Originariamente Scritto da
Kurono Toriga
L'incudine è l'attributo classico del dio Vulcano, raffigurato dal famoso scultore e medaglista Giuseppe Romagnoli nell'atto di forgiare una zappa o una scure.
Vulcano, antica divinità latina del fuoco, onorata fin dai tempi di Romo, già in età classica era identificato col dio greco Efesto: quest'ultimo però, secondo la tradizione mitologica e omerica, avrebbe dovuto essere brutto, zoppo e deforme.
Ma si poteva mettere un mezzo handicappato su una moneta della gloriosa Repubblica Italiana, ancora con i piedi a mollo nella retorica del Ventennio?
Non si poteva, e quindi eccolo bello e possente come un Apollo, forse solo leggermente corrucciato in volto: e ne aveva tutte le ragioni, essendo il legittimo sposo multicornificato di quella porcacciona di cui sopra.
L'opera del Romagnoli, che ha viaggiato per anni nelle tasche degli italiani in milioni di esemplari, può avere anche un certo valore venale che supera non di poco le 50 lire nominali:
una moneta del 1958, in ottimo stato, vale circa 2.000€ sul mercato numismatico.