Ogni schieramento promette qualche agevolazione: chi l’abolizione della Legge Fornero:
http://www.corriere.it/economia/leco...cfe78b3e.shtml
chi quella delle tasse universitarie chi quella del canone Rai oppure chi propone di portare le pensioni minime a 1000 euro.
Ma sono credibili questi politici? Si tratta di mancati introiti o di spese sostenibili? Voi cosa ne pensate?
una farsa, per infiniti motivi;
sulle tasse universitarie, io sarei favorevolissimo ad alzare la soglia dell'esenzione, per gli studenti in corso, con penalità incrementali; ma è ridicolo che la sinistra, che contesta l'abolizione IMU sulla prima casa, poiché taglio lineare a prescindere dal reddito, prometta una misura analoga per le tasse universitarie;
per il resto, mi sembra il tana libera tutti conseguente all'esito del referendum; tanto, il sostanziale proporzionalismo non vincola più nessuno: una volta formato un governo, quale esso sia, di coalizione, coalizione spuria o tecnico, ognuno potrà denunciare la colpa degli alleati nell'aver inficiato il mantenimento della promessa;
ovviamente, questa roba ha l'effetto di ritardare scelte consapevoli, con l'elettorato che torna a trincerarsi in scelte identitarie e massimaliste, destinate ad essere smentite in compromessi di sottogoverno al ribasso; una cosa che funzionava quando si poteva fare debito e che ora, invece, costerà tanto tempo perso, se tutto va bene; la conseguenza è che il rallentamento costerà in termini di peso UE, quando l'Unione darà un colpo di acceleratore; cioè: tolleranza in cambio di meno potere, retrocessione; al solito.
c'� del lardo in Garfagnana
Concordo.Originariamente Scritto da axeUgene
Però chissà quanti cittadini si lasciano irretire da queste promesse.
Concordo anch'io e me lo chiedo anch'io
Un triste, tristissimo deja vu, purtroppo. Dove gli slogan altisonanti prevalgono sulla buona politica.
amate i vostri nemici
Pero', visto che nessuno si limita, non spostano gli equilibri relativi, magari determinati da altro meno vistoso.
Non sono d'accordo su tutto quello che Polito scrive, ma credo come lui che l'assenza di proposte costruttive sia una caratteristica di questa campagna elettorale.
http://www.corriere.it/opinioni/18_g...66648122.shtml
non credo gli italiani in media credano ad alcunché; appoggiano chi dia loro l'impressione di avere l'interesse a fare barricata anche al loro giardinetto; che sarebbe, tutto sommato, una cosa normale e comune;
il vero bug di sistema è che quegli interessi sono talmente frammentati in origine da rendere poco efficienti i necessari compromessi per ottenere comuni denominatori in scala adeguata; insomma, si coagulano solo per fare ostruzione, senza capacità di imprimere un senso alle scelte, il che si traduce nella sostanziale conservazione e rimando dell'indispensabile ad autorità "tecniche", in genere a costi superiori rispetto ad intervento politici, perché arrivano in ritardo.
c'� del lardo in Garfagnana
c'è anche da dire che il miglior politico sarebbe quello che scontenta tutti, ma pensare a questo, quando si vota, è difficile...
come mangiare solo i cibi che sappiamo ci faranno bene...
la regola pragmatica prevedrebbe la competizione tra due scontentatori, non troppo distanti; a rappresentare una base di consenso ampia e l'attitudine a non coagulare un dissenso eccessivo dall'altra parte;
ogni deviazione da questo schema è solo uno strato che dissimula distorsioni nello stesso processo; cioè un minus di trasparenza camuffato da plus di rappresentatività.
c'� del lardo in Garfagnana
capisco quello che vuoi dire... mi piacerebbe che lo dicessi con parole più semplici
l'ho fatto tante volte, ma le formule apparentemente "semplici" sembra si prestino più facilmente al fraintendimento irrazionale;capisco quello che vuoi dire... mi piacerebbe che lo dicessi con parole più semplici
se ti dico che la sinistra - ma, in fondo, ormai vale anche per le destre spurie - non avrebbe mai la maggioranza e che se vuole incidere deve cooptare una parte del centro, sto traducendo la regola nel quadro concreto; e mi viene contrapposta una riposta identitaria, in cui prevale l'irrazionalità di declamare un valore, contro la circostanza effettiva dell'impossibilità di perseguirlo;
se capisci la regola astratta, ma poi persegui un'idea proporzionalista e identitaria, hai sventolato la bandiera, ma stai oggettivamente optando per un sistema di sottogoverno, in cui il compromesso non è abolito, ma spostato in un privé dove è tutto più equivoco e melmoso, oggettivamente a favore della conservazione; questo perché il potere di interdizione degli interessi corporativi non si espone;
esempio: se due schieramenti competono sulla riforma delle carriere universitarie, devono vincolarsi ad una proposta pre-elettorale, che li responsabilizza; col sistema attuale, la lobby dei baroni può intervenire a posteriori - magari su una coalizione spuria - a fronte di un quadro di irresponsabilità dove facilmente si trova qualcuno che fa sabotaggio; e così su tante altre cose;
a questo punto, siccome la cosa è evidente da decenni, sorge il sospetto che tante purezze identitarie nascondano il prosaico interesse di tutelare giardinetti privati in quella modalità.
c'� del lardo in Garfagnana
Per sorridere un po'.
Ahahahahahahahahahahahaha indimenticabile (ma più o meno siamo su quei livelli)
amate i vostri nemici
Permessi di Scrittura
Rispondi Citando