è che nella società attuale, abbiamo superato quelle forme di comunicazione (cioè di società) in cui la persona viene isolata dal ruolo.
Una volta, per fare un esempio, a scuola c'era l'insegnante e c'era lo studente. La comunicazione (cioè la relazione sociale) era basata solo sui ruoli, e si fondava sul fatto che l'insegnante aveva l'autorità e lo studente no, e doveva solo obbedire; aveva diritto di parola solo per rispondere alle domande dell'insegnante ed essere giudicato. Nella società attuale, tutti sanno che non è più così, perché la persona ha acquisito un'importanza che prima non aveva.
Così nel tribunale, teoricamente la comunicazione è basata solo sui ruoli; non puoi parlare se non ne hai diritto secondo le procedure comunicative normative, ossia solo per seguire ciò che la legge e le norme giuridiche stabiliscono. Ma le istituzioni sono fatte dalle persone, ossia è ciò che le persone scelgono di dire e come, che rende rilevante il contesto. Il contesto impone, in teoria, delle regole, ma poi dipende dalle persone rendere effettivamente rilevanti le regole, nella comunicazione.
Quel giudice ha volutamente sospeso la normatività delle norme dell'istituzione, per rendere rilevante, in una dimensione personale, una valutazione non giuridica.
Si può essere d'accordo oppure no, e infatti tu non sei d'accordo, mentre io sì.