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Risultati da 16 a 30 di 115

Discussione: Fontana....

  1. #16
    Opinionista L'avatar di follemente
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  2. #17
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    Fontana gioca sulle parole asserendo che il termine razza è sulla Costituzione italiana. Se coloro che prendono per oro colato quello che va dicendo si leggessero il 3° articolo della Costituzione cosa molto improbabile, comprenderebbero cosa intende dire il siffatto articolo costituzionale, capirebbero la contraddizione delle sue frasi. Il personaggio è sicuro che una importante platea di persone non farà nessuna verifica quindi saranno consensi elettorali certi.

  3. #18
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    Certo, perche' il concetto e' chiaro, a prescindere dal dna, prima gli italiani in ogni graduatoria e fila e fuori molestatori, violenti e criminali.
    Ce ne avemo troppi interni.

    Il veniamo prima deriva da un pagato pregresso che gli stranieri non hanno pagato.
    I contributi gescal es, case popolari, stavano sulle buste paga di qua, non su quelle di nigeria, o romania.

  4. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Durante Visualizza Messaggio
    Fontana gioca sulle parole asserendo che il termine razza è sulla Costituzione italiana. Se coloro che prendono per oro colato quello che va dicendo si leggessero il 3° articolo della Costituzione cosa molto improbabile, comprenderebbero cosa intende dire il siffatto articolo costituzionale, capirebbero la contraddizione delle sue frasi. Il personaggio è sicuro che una importante platea di persone non farà nessuna verifica quindi saranno consensi elettorali certi.
    sai benissimo che il principio di eguaglianza ha due significati, che corrispondono ai due commi dello stesso articolo. il primo sancisce l'uguaglianza "formale", cioè di fronte alla legge. il secondo l'uguaglianza "sostanziale", cioè a livello economico e sociale.
    se il primo dei detti principi è stato posto in atto, anche se tardivamente e, diciamo con qualche inefficienza "burocratica" dal legislatore; il secondo vale nel senso di rappresentare un obiettivo "generale" del legislatore, cioè si concreta in una disposizione di quelle che si definiscono "programmatiche". E' una disposizione che, a differenza di quella contenuta nel comma primo, che è di matrice "liberale", è invece di matrice "comunista". tuttavia direi, che a mio modo di vedere se si adotta il principio "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni", che è come dire in altro modo, lo stesso comma secondo dell'art.3, non si può fare a meno di interpretare l'intero art.3 come disposizione che impone al legislatore ordinario di trattare i casi simili in modo simile, i casi diversi in modo diverso. come dire che anche la costituzione riconosce, anche secondo il contributo che il PCI le diede, ed esalta le differenze. quindi anche le differenze tra ceppi razziali differenti.
    un esempio pratico: se a scuola (scusate ma è una deformazione), e soprattutto in quelle "paritarie", si tende a limare le differenze tra allievi e si considerano i bambini diciamo più svegli come "nemici" dello Stato solo perché vanno "veloce", il principio suddetto ne esce quanto mai sminuito, anche in ottica comunista.

  5. #20
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    un ulteriore appunto: quelle che detto, sono cose che tutti sanno. se volete farmi dire le cose per poi mettermi al centro del girotondo, allora avete fatto male i conti...

  6. #21
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Certo, perche' il concetto e' chiaro, a prescindere dal dna, prima gli italiani in ogni graduatoria e fila e fuori molestatori, violenti e criminali.
    Ce ne avemo troppi interni.

    Il veniamo prima deriva da un pagato pregresso che gli stranieri non hanno pagato.
    I contributi gescal es, case popolari, stavano sulle buste paga di qua, non su quelle di nigeria, o romania.
    e se pagano le tasse ?

  7. #22
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    prima di accogliere i sotto/uom***, occorre ripristinare un' identità nazionale che non c'è. se ciò avvenisse, e si inculcasse nei nuovi venuti un concetto dell'italia diverso da quello mettiamo "dantesco", allora potremmo parlare di ius soli e cazzi vari. chi viene in italia deve essere indotto a considerare l'italianità un titolo di merito e desiderare dal più profondo di essere italiano. le tasse: se non le paghiamo noi italiani, me per primo come volete che le paghino gli str**** a galla?

  8. #23
    abstract L'avatar di Yele
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    appunto..quindi ammetti che i primi "sotto/uom***", come li chiami tu, incapaci di comportarsi in modo civile e onesto, sono gli italiani, e non è certo una questione di "razza" (che non esiste nemmeno)

  9. #24
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    e se si parlasse di "meritocrazia", anche per noi italiani?

  10. #25
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    e se si parlasse di "meritocrazia", anche per noi italiani?
    eh allora parecchi (di "razza bianca") dovrebbero essere buttati fuori
    per primo Salvini: 16 anni fuori corso, mai laureato e mai lavorato... certificato da una sentenza

  11. #26
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    anche questo ha una sua ragion d'essere. i borghesi con arte parte e patrimonio si tengono in disparte, viaggiano in sordina, tranquilli. quando questi non sono più abbastanza tranquilli si verifica una "rottura" col passato che è l'inizio di un nuovo schieramento di forze.

  12. #27
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    un'altra cosa: i fuoricorso in italia sono tanti, ma davvero tanti. e questo perché l'istruzione non funziona. non funziona quella pubblica a causa dei disservizi e dell'ideologizzazione degli studenti; non funziona quella privata a causa delle immeritate censure e dei favoritismi. ma credo anche dipenda dalle facoltà. se studi una cazzata immane come "filosofia" o "antropologia" sei avvantaggiato. se studi giurisprudenza, ad esempio, se sei figlio di gente non "politicizzata" puoi sperare al massimo di diventare un cultore e poi fare una trafila 20ennale appresso a un coglione che si chiama come un cantautore (morto).

  13. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    e se pagano le tasse ?
    Se le pagano, ne fruiscono le generazioni addivenire, ma quanti le pagano, quante ne pagano e quanto di per se costano?

  14. #29
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    un'altra cosa: i fuoricorso in italia sono tanti, ma davvero tanti. e questo perché l'istruzione non funziona. non funziona quella pubblica a causa dei disservizi e dell'ideologizzazione degli studenti; non funziona quella privata a causa delle immeritate censure e dei favoritismi. ma credo anche dipenda dalle facoltà. se studi una cazzata immane come "filosofia" o "antropologia" sei avvantaggiato. se studi giurisprudenza, ad esempio, se sei figlio di gente non "politicizzata" puoi sperare al massimo di diventare un cultore e poi fare una trafila 20ennale appresso a un coglione che si chiama come un cantautore (morto).
    cazzata.

    Ho studiato Fisica, e ho studiato Antropologia.
    Sono figlia di nessuno, e mi sono sempre laureata in corso. Lavorando, pure.
    i fuoricorso vanno fuoricorso perchè sono delle zucche vuote che non studiano.

    Cmq hai provato a laurearti in filosofia in corso, o parli a caso ? Se ci riesci, fammelo sapere.
    Ultima modifica di Yele; 23-01-2018 alle 22:37

  15. #30
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Se le pagano, ne fruiscono le generazioni addivenire, ma quanti le pagano, quante ne pagano e quanto di per se costano?
    1) se le pagano, ne usufruiamo noi, adesso, perché, come ti ha già spiegato Axe varie volte, le tasse non vengono tesaurizzate dallo stato, tantomeno da uno stato con un debito pubblico immenso come il nostro

    2) qualche dato

    Immigrati, i contribuenti sono 2,3 milioni e versano 7,2 miliardi nelle casse dello Stato
    A fotografare l'impatto fiscale dell'immigrazione in Italia è l'ultimo studio della Fondazione Leone Moressa. Dal 2010 al 2016 l'Irpef degli stranieri è aumentato del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito dell'1,6%.

    http://www.repubblica.it/solidarieta...ati-161482512/


    Gli immigrati pagano le tasse: in Lombardia il primato dei contribuenti
    Al secondo posto il Veneto. Lo dice una ricerca della Fondazione Leone Moressa.


    20 settembre 2017 - La Lombardia è la Regione d’Italia con il maggior numero di contribuenti immigrati: 262mila per un gettito IRPEF totale di 774 milioni di euro.

    Lo dice una ricerca della Fondazione Leone Moressa di Venezia, un comitato scientifico che si occupa prevalentemente dei temi dell’economia dell’immigrazione.

    Lo studio si è soffermato, poi, soprattutto sugli immigrati che vivono nel Nord Est ed è stato appurato che questi versano al fisco 1,3 miliardi di euro, ovvero il 5,3% del totale.

    Si tratta, inoltre, di un gettito in aumento rispetto al 2016 (+7%), così come è in crescita il numero dei contribuenti (+3,1%).

    Nel dettaglio, nel Nord Est, sono 420mila i contribuenti immigrati che hanno versato l’IRPEF nel 2016, pari al 10% dei contribuenti totali: in questo caso, il dato ha un’incidenza superiore rispetto alla media nazionale (7,5%).

    Dopo la Lombardia, è il Veneto la seconda regione italiana per numero di contribuenti (262mila), con un gettito IRPEF complessivo di 774 milioni di euro.

    I contribuenti stranieri in Veneto, tra l’altro, rappresentano il 9,3% del totale, mentre il gettito IRPEF rappresenta il 5,5% del totale.

    Per quanto riguarda le altre regioni del Nord Est, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige presentano i livelli più alti in Italia come incidenza dei contribuenti stranieri sul totale, rispettivamente 11,2% e 11,7%, e del volume IRPEF, ovvero 7,7% e 6,8%.

    Sempre in Friuli Venezia Giulia, inoltre, è interessante sottolineare il dato delle media pro-capite più alta di IRPEF degli immigrati (3.374), superiore rispetto alla media nazionale.

    Dati che sottolineano come la presenza degli immigrati nel Nord Est d’Italia è integrata attivamente.

    https://quifinanza.it/fisco-tasse/gl...buenti/115005/

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