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Risultati da 121 a 135 di 236

Discussione: Il nostro reportage

  1. #121
    Opinionista L'avatar di Monia
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    Citazione Originariamente Scritto da Kurono Toriga Visualizza Messaggio
    a tutto c'è rimedio...
    Grazie, è molto carino... anche se non è proprio la stessa cosa.


  2. #122
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Comunque gli uccelli appollaiati in stormo sugli alberi spogli un po' inquietanti lo sono...
    quanta metafora....
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  3. #123
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ma in che senso era 'normalissima'?

    ]
    Né grassa né magra, normale.

  4. #124
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Né grassa né magra, normale.
    Capisco cosa intendi, però obesità e anoressia sono considerate malattie e metterci in mezzo il concetto di (a)normalità potrebbe essere frainteso.

  5. #125
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Bagarre per la Nutella scontata in Francia

    Il video,
    http://www.lemonde.fr/big-browser/ar...4_4832693.html

  6. #126
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Domani, 27 gennaio, Giornata della Memoria


    Alcune esperienze mi hanno fatto percepire l’importanza di questa giornata, altrimenti solo studiata sui libri.
    A Berlino, mi pare in Alexanderplatz, la mattina, due attori leggevano i nomi dei deceduti nei campi di concentramento. Vi passai anche il pomeriggio e continuavano a leggere. Ci passai i giorno dopo e loro continuavano a leggere. Il terzo giorno lo stesso. E’ quasi impossibile capire quanti siano sei milioni di persone, ma tutti quei nomi pronunciati, in tutti quei giorni e quelle notti ininterrottamente, lasciano intravvedere la terribile realtà.

    Praga, il ghetto ebraico: in una sinagoga, sulle pareti, sono stampati i nomi dei morti nei campi di concentramento: un nome e cognome sopra l’altro, ciascuno una vita, una storia. Non ho retto a quella valanga di nomi e per il magone sono dovuta uscire.

    Trieste: incontro con un’ebrea triestina di novant’anni a scuola. Non è finita nei campi di concentramento, perché è stata ospitata da amici in vari paesi. Però nel ’38, il giorno dopo la promulgazione delle leggi razziali, da ragazzina, non ha più potuto frequentare il liceo e, in strada, nessuno dei conoscenti ed amici italiani la salutava e la guardava più: era diventata invisibile.

    Mai più.

  7. #127
    abstract L'avatar di Yele
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    e ancora c'è chi vuole negare i fatti.
    Che tristezza.

  8. #128
    Opinionista L'avatar di Monia
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    Due frasi incise sul muro di due campi di concentramento tristemente famosi. La prima e' incisa in trenta lingue su un monumento di Dachau; la seconda e' apparsa su un muro di Auschwitz, scritta da un internato:

    "Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo".
    "Se Dio esiste, dovra' chiedermi scusa".
    Ultima modifica di Monia; 27-01-2018 alle 14:08

  9. #129
    رباني L'avatar di King Kong
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    Berlino Grünewald: Binario 17.

    Da qui venivano deportati i Berlinesi di appartenenza ebraica verso i campi di Auschwitz, Riga, Theresienstadt.
    La foto non é presa oggi, ma in un qualsiasi giorno di pioggia dell'ottobre scorso.
    Molte di queste rose bianche hanno un cartellino scritto a mano: un nome, una data, una destinazione.
    Soffermarmi qui é stata un'esperienza terribile e le stesse emozioni rispuntano ogni volta che rivedo queste foto (ne ho scattate un centinaio).
    Vorrei far presente che Berlino fu prima di tutto vittima del nazionalsocialismo. Le sinagoghe devastate e incendiate, negozi, magazzini e case sequestrati, docenti espulsi da scuole e universitá, bambini e ragazzi arrestati dentro le scuole nelle ore di lezione... Alcune delle vie di Berlino sono letteralmente lastricate dalle cosidette "pietre d'inciampo" a ricordare chi in quei luoghi venne arrestato, deportato, assassinato.
    Viva e attuale é la memoria, sopratutto nella comunità ebraica che a rilento sta ricucendo i vuoti lasciati da questo passato tremendo.
    L'ideologia é una bestia.
    Aut hic aut nullubi

  10. #130
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Sono circa 8000 (le Stolpersteine a Berlino), ce ne sono anche in alcune città italiane.

  11. #131
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Ma che si è fumato Gian Antonio Stella scrivendo quest’opinione sul Corriere? Io lo avevo pur apprezzato come autore de La casta, ma oggi la sua scelta di cancellare una parte della storia, le cause che hanno portato a degli effetti, mi pare un’operazione di obnubilamento della storia della destra italiana più becera.

    (Non metto foto, ma non sapevo dove postare la mia indignazione)

    La scelta insensata
    nel Giorno del ricordo


    Una mostra fotografica a Orvieto sui «Crimini fascisti in Jugoslavia dal 1941 al 1945» appare solo uno sfregio ai tantissimi esuli che, cacciati dalle loro case, vengono accomunati ancora alle camicie nere
    di Gian Antonio Stella


    «Da quella volta / non l’ho rivista più, / cosa sarà / della mia città...» Sono passati quasi settant’anni da quando il grande Sergio Endrigo compose «1947», la sua canzone più struggente. Dove piangeva l’addio della sua famiglia a Pola. Sono tanti, settant’anni. E da tempo i sopravvissuti all’esodo che vide 350mila italiani andarsene dall’Istria, dal Quarnero, dalla Dalmazia hanno elaborato il lutto e vivono la ricorrenza del 10 febbraio, «Giorno del ricordo», con la malinconia, la tenerezza, il rimpianto di quella stupenda canzone. Senza più quei sentimenti di rancore per l’ingiustizia subita con la brutale e feroce cacciata dalle terre abitate per secoli. Certo, è impossibile cancellare la memoria delle foibe: storicamente guai a dimenticare. Ma ormai, grazie a Dio, è cambiato il mondo.

    Che senso ha, allora, la scelta dei Cobas, del Comitato cittadino antifascista, del Centro documentazione popolare e del collettivo «Loro bipartisan, noi per sempre partizan» di indire a Orvieto un «Presidio antifascista» proprio il 10 febbraio, nel «Giorno del ricordo»? Che senso ha gettar sale su antiche ferite? E allegare alla iniziativa una «Mostra fotografica “testa per dente”. Crimini fascisti in Jugoslavia dal 1941 al 1945» che richiama la famigerata «circolare N.3c» del generale Mario Roatta che incitava alla rappresaglia più brutale (non «dente per dente» ma «testa per dente») contro i partigiani titini? Certo, chi non guarda la storia col paraocchi sa che i fascisti nell’allora Jugoslavia ne fecero di tutti i colori. Ed è giusto ricordare la storia tutta intera: torti e ragioni. Dall’una e dall’altra parte. Ma buttar lì una forzatura come questa il 10 febbraio non c’entra niente con l’appello a rileggere nel loro complesso le vicende di quelle terre straziate. È solo uno sfregio ai tantissimi esuli che, cacciati dalle loro case, vengono accomunati ancora alle camicie nere. Una stupidaggine offensiva. Meglio sarebbe ricordare il dramma di Fulvio Tomizza, figlio di un italiano e di una slava: «Mi sono sempre sentito tra due fuochi. Mi accorgevo con dolore che i miei amici croati e sloveni mi guardavano con sospetto e nello stesso tempo non riuscivo a stare tutto dalla parte di mio padre. Non sono mai riuscito ad odiarli, gli slavi. Nonostante tutto quello che avevano fatto a mio padre e alla nostra gente. Forse perché sapevo che se era successo tutto quel disastro era anche colpa nostra. (…) E io lì, a cercare di ricucire le due parti di me stesso».
    6 febbraio 2018 (modifica il 6 febbraio 2018 | 21:14)

  12. #132
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Beh insomma, la polemica non è solo da parte di Stella, infatti l'evento è stato accusato di negazionismo delle Foibe. Magari il Sindaco piddino poteva scegliere un altro momento che non coincidesse col 10 febbraio.

    http://orvietosi.it/2018/02/le-polem...a-delle-foibe/



    Esuli1.jpg

  13. #133
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Nemmeno dai tuoi link si capisce chi avrebbe negato le foibe.

    Forse non sono stata chiara e quindi mi spiego meglio.

    Questa giornata è stata voluta dalla destra italiana ed ogni anno si rinnovano le polemiche, visto che si tratta di un ricordo tendenzioso, di parte, avulso dal contesto storico. Gli italiani vorrebbero ricordare solo i fatti di cui sono stati vittime, “dimenticando”, rimuovendo, omettendo volutamente i crimini perpetrati da loro precedentemente in quelle terre (causa dei fatti successivi).
    Non vedo perché il sindaco avrebbe dovuto scegliere un altro momento, visto che questi fatti sono intrinsecamente concatenati. O vogliamo ricordare solo ciò che ci fa piacere adeguandoci al mito degli “italiani brava gente”?

  14. #134
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Nemmeno dai tuoi link si capisce chi avrebbe negato le foibe.

    Forse non sono stata chiara e quindi mi spiego meglio.

    Questa giornata è stata voluta dalla destra italiana ed ogni anno si rinnovano le polemiche, visto che si tratta di un ricordo tendenzioso, di parte, avulso dal contesto storico. Gli italiani vorrebbero ricordare solo i fatti di cui sono stati vittime, “dimenticando”, rimuovendo, omettendo volutamente i crimini perpetrati da loro precedentemente in quelle terre (causa dei fatti successivi).
    Non vedo perché il sindaco avrebbe dovuto scegliere un altro momento, visto che questi fatti sono intrinsecamente concatenati. O vogliamo ricordare solo ciò che ci fa piacere adeguandoci al mito degli “italiani brava gente”?

    Forse non è stata fatta un'accusa ad una persona precisa, altrimenti ci sarebbero già denunce e contro denunce, credo.
    Ma non ho capito, le foibe sono state un evento avulso dal contesto storico oppure c'è collegamento con i fatti precedenti?

    Il motivo è ben spiegato nell'articolo di Stella. Si discute del rispetto di un ricordo che non è affatto piacevole e chiaramente la sensibilità di quelli più coinvolti è stata urtata, come del resto la giornata del ricordo sembra urtare la tua sensibilità.
    La guerra è una brutta cosa.

  15. #135
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Forse non è stata fatta un'accusa ad una persona precisa, altrimenti ci sarebbero già denunce e contro denunce, credo.
    Infatti ha i contorni di una montatura mediatica montata ad arte da parte di chi ne ha l’interesse.

    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ma non ho capito, le foibe sono state un evento avulso dal contesto storico oppure c'è collegamento con i fatti precedenti?
    Io sono stata molto chiara, basta rileggermi. Se tu non capisci o nemmeno sai (mi pare più evidente e più triste) che le foibe sono state una conseguenza dei crimini fascisti, come puoi sindacare sull’appropriatezza della mostra sui crimini stessi? Da che pulpito?


    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Il motivo è ben spiegato nell'articolo di Stella. Si discute del rispetto di un ricordo che non è affatto piacevole e chiaramente la sensibilità di quelli più coinvolti è stata urtata, come del resto la giornata del ricordo sembra urtare la tua sensibilità.
    La guerra è una brutta cosa.
    La guerra è bruttissima: e chi l’ha iniziata? Chi ha incendiato villaggi slavi, perseguitato ed ucciso centinaia di migliaia di slavi? Non dovremmo rispettare anche il ricordo e la sensibilità di questi popoli e persone? Perché no?

    Studia un po’ di storia, va’, prima di pontificare.

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