Da Gli inviti del Signore degli eserciti, Súriy-I-Ra’ís:

31 Sappi che l’anima, che è di tutti gli uomini, emerge dopo la commistione e la maturazione
delle cose, come osservi nel germe. Quando esso ha raggiunto lo stadio di sviluppo
predestinato, Dio manifesta l’anima che era latente in esso. In verità, il tuo Signore
fa quel che vuole e ordina quel che gli piace.
32 Quanto all’anima che si intende, in verità, essa è stata evocata dalla Parola di Dio
ed è tale che, se arde del fuoco dell’amore del suo Signore, né le acque
dell’opposizione né gli oceani del mondo possono spegnerne la fiamma.

33 Sappi, inoltre, che la vita dell’uomo procede dallo spirito e che lo spirito si volge
dovunque l’anima lo diriga.

34 Sappi anche che l’anima è dotata di due ali: se si libra nell’atmosfera dell’amore e
dell’appagamento, allora è correlata al Misericordiosissimo, e se vola nell’atmosfera
dell’io e del desiderio, allora appartiene al Maligno. Possa Dio ripararne e proteggerne
noi e proteggerne voi, o voi che comprendete! Se l’anima arde del fuoco dell’amor
di Dio, si chiama benevola e piacente a Dio, ma se è consumata dal fuoco della passione,
è conosciuta come anima concupiscente.
Ti abbiamo così spiegato questo tema perché tu ne abbia una chiara comprensione.
35 O Penna dell’Altissimo! Narra a colui che si è volto verso il Tuo Signore, il Gloriosissimo,
ciò che gli permetterà di fare a meno dei detti degli uomini. Dì: Spirito,
mente, anima e le facoltà della vista e dell’udito non sono che un’unica realtà, che ha
molteplici espressioni, a causa della diversità degli strumenti. Come vedi, le facoltà
umane di comprendere, muoversi, parlare, udire e vedere derivano tutte da questo segno
del Signore nell’uomo. Esso è unico nell’essenza, ma molteplice per la diversità
degli strumenti.