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Risultati da 1 a 15 di 24

Discussione: I nostri incipit

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Monia
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    I nostri incipit

    Uno degli incipit più belli, geniali e accattivanti che conosca, è questo...

    Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!» O se non vuoi, non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.
    Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull'amaca, se hai un'amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga. Col libro capovolto, si capisce.


    Italo Calvino, "Se una notte d'inverno un viaggiatore", Einaudi 1979



  2. #2
    Opinionista L'avatar di Vega
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    "Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana..."
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  3. #3
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Calvino è uno dei miei grandi ammmori.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    "Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana..."
    Dovresti dirci qualcosina in più, Vega.

  5. #5
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma come, è famosissimo!!! Generazioni hanno atteso l'apparizione di questa scritta iniziale, promessa di favolose avventure!!
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  6. #6
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    Non mi piacciono i libri di fantascienza, anche se ne ho letti alcuni classici, e non leggerò Star Wars. Cosa vi trovi?

  7. #7
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Non mi piacciono i libri di fantascienza, anche se ne ho letti alcuni classici, e non leggerò Star Wars. Cosa vi trovi?
    Io adoro la fantascienza. E' un amore che mi ha trasmesso mio padre, ma che ho approfondito anche da sola.
    Quasi tutta la fantascienza è un grande teatro di fantasia in cui si celano riflessioni profonde sulla nostra società o su questioni filosofiche.
    Ad esempio Philip Dick è fissato con la domanda "cos'è la realtà?", mentre Asimov è appassionato alla riflessione sul "diverso" (simboleggiato dal robot), su che cosa voglia dire "essere umani" e sull'intelligenza, mentre Bradbury indaga molto la cattiveria e la natura umana in generale.
    Forse non ti piace la fantascienza perché non la vedi in questo modo

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Non mi piacciono i libri di fantascienza, anche se ne ho letti alcuni classici, e non leggerò Star Wars. Cosa vi trovi?
    In realtà è l'incipit dei film di Guerre Stellari e ci sono affezionata fin da piccola alla saga, è stato amore a prima vista. È una grande fiaba nello spazio!!

    @ yele:
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  9. #9
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Centinaia di migliaia sono, ogni anno, i migranti clandestini o irregolari che circolano in Europa. E' uno dei temi più caldi nelle aule di Strasburgo, così come in quelle nostrane. In Francia, gli immigrati clandestini che ogni anno varcano i confini transalpini sono spesso definiti, in maniera semplicistica, “sans-papiers”. Molti cercano di rifarsi una vita in loco, diversi invece tentano di raggiungere altre nazioni, soprattutto il Regno Unito.
    Gli irregolari vengono spesso trattati dalle autorità come un “problema”, non come delle persone, e l'indifferenza dell'uomo della strada nei confronti di questo tema non ha certo favorito la ricerca di una qualche soluzione, anzi.
    La vita -spesso disperata eppure piena di esperienze incredibili- che vivono tali abusivi è stata riportata in un film dal regista francese Philippe Lioret, che con Welcome ha strappato applausi sia alla critica sia al pubblico, prima nel suo paese d'origine (dove ha incassato più di dieci milioni di euro) che, successivamente, ai Festival di Berlino e Torino.

    Welcome è un film tutto da vedere, sentire e soprattutto interpretare, a partire dal sardonico titolo, che si rifà alla ridicola e ipocrita scritta sullo zerbino del vicino di casa di Simon: piccola metafora di come, sui diritti umani e sulla tanto sbandierata accoglienza e multiculturalità dell'Europa, molti ci si puliscono i piedi sopra. E' una storia dura, al contempo vera e fiabesca, raccontata con grande passione e rispetto da tutto il cast.

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    amate i vostri nemici

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma sono le parole iniziali del film oppure è una recensione?
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  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Io adoro la fantascienza.
    Allora, quasi certamente conoscerai questo... e probabilmente l'avrai anche letto:

    Si chiamava Gaal Dornick ed era un semplice ragazzo di campagna che non aveva mai visto prima d’allora Trantor. Cioè, non l’aveva vista di persona. Ne conosceva però il panorama per averlo visto sullo schermo dell’ipervideo e sugli enormi trasmettitori tridimensionali quando diffondevano le notizie dell’Incoronazione Imperiale o dell’apertura del Consiglio Galattico. Pur essendo vissuto sempre nel mondo di Sinnax, che ruotava intorno a una stella ai margini della Corrente Azzurra, il ragazzo non era affatto tagliato fuori dalla civiltà. A quel tempo, nessuno nella Galassia lo era.

    Isaac Asimov, "Cronache della Galassia", 1951

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Centinaia di migliaia sono, ogni anno, i migranti clandestini o irregolari che circolano in Europa. E' uno dei temi più caldi nelle aule di Strasburgo, così come in quelle nostrane. In Francia, gli immigrati clandestini che ogni anno varcano i confini transalpini sono spesso definiti, in maniera semplicistica, “sans-papiers”. Molti cercano di rifarsi una vita in loco, diversi invece tentano di raggiungere altre nazioni, soprattutto il Regno Unito.
    Gli irregolari vengono spesso trattati dalle autorità come un “problema”, non come delle persone, e l'indifferenza dell'uomo della strada nei confronti di questo tema non ha certo favorito la ricerca di una qualche soluzione, anzi.
    La vita -spesso disperata eppure piena di esperienze incredibili- che vivono tali abusivi è stata riportata in un film dal regista francese Philippe Lioret, che con Welcome ha strappato applausi sia alla critica sia al pubblico, prima nel suo paese d'origine (dove ha incassato più di dieci milioni di euro) che, successivamente, ai Festival di Berlino e Torino.

    Welcome è un film tutto da vedere, sentire e soprattutto interpretare, a partire dal sardonico titolo, che si rifà alla ridicola e ipocrita scritta sullo zerbino del vicino di casa di Simon: piccola metafora di come, sui diritti umani e sulla tanto sbandierata accoglienza e multiculturalità dell'Europa, molti ci si puliscono i piedi sopra. E' una storia dura, al contempo vera e fiabesca, raccontata con grande passione e rispetto da tutto il cast.

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    Cono, ma che c’entra la recensione di un film?

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Io adoro la fantascienza. E' un amore che mi ha trasmesso mio padre, ma che ho approfondito anche da sola.
    Quasi tutta la fantascienza è un grande teatro di fantasia in cui si celano riflessioni profonde sulla nostra società o su questioni filosofiche.
    Ad esempio Philip Dick è fissato con la domanda "cos'è la realtà?", mentre Asimov è appassionato alla riflessione sul "diverso" (simboleggiato dal robot), su che cosa voglia dire "essere umani" e sull'intelligenza, mentre Bradbury indaga molto la cattiveria e la natura umana in generale.
    Forse non ti piace la fantascienza perché non la vedi in questo modo
    Interessante!

    Mi hai convinta. Mi consigli i capolavori di questi autori o altri libri?

    Sinora ho avuto solo una predilezione per le distopie, come 1984 di George Orwell o Fahrenheit 451 di Bradbury.

  14. #14
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    La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.

    Banana Yoshimoto - Un viaggio chiamato vita, Feltrinelli



  15. #15
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    Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita, dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto.

    John Fante, "Chiedi alla polvere"

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