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Risultati da 61 a 75 di 140

Discussione: Promesse elettorali

  1. #61
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ogni volta perde di piu', avoglia a definirlo leader, de che?
    è leader perché ha una linea - in pieno sull'asse Macron-Grosse Koalition, che vuol dire tanto - collocata nel punto strategicamente dominante, ed è roba sua, dove prima c'era Bersani; le altalene elettorali ci stanno, ma se lo vuoi vedere fuori deve arrivare un altro che assommi tante caratteristiche di quel tipo; molto difficile;

    sul perdere, si dice male; un anno fa, quando si dimise, ho descritto cosa sarebbe successo; non sono un indovino; bastava guardare la sostanza delle cose; ha mandato le facce di Gentiloni e Minniti; ma è lui che governa, e quel partito, depurato dai vecchi della "ditta", nessuno si azzarda a contenderglielo, e resta un contenitore grosso, che pesa al centro;

    a sinistra si è dato per politicamente morto il cav. per 20 anni; sono 24 che è in pista, e ora si fa un altro giro, senza essere un genio e con molti più guai e nemici; perché, con tutte le zavorre, è quello esprime la sintesi; Renzi è uguale; molti storcono la bocca, ma nell'immaginario di un bacino elettorale amplissimo rappresenta un prototipo, una cosa attesa da 50 anni;
    ovviamente, non puoi capire il sentimento, se non rifacendoti a cosa ha rappresentato Berlusconi a suo tempo per coagulare tutto quello che c'era dietro la DC, post-fascisti inclusi, quando sembrava una battaglia persa;
    se vai a vedere, il cav fu giubilato in pochi mesi dopo il primo mandato, e due anni dopo perse da Prodi; più o meno nel tempo di cui dici che Renzi "perde sempre"; ma non era certo finita lì.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #62
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Molti si son sdubbiati di Matteo per il jobs act, per aver demolito l'articolo 18 e per aver cercato i voti di un arrivista come Verdini.
    amate i vostri nemici

  3. #63
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    collocata nel punto strategicamente dominante, ed è roba sua, dove prima c'era Bersani;
    Ma questo "ampio centro moderato", zoccolo duro della fu democrazia cristiana, piccola borghesia, impiegati di concetto, il reddito medio e sicuro che ti accomagnava dall'assunzione, precoce, alla morte, ora, socialmente, dopo la pulizia etnica fatta, dove la collochi?
    A sembra che si assiepi nel popolo della leopolda che sverna a capalbio e in una italia di mezzo che vive di illegalita' politicamente costruite dallo statista.

    Ero io la classe media dove dc e poi pd pescherebbero
    Ultima modifica di meogatto; 18-01-2018 alle 15:44

  4. #64
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Ma questo "ampio centro moderato", zoccolo duro della fu democrazia cristiana, piccola borghesia, impiegati di concetto, il reddito medio e sicuro che ti accomagnava dall'assunzione, precoce, alla morte, ora, socialmente, dopo la pulizia etnica fatta, dove la collochi?
    A sembra che si assiepi nel popolo della leopolda che sverna a capalbio e in una italia di mezzo che vive di illegalita' politicamente costruite dallo statista.
    no, questa di una massa rappresentata dai radical chic è l'idea da lettore del Giornale; ma la domanda è sensata, e la risposta facile:

    parti dallo zoccolo dell'elettorato tradizionale della sinistra, e togli gli irriducibili convinti, che sono sempre gli stessi, quelli che animano i partitini; a calare, perché le bertinotterie tafazziane dopo decenni stufano; gli altri sono socialdemocratici e pragmatici, per i quali poggio e buca fan paro;

    aggiungi una fetta consistente di gente che non appartiene per estrazione a quella cultura, ma gravitava nella DC morotea, il filone cattolico solidarista, cooptato da Prodi;
    aggiungi gente che ora è attorno alla 50ina e magari ha votato anche il primo Berlusconi, sperando portasse una ventata di pragmatismo liberale, ma è rimasta scottata dall'apparentamento con la politica della spesa degli alleati e dai troppi spigoli ed eccentricità di quell'esperienza;
    questi stanno soprattutto al nord, ed è gente di istruzione superiore e reddito un po' superiore alla media, che vive di economia privata ed è molto ostile all'apocalittica dei sovranisti, pentastellati, esagitati vari;
    questi sono tutti europeisti, riformisti, pragmatici, ostili alle burocrazie della spesa, ma dopo la crisi anche convinti che una politica di equità sociale sia indispensabile, per puro spirito pragmatico;

    se osservi, si tratta dello stesso blocco sociale che ha fatto vincere Macron e ora porta all'ennesima Grosse Koalition in Germania; gente che punta alla speranza invece che all'apocalisse e alla radicalizzazione; anche lo stesso cav, che scemo non è, deve allearsi per forza con Salvini, ma tiene ad essere incluso in questo filone forte, a passare per moderato, europeista, equitario, malgrado le sparate elettorali sulle tasse; un po' subalterno, che invece di essere leader indiscusso si atteggia a forza frenante;

    tutta questa borghesia è spaventatissima - molto più della sinistra pura e dura - dalle scimmie urlatrici e dagli apocalittici, trumpettani, brexisti, neonazionalisti identitari, anti-UE, peones pentastellati che si improvvisano economisti, o artificieri che pensano di lavorare di martello, e devono trovare un meno peggio che faccia da ancora;
    renditi conto che Meloni e Salvini non si prestano, dato che rappresentano la versione nostrana di Le Pen e AFD, UKIP, Farage; resta Berlusconi; ma quanto è convincente e forte ? e poi resta il PD, e satelliti centristi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #65
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    Mi sembri troppo teorico.
    Io potevo oscillare fra certe visioni, non per riflessioni filosofiche, ma per un reddito medio e certo di 50.000 euro.
    Mo passi dalle masse precarie ai super manager, su quel reddito mio ci stanno i traffichini delle coop.

  6. #66
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    Mi sembri troppo teorico.
    Io potevo oscillare fra certe visioni, non per riflessioni filosofiche, ma per un reddito medio e certo di 50.000 euro.
    Mo passi dalle masse precarie ai super manager, su quel reddito mio ci stanno i traffichini delle coop.
    troppo teorico ? ti ho descritto categorie sociali che in parte certamente conosci;

    delle masse precarie non ho mai parlato, perché in effetti non alimentano quell'elettorato; e nemmeno di super manager, ma di piccoli imprenditori - anche il barista di Monza - e quadri, autonomi, artigiani istruiti, ecc...
    gente che non predica l'ultra-liberismo all'americana, ma che per la prima volta ha visto affacciarsi a sinistra un leader davvero in conflitto con il sindacalismo selvaggio e i traffichini coop di cui parli, e per questo è inviso agli scissionisti; non mi sembra teorico;

    guarda cosa succede in Lombardia, la regione più importante d'Italia, per tanti motivi: Maroni si è ritirato; hanno messo questo scialbo gaffeur, che ha già perso la roccaforte Varese, espugnata dal PD; contro si trova Gori, renziano di ferro e sindaco di un'altra città simbolo del leghismo autonomista, come Bergamo;
    quello è un indicatore importante, perché parte sempre tutto da lì;

    le tue avversioni, posso intuirle; ma non mi sembrano troppo logiche, nel concreto; nello specifico, non ti sto facendo una propaganda, ma cerco solo di spiegare l'appeal di medio-lungo termine di una certa formula politica presso un blocco sociale che, oltre a rappresentare una buona metà dell'elettorato, ha anche una collocazione sociale e geografica destinata a farlo pesare molto di più nelle decisioni.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #67
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    Capisco la spiegazione, ma dubito che abbia presa, anche incoscia, sui grandi numeri in altri problemi, piu' contingenti, approblemati.
    Alla fine sara', come sempre, rilevante l'ampiezza del ventaglio di alleanze che si aggregano per il premio che resta anche se si disgregano.

  8. #68
    La mia promessa elettorale è quella di non andare a votare.

    La destra liberale non esiste. Esiste quella che si fa chiamare destra, che destra non è, a mio avviso, e mai voterò per loro.

    La sinistra socialista non esiste. Si sono suddivisi in 100 contrade e dimostreranno che non aver creduto a :"L'unione fa la forza" farà perdere loro le elezioni

    Per il partito della Corrida : Dilettanti allo sbaraglio, ovvero il M5S la mia intelligenza mi proibisce di votare. Sono teleguidati, sempre, dalla Casaleggio & C. che opera dietro le quinte e non sarebbero in grado di rispondere subito ad un'emergenza. A prescindere dal loro pseudo premier in pectore, senza esperienza e senza cultura.
    P�nta rh�i h?s potam�s

    arecata � il 2� nick-name di Blasel

  9. #69
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    Capisco la spiegazione, ma dubito che abbia presa, anche incoscia, sui grandi numeri in altri problemi, piu' contingenti, approblemati.
    guarda che per la maggior parte della massa, silenziosa, e nonostante le apparenze, la prima preoccupazione è che non ci si lanci in avventure e velleitarismi, dove c'è sempre da perdere; ora anche Salvini e Di Maio giocano a fare i moderati, ma sono poco credibili;
    Alla fine sara', come sempre, rilevante l'ampiezza del ventaglio di alleanze che si aggregano per il premio che resta anche se si disgregano.
    era così quando si stampava moneta; adesso, per mettere insieme cane e gatto non ci sono soldi;
    l'indicatore è il successo dei 5S nelle aree più disagiate;
    in realtà, i voti li vogliono tutti, ma non per governare; vogliono un posto sicuro, dal quale poter continuare a dire che è colpa degli altri; ora poi, che non si devono vincolare ad un programma, è una farsa conclamata;
    forse vanno oltre il 40%, ma se non riescono a fare un governo è controproducente in termini di credibilità e si torna alle urne in breve, magari dopo un tecnico;

    io sarei curioso di vedere le destre al governo, con una maggioranza; perché la Lega imporrebbe a Berlusconi la rincorsa sulle tasse, e lì si scoprirebbero le carte in modo cruento, perché poi bisogna dire dove tagliare, e chi si ritira perde per sempre;
    non credo ci arriveranno, ma se a Salvini riesce, è meglio del federalismo fiscale, data la distribuzione della ricchezza e dei servizi, politicamente, sarebbe un capolavoro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #70
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    In fondo il governo si caratterizza per l'opposizione.
    Nessun governo e' bravo senza una opposizione brava.

  11. #71
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    In fondo il governo si caratterizza per l'opposizione.
    Nessun governo e' bravo senza una opposizione brava.
    non ho capito; se mi proponi la flat tax, con quali soldi vuoi abolire la Fornero ?
    e l'ammanco di cassa a chi lo fai pagare ? perché qualcuno lo deve pagare; ad aliquota fissa e unica, guadagnano i ricchi, che già pagano ticket e possono servirsi del privato, sanità, scuola, ordine pubblico, e quelli che vivono in regioni già ricche, con infrastrutture e servizi che funzionano;
    secondo te, a chi li pigliano i miliardi di quella detassazione ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #72
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    Ma tu segui gli slogan?
    Qua tutti danno tutto a tutti, poi vediamo cio' che non costa niente e magari evita spese.

  13. #73
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    Mettici che uno statista si caratterizza per la sua capacita' di aggregare, questo ha disgregato pure la sua incubatrice, si per un polmone d'acciaio a divenire
    Ha annunciato n progetti, n hanno ottenuto casini, mo tutti lo scelgono, magari non votano.

  14. #74
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ma tu segui gli slogan?
    Qua tutti danno tutto a tutti, poi vediamo cio' che non costa niente e magari evita spese.
    no, agli slogan non credo; però - e sei buon testimone - sottolineo che c'è una parte di popolazione dell'area geografica salvinizzata che preme per una svolta fiscale; se non passa questa, la ricicciano sull'autonomismo, e sono caxxi; perché quella è la vera frattura se vai a smuovere il sistema; quando hai iniziato a smuovere non è facile controllare tutto, soprattutto in un sistema debole; considera che siamo in un sistema internazionalizzato, dove le prospettive sono un elemento rilevante per il debito;

    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Mettici che uno statista si caratterizza per la sua capacita' di aggregare, questo ha disgregato pure la sua incubatrice, si per un polmone d'acciaio a divenire
    Ha annunciato n progetti, n hanno ottenuto casini, mo tutti lo scelgono, magari non votano.
    sai, non puoi valutare da lettore del Giornale, altrimenti fai come gli scalfariani che si meravigliavano dei successi di Berlusconi; chi vota Renzi lo fa per motivi che tu non condividi, ovviamente, e per lui quelli non sono casini; e lo stesso vale per tutti gli altri; tu vuoi un martellatore energico della tua bandiera, e ti rendi conto che pure gli altri non vogliono uno scialbo; preferiranno sempre un ariete, anche se non è simpatico e non sa fare i miracoli;

    alle politiche si vota; in altre occasioni, magari ci si astiene o si vota contro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #75
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    mah, so di ripetere cose già dette e magari anche di parlare "come la volpe dell'uva", ma credo che quei 72 e rotti milioni di euro per metterci "la faccia" farebbero diventare "convincente" e "coriaceo" anche un diciassettenne (parlo di mentalità) testimone di geova. quanto al programma, è sempre lo stesso: lo era di prodi, lo è stato di bersani, un dalemismo del tiriamo a campare e facciamo come dice mosca. non ci vedo nulla di nuovo se non il fatto che le palle di d'alema sono state sempre un pochino moscie e che il suddetto non disdegnava evasioni "labiali" per far fronte ai tanti piccoli stress che la vita da politico gli imponeva. credo sia dovuto al fatto che il suddetto subisce il "carisma del leader" dove crede di vederlo. lo vide nella stantia caparbietà imbelle di prodi (forse prima ancora nell'immaginifico kossiga). lo vede in renzi. come dire: contento lui...

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