Io non me ne sono fatta ancora una idea precisa e perciò mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
http://www.ilpost.it/2017/06/16/ius-soli-italia/
Io non me ne sono fatta ancora una idea precisa e perciò mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
http://www.ilpost.it/2017/06/16/ius-soli-italia/
A me sembra ora di approvarli.
Contengono dei criteri pratici che tengono conto del fatto che se una persona dimostra di essere più italiano che altro (perchè il genitore è qui da almeno 5 anni o perché ha fatto un certo numero di anni di scuola qui) deve avere gli stessi diritti e doveri di chi è cittadino italiano.
Detto questo, secondo me, in generale, la cittadinanza è uno status che andrebbe rivisto, perchè sempre meno adatto al mondo di oggi.
Solo che certi criteri non garantiscono nessun "essere", visto che non sono gli anni a far cambiare mente, preferenze e atteggiamenti, come visto nei fatti di cronaca e si vede come la lunga permanenza non intacchi usi e costuni propri di lunga e condivisa tradizione.
Ancor meno un ciclo scolastico, puo' essere le elementari, certificano alcunche', ancor meno l'ambiente educativo domestico.
Detto cio', la cittadinanza di un minore implica l'inamovibilita' dei genitori che, se tanto desiderosi di essere italiani, avrebbero chiesto loro la cittadinanza, passandola al pargolo, dopo la verifica di prassi di lealta' alle istituzioni.
La cittadinanza si collega a diritti, avere e doveri, dare per cui non puoi caricarti di un numero infinito che accede a dove si ha senza nulla dare.
Non porta il bilancio e e' evidente che ci si diriga dove si piglia, non dove piace, infatti vengono qua, ma restiamo il grande satana.
Mo farsi pigliare per cojoni da sta carovana mi sembra pretendere troppo.
i fatti di cronaca parlano solo di chi delinque, quindi si dovrebbe dedurre che anche gli italiani, nati da genitori italiani siano tutti dei criminali come Zonin o Pacciani ?
La cronaca non parla delle centinaia di migliaia di persone che lavorano, pagano le tasse e si comportano onestamente, quindi il tuo ragionamento mi sembra fallace.
Cioè se n bambino ha fatto tutte le elementari in Italia e parla solo italiano, dovremmo pensarlo come albanese, marocchino o ucraino ?Ancor meno un ciclo scolastico, puo' essere le elementari, certificano alcunche', ancor meno l'ambiente educativo domestico.
Lo Ius Culturae prevede delle verifiche. Almeno leggi l'articolo.Detto cio', la cittadinanza di un minore implica l'inamovibilita' dei genitori che, se tanto desiderosi di essere italiani, avrebbero chiesto loro la cittadinanza, passandola al pargolo, dopo la verifica di prassi di lealta' alle istituzioni.
Il numero è così poco infinito che la popolazione della nazione continua a calre, quindi anche qui, dici falsità.La cittadinanza si collega a diritti, avere e doveri, dare per cui non puoi caricarti di un numero infinito che accede a dove si ha senza nulla dare.
Inoltre la cittadinanza stabilisce proprio dei doveri, non solo dei diritti, quindi è proprio il modo per equilibrare che si deve dare oltre ad avere.
Forse non ci pensi perché sono gli stessi cittadini italiani che non rispettano minimamente i loro doveri
"non porta il bilancio" che significa ?Non porta il bilancio e e' evidente che ci si diriga dove si piglia, non dove piace, infatti vengono qua, ma restiamo il grande satana.
Mo farsi pigliare per cojoni da sta carovana mi sembra pretendere troppo.
le ultime due frasi che hai scritto non le capisco... sono prive di sintassi.
Tu puoi pensare cio' che vuoi, ovviamente.
A fronte di una richiesta di parere io dico il mio, che, non necessariamente, deve essere altrui.
In fondo il dubbio e l'abbandono legislativo sono avvenuti per una diffusa divergenza di pareri.
il dubbio su cosa ?
Cos'è "l'abbandono legislativo" ?
Tutti possono pensare quel che vogliono, però bisognerebbe argomentare con delle ragioni valide e documentate, almeno.. altrimenti io posso sostenere che gli asini volano per il semplice fatto che posso pensare quel che mi pare ?
Le ragioni sono tutte valide, partendo dai propri presupposti, che appunto sono propri e non altrui.
Non e' nemmeno un flusso di gente autosuffiente e che magari ci apprezza, ci sono ostili per tante ragioni del tutto valide per loro e come mettono piede sono sotto cassa mutua indefinita.
A me tale stato di cose non piace e non voto chi lo sostiene.
Il dubbio sulla validita' della legge e il conseguente abbandono avendo contezza di non avere i numeri per approvarla, oltre a farsela referendare con un probabile schiaffone politico.il dubbio su cosa ?
Cos'è "l'abbandono legislativo" ?
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
ma l'articolo l'hai letto ?
Lo ius soli “temperato” presente nella legge presentata al Senato prevede invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:
– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.
L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto ius culturae, e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.
http://www.ilpost.it/2017/06/16/ius-soli-italia/
A me no, ma ciscuno e' legittimato a supportare il suo, salvo al dunque fare la conta dei numeri che, nel caso, hanno espresso pollice verso.detto questo, la condizione di frequentare almeno un ciclo di studi oppure di superare un esame di lingua italiana, mi sembra già una buona richiesta, visto che la media di anni scolastici della popolazione autoctona è circa 7.
Penso che sarebbe ora approvare questa legge... sarebbe un atto di civiltà, oltre che di giustizia.
Il problema è che su questa faccenda c'è parecchia disinformazione; anche l'articolo contiene notizie non del tutto esatte... queste cose le conosco perché fanno parte del mio lavoro.
Non è proprio vero che in nessun paese europeo vige lo ius soli (qui), ma certamente l'Italia non è tra quelli più possibilisti... come, per esempio, la Gran Bretagna o la Francia, che hanno una lunga tradizione colonialista alle spalle e adottano misure più "morbide".
Inoltre, contrariamente a quanto si pensa, un cittadino extracomunitario che arriva in Italia ha parecchi obblighi ai quali sottostare... pena l'espulsione, se non si attiene a quanto previsto dall'Accordo di Integrazione.
Allo stato attuale, la legge in vigore - la n. 91 del 5 febbraio 1992 - dice che i minori, figli di cittadini extracomunitari, nati in Italia o arrivati qui da piccoli (che hanno quindi frequentato le scuole nel nostro Paese), possono chiedere la cittadinanza italiana al compimento dei 18 anni... se, beninteso, sono vissuti in Italia senza soluzione di continuità; altrimenti, perdono questo diritto.