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Discussione: Comunista?

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  1. #1
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ad aumentare è la forbice fra chi ha e chi non ha. Fra chi ha troppo e chi troppo poco....
    amate i vostri nemici

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ad aumentare è la forbice fra chi ha e chi non ha. Fra chi ha troppo e chi troppo poco....
    a che livello di rapporto ti riferisci? se stai pensando, come io credo, in ottica mondiale, beh...allora forse hai ragione. se però parli del nostro orticello allora stai proprio sbagliando. il nostro paese dopotutto un piatto di cibo al giorno lo garantisce a tutti. quando sento parlare delle pensioni minime, del possibile loro aumento mi viene da considerare che per un paese mitteleuropeo come l'italia o la germania il denaro è un sovrappiù. le aliquote di tassazione sono in definitiva adeguate al reddito pro-capite; il minimo al di sotto del quale non occorre pagarle è adeguato, insomma a mio avviso il sistema regge. dici di no?

  3. #3
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    a che livello di rapporto ti riferisci? se stai pensando, come io credo, in ottica mondiale, beh...allora forse hai ragione. se però parli del nostro orticello allora stai proprio sbagliando. il nostro paese dopotutto un piatto di cibo al giorno lo garantisce a tutti. quando sento parlare delle pensioni minime, del possibile loro aumento mi viene da considerare che per un paese mitteleuropeo come l'italia o la germania il denaro è un sovrappiù. le aliquote di tassazione sono in definitiva adeguate al reddito pro-capite; il minimo al di sotto del quale non occorre pagarle è adeguato, insomma a mio avviso il sistema regge. dici di no?
    Imploderà, amico Sandor. E' solo questione di tempo. Potranno essere promulgate leggi, alzati muri, dispiegati milioni di chilometri di filo spinato. Ma la massa enorme dei disperati, degli affamati, degli sfruttati, degli ultimi del mondo che anèlano mangiare e sopravvivere, non potrà essere fermata nell'esodo verso nord e verso occidente. Almeno, non con questo tipo di economia, dove il profitto rappresenta l'unico totem al quale prostrarsi.
    amate i vostri nemici

  4. #4
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    Amico conogelato il genere umano si è sempre prostrato davanti al profitto, i conflitti armati grandi e piccoli sono sempre avvenuti per gli interessi anche se ipocritamente spesso spacciati nel nome della libertà e della democrazia salvo che nella legittima autodifesa. L'importante è trascinare con un labile filo d'erba nel vortice dei conflitti interi popoli, naturalmente nel nome del diritto internazionale

  5. #5
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    L´acqua macina ancora ,si chiama gratitudine.

    se siamo qua da uomini liberi a esprimere le nostre opinioni ,pure contro iL SOLDATO STESSO
    É PERCHE EGLI HA COMBATTUTO PER LA MIA- TUA- NOSTRA LIBERTÁ!
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    L´acqua macina ancora ,si chiama gratitudine.

    se siamo qua da uomini liberi a esprimere le nostre opinioni ,pure contro iL SOLDATO STESSO
    É PERCHE EGLI HA COMBATTUTO PER LA MIA- TUA- NOSTRA LIBERTÁ!
    Gli eventi cambiano come cambiano i costumi dei popoli, come cambiano le economie, quello che rimane costante quando ci sono le opportunità che possa avvenire è che una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso. Mi sembra che siamo stati sufficientemente grati agli U.S.A. e non solo noi in Europa. Però torno a dire se non ci sono grossi interessi non si muove nessuno e l'eccidio del Ruanda che in un mese furono massacrate circa un milione di persone, però non si è mosso foglia, ho citato lo stato africano come esempio ma ce ne sono molte nazioni che hanno subito e lo stanno subendo tutt'ora vedi il caso dei kurdi. Come diceva Napoleone prima di intraprendere una campagna militare usava dire: sont l'argent qui justifie les gueraae

  7. #7
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    Credevo fosse proprio un principio cristiano quello secondo cui chi ha di più dovrebbe dare di più, visto che la classe media dà già il giusto, come hai detto tu stesso.
    Ma con aliquote progressive e in percentuale chi ha di piu' paga gia' di piu', salvo volere tutto ed espropriare la proprieta' su cui le tasse sono gia' state pagate.

  8. #8
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Ma con aliquote progressive e in percentuale chi ha di piu' paga gia' di piu', salvo volere tutto ed espropriare la proprieta' su cui le tasse sono gia' state pagate.
    Non ne capisco molto di aliquote, ma questo ha attirato la mia attenzione (dal link che ho postato prima):
    Sul limite oltre il quale l’aliquota sui più ricchi diventerebbe controproducente, Vitor Gaspar, direttore del Dipartimento delle Finanze Pubbliche dell’Fmi, dice che ancora non si è arrivati a una conclusione. Dagli Anni 70 a oggi, tuttavia, si può affermare che le tasse imposte alla fascia più benestante della popolazione sono scese uniformemente e pertanto l’FMI ritiene che ci sia margine per un aumento senza danneggiare la crescita.

    Evidentemente ci sono paesi dove i ricchissimi pagano di più in senso assoluto, ma non proporzionalmente alla maggiore ricchezza. In Italia non saprei, la sensazione è sempre che le tasse sulla classe media siano tante e sempre in aumento...Comunque non è la tassazione a dare fastidio ai cittadini, ma l'impressione che non sia equamente imposta e l'evasione non equamente perseguita.

  9. #9
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Non ne capisco molto di aliquote, ma questo ha attirato la mia attenzione (dal link che ho postato prima):
    Sul limite oltre il quale l’aliquota sui più ricchi diventerebbe controproducente, Vitor Gaspar, direttore del Dipartimento delle Finanze Pubbliche dell’Fmi, dice che ancora non si è arrivati a una conclusione. Dagli Anni 70 a oggi, tuttavia, si può affermare che le tasse imposte alla fascia più benestante della popolazione sono scese uniformemente e pertanto l’FMI ritiene che ci sia margine per un aumento senza danneggiare la crescita.

    Evidentemente ci sono paesi dove i ricchissimi pagano di più in senso assoluto, ma non proporzionalmente alla maggiore ricchezza. In Italia non saprei, la sensazione è sempre che le tasse sulla classe media siano tante e sempre in aumento...Comunque non è la tassazione a dare fastidio ai cittadini, ma l'impressione che non sia equamente imposta e l'evasione non equamente perseguita.
    si dice un po' male, perché l'economia italiana non è strutturata come quelle di riferimento della teoria economica, come implica la teoria delle aliquote, cioè la curva di Laffer, oppure teorie alternative keynesiane;

    certe tasse o balzelli sono in realtà una sorta di tangente in cambio di privilegi, di cui a volte il beneficiario è consapevole, altre no; siccome oltre la metà del PIL è mosso dalla spesa pubblica, il reddito di moltissimi dipende da quest'ultima, e lo stato nei decenni ha strutturato una specie di impropria politica dei redditi in questo modo;
    impropria perché non lo fa nel modo tradizionale delle società che hanno avuto lotta di classe, alternanza politica - cioè modulando il fisco - ma usando il gettito, e il debito, per conservare rendite di posizione a moltissimi, ma a prezzo dell'inefficienza del sistema;
    diciamo che è una sovrattassa per non scannarci tra italiani, o non avere secessioni; finché dura...
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #10
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    si dice un po' male, perché l'economia italiana non è strutturata come quelle di riferimento della teoria economica, come implica la teoria delle aliquote, cioè la curva di Laffer, oppure teorie alternative keynesiane;

    certe tasse o balzelli sono in realtà una sorta di tangente in cambio di privilegi, di cui a volte il beneficiario è consapevole, altre no; siccome oltre la metà del PIL è mosso dalla spesa pubblica, il reddito di moltissimi dipende da quest'ultima, e lo stato nei decenni ha strutturato una specie di impropria politica dei redditi in questo modo;
    impropria perché non lo fa nel modo tradizionale delle società che hanno avuto lotta di classe, alternanza politica - cioè modulando il fisco - ma usando il gettito, e il debito, per conservare rendite di posizione a moltissimi, ma a prezzo dell'inefficienza del sistema;
    diciamo che è una sovrattassa per non scannarci tra italiani, o non avere secessioni; finché dura...
    E siccome lo si capisce, pur non essendo esperti economisti, tutto ciò alimenta l'abitudine nazionale allo sgraffignaggio, perché se hai diritto a qualcosa te la devi prendere da solo e se vuoi qualcosa ti devi arrangiare come puoi, campa cavallo se aspetti il tuo turno zitto e buono. Poi siccome siamo un popolo di romantici, artisti e poeti, la chiamiamo l'arte di improvvisare

  11. #11
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    Sul reddito medio le tasse vanno ad intaccare il potere di acquisto del necessario, ai ricchi incide su un surplus e, di conseguenza, ne risentono ben poco.
    Resta che, se tassi troppo, uno non sta a fare i soldi per lo stato, quindi cambia posto, o evita di farli.
    I consumi, essendo prodotti essenzialmente dalla spesa per vivere mediamente e non dalla spesa voluttuaria dei ricchi, ovviamente risente marginalmente di minori acquisti dei ricchi, comunque rimpiazzati da quelli dei medio poveri a cui daresti quel gettito.
    Diverso e' per gli investimenti, finanziari e industriali, perche', se mi producono solo tasse, o delocalizzo, o evito.
    Cosa che non incidera' sui consumi attuali, ma incide sui posti di lavoro e sul loro finanziamento, visto pure che il finanziamento di stato sembra produrre soprattutto corruzione.

    Comunque non è la tassazione a dare fastidio ai cittadini, ma l'impressione che non sia equamente imposta e l'evasione non equamente perseguita.
    Il denaro crea pure forza di pressione politica, quindi un governo che voglia fare un'azione incisiva ci deve pensare al consenso che piglia e a quello che perde.
    Non e' una entita' astratta invulnerabile alle parti.

  12. #12
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    Da tenere presente pure che il grosso della popolazione e' fatto dai medi e i tantissimi che pagano tanto fanno cifre enormi rispetto a pochissimi anche che pagassero tantissimo.

    10 centesimi per cinquanta milioni fa ben di piu' che 1 euro per 1000.

  13. #13
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    Penso che, alla fine, uno stato, piu' che prelevare e distribuire soldi, dovrebbe prelevare e distribuire opportunita' di guadagno, nel senso di cancellare gli ordini professionali a che non siano riservati ad una elite es., piuttosto che contrastare i trust societari dando posto alle public company a proprieta' diffusa.
    Il tutto a che si incentivi il cipputi ad essere produttivo e non ad aspettare a bocca aperta il panìco prodotto da altri.

  14. #14
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Penso che, alla fine, uno stato, piu' che prelevare e distribuire soldi, dovrebbe prelevare e distribuire opportunita' di guadagno, nel senso di cancellare gli ordini professionali a che non siano riservati ad una elite es., piuttosto che contrastare i trust societari dando posto alle public company a proprieta' diffusa.
    Il tutto a che si incentivi il cipputi ad essere produttivo e non ad aspettare a bocca aperta il panìco prodotto da altri.
    in teoria, si credeva, fino al Novecento;

    in pratica, gli stati non hanno mai questo potere; esprimono la domanda della popolazione, anche se oggi c'è questa schizofrenia per cui quest'ultima non si rende conto e vede il bicchiere sempre vuoto;
    se nell'insieme la popolazione ha un profilo sociale di subordinazione, dipendenza, scarsa preparazione, prevale una domanda di sicurezza che si traduce in forme depravate e mafiose di "socialismo" improprio, coi soliti burocrati sovietici della rendita o trafficoni e traffichini, magari travestiti da ceti imprenditoriali, e i Cipputi a mendicare le briciole;
    per esempio, da un lato hai i licenziatari contro la Bolkenstein, dove trovi di tutto, dagli ambulanti, ai tassisti, ai gestori delle spiagge e stabilimenti; temono di perdere ciò su cui hanno investito, ma anche rendite di posizione; dall'altro hai i giovani che potrebbero contendere quelle posizioni, chiusi in un angolo, senza prospettive;
    come ti muovi, scontenti e metti sul lastrico qualcuno; perciò tassi all'inverosimile chi ha il privilegio, finché dura; e magari lo costringi a servirsi di corsi e servizi da cooperative di quei giovani marginali, nelle quali si consolida il consenso;
    tutto il processo è il risultato vettoriale della ricerca di spaccare il meno possibile, evitare tragedie, ma non lo stillicidio dei drammi locali, imprese che chiudono, settori in crisi; aspettando che la demografia riapra i giochi e consenta qualche riforma, contro il tempo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
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    credo di poter dire che l'italia "dei comuni" è molto simile a un "capitalismo di stato".

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