Secondo me non deve essere automatico, specie nel mondo d'oggi, per poter rimanere su un dato territorio occorre almeno sapere cosa si sceglie e dove si è, essere adulti al momento della scelta.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Domanda delle cento pistole: ma se mister x nasce a Roma e non gli diamo la cittadinanza italiana diventa apolide?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Mi sa che non mi sono spiegata bene. Se un bambino, nato in Italia mettiamo da genitori africani con regolare permesso di soggiorno, magari fuggiti per necessità dal paese di origine , non ottiene la cittadinanza italiana, deve essere considerato apolide? E non rispondermi che può ottenere la nazionalità dei genitori. Se questi sono stati costretti a fuggire dal loro paese, mi sembra moralmente ripugnante.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
io credo che la cittadinanza nazionale sia un retaggio dell'800 che andrebbe modificato... certoche, finchè esiste e le regole del vivere sono parametrate su quello, non ha senso che chi vive in un certo posto sia escluso da certi diritti e doveri. Come se esistessero cittadini di tipo A e di tipo B
Perche' tutte le risorse correrebbero a nascere qui per fruire dei vantaggi fra cui il passaporto europeo e in seguito sceglieri i vantaggi di chi piu' da e meno chiede.
In usa vige lo ius soli, ma incinta non ti danno il visto e da clandestino ti rispediscono per vie brevi.
Sarebbe piu' logico allora che fossero loro valutabili per una cittadinanza garantendomi cosi' anche certe caratteristiche del pargolo, non l'inverso.
Ovviamente non per criteri automatici in cui rientrare per sfruttare la situazione.
Perche' qui si punta gradualmente ad estendere la cosa ad una massa di indigenti a carico di un wellfare insufficiente anche per i nativi, messo in carico gia' dagli immigrati europei che, per statuto, debbono fruire degli stessi diritti dei nativi e, guarda caso, arriva solo gente bisognosa di diritti e incapiente per caricarsi di doveri.
Si valuta allora la loro adeguatezza ad essere cittadini su criteri selettivi.
Stare da 5 anni ha poco significato, conta chi sei, cosa persegui, come ci sei stato, cosa hai concluso, quanto sei allineato nel tuo quotidiano alle linee istituzionali.
Non a caso si puo' acquisire la ittadinanza per meriti significativi ottenuti servendo gli interessi nazionali.
Il tempo serve per avere materiale di valutazione, non perche' di per se ti renda adatto, puo' passare una vita e resti un estraneo allo stile di vita locale e alle lealta' in vigore.