Come ricorda giustamente Flavia Perina nella sua pregevole rubrica, non credo ci sia bisogno di chiedere dimissioni a Tavecchio, come se la scelta fosse sua: nel '58, l'altra volta che uscimmo dai mondali e il capo Coni era Giulio Onesti, commissariò la Figc e mandò tutti a casa, allenatore compreso, più o meno in un amen.