Premessa: ultimamente sento spesso notizie che, messe insieme, fanno pensare che la fine dell'umanità non sia lontana, però vedo che nessuno si scompone di fronte a queste notizie.
Siamo davvero così scemi ?

Mettete insieme queste due:

Abbiamo perso tre quarti degli insetti volanti. Gli esperti: "E' un Armageddon ecologico"

Il 76% degli alati è scomparso. Fra le cause possibili l'uso dei pesticidi. "Sono fondamentali per gli ecosistemi"

LA DEFINIZIONE data dagli entomologi parla da sola: "E' l'Armageddon ecologico". Quello che hanno scoperto una serie di ricercatori internazionali è che in meno di trent'anni sono scomparsi tre quarti degli insetti alati (dalle farfalle alle api) in termini di biomassa. Una ecatombe che implica un elevatissimo allarme per il mantenimento degli ecosistemi non solo d'Europa, ma di tutto il mondo. La ricerca, pubblicata su Plos One, è stata realizzata grazie a centinaia di dati raccolti in 27 anni di lavoro all'interno di riserve naturali di tutta la Germania in 63 oasi. Negli anni si è arrivati a un declino complessivo medio del 76% degli insetti alati, fondamentali per l'impollinazione, con picchi perfino dell'82% nel pieno dell'estate quando solitamente la loro presenza è maggiore. "È una scoperta allarmante" dice preoccupato Hans de Kroon, dell'Università di Radboud (Paesi Bassi) e principale autore della ricerca.

Al momento, le cause di questo declino non sono chiare. Per i ricercatori contribuirebbero principalmente la distruzione di aree selvatiche e il largo uso di pesticidi, ma anche gli effetti del cambiamento climatico potrebbero essere determinanti. Di fatto, però, non ci sono abbastanza dati utili sui livelli di antiparassitari per esaminare ad esempio anche questo aspetto.

Con il loro ruolo di impollinatori e di prede per la fauna selvatica gli insetti volanti rivestono un compito fondamentale nel mantenimento degli ecosistemi. Per questo già dal 1989, con un protocollo standard e speciali trappole entomologiche, dozzine di esperti hanno iniziato a raccogliere cifre e classificare più di 1500 esemplari all'interno di registri. Oggi quei dati, uniti fra loro, raccontano che è "in corso un Armageddon ecologico" con profondi impatti sulla società umana dicono i ricercatori.

"Gli insetti compongono circa i due terzi di tutta la vita sulla Terra - dice Dave Goulson dell'Università di Sussex che ha partecipato allo studio - e ora c'è un terribile declino. Se li perdiamo, tutto rischia di crollare" spiega riferendosi ai delicati equilibri della natura.

Finora era già stato stabilito il declino ad esempio delle farfalle in zone agricole dell'Europa, diminuite del 50% negli ultimi decenni, ma i nuovi report parlano di drastici cali anche fra vespe o mosche, per fare un esempio. Oltretutto, ricorda Caspar Hallmann all'Università di Radboud, il fatto che questi campioni siano stati prelevati all'interno di "aree protette e riserve naturali ben gestite rende la cosa ancor più drammatica".

Fra le possibili spiegazioni del declino per Goulson "potrebbe esserci semplicemente il fatto che non ci sia abbastanza cibo o potrebbe essere l'esposizione a pesticidi chimici, oppure una combinazione dei due fattori". Con queste cifre catastrofiche, che indicano la perdita ogni anno del 6% di biomassa degli insetti volanti, i ricercatori spiegano che ora sarà necessaria una nuova fase di indagine focalizzata anche sugli insetti a terra e sul rapporto con i pesticidi. Goulson, in attesa di nuovi dati, fa notare come una banale osservazione dei parabrezza delle auto renda già l'idea di cosa sta accadendo: mentre in passato moltissime persone ricordano i fastidiosi insetti che impattavano a più riprese sul vetro "questa estate ho guidato in tutta la Francia e non ho mai dovuto pulire il parabrezza", racconta.

"Una delle cosa che possiamo fare per cercare di arginare il problema - chiosa il collega De Kroon - è evitare impattati negativi come l'uso dei pesticidi".

http://www.repubblica.it/ambiente/20...co_-178820043/

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Il voto dei paesi Ue ha aperto la strada all’utilizzo degli erbicidi al glifosato per altri cinque anni. Ricostruiamo i retroscena di questa controversa decisione, arrivata dopo mesi di polemiche e scandali per le ingerenze dell’industria su scienziati e organismi di controllo

https://www.wired.it/scienza/ecologi...o-voto-europa/