sofferenza e pienamente consapevole che le sue azioni sono basate su una conoscenza errata, egli persiste nell’avere visioni assolutamente false di ciò che gli è accaduto. La sua esperienza della sofferenza [è dovuta al] perfetto potere del Creatore onnipotente.
Allorché egli ha raggiunto piena comprensione di ciò che soffre dalle mani dell’onnipotenza, il saggio Creatore gli toglie ogni possibilità di agire e lo precipita nel vuoto infinito. Allora la buona creazione non avrà più paura di lui, essa sarà immortale e libera dall’avversità. Perfetta è la sapienza e la discriminazione del Creatore onnisciente del bene e la sua preveggenza di ciò che deve esser fatto. (8:71-80)