l'elefantessa produce solo un ovulo ogni 5 anni, ed è fertile per solo 5 giorni.
Però in quei giorni produce feromoni che l'elefante maschio percepisce a molti km di distanza.
Molti elefanti muoiono vergini.
l'elefantessa produce solo un ovulo ogni 5 anni, ed è fertile per solo 5 giorni.
Però in quei giorni produce feromoni che l'elefante maschio percepisce a molti km di distanza.
Molti elefanti muoiono vergini.
mi stupisce che non si siano già estinti
Forse perché sono domesticabili.
10 cose poco note sugli elefanti...
1. Adottano gli orfani
Quando la madre muore, per i piccoli di molte specie c’è una speranza di vita assai ridotta. Tra gli elefanti è diverso. Ci sono esempi di sorelle maggiori che si prendono cura dei fratelli quando la madre non c'è più... e questo avviene anche una do le sorelle degli orfani hanno già un figlio. Ma la cosa più sorprendente è che l’adozione può avvenire anche nei confronti di orfani del tutto estranei al branco.
2. Tutti per uno
Se un elefante si trova in difficoltà, gli altri lo aiutano. Il biologo George Wittemyer ha ricordato che una volta, mentre avevano sedato un’elefantessa per metterle un radiocollare, gli altri elefanti - vedendola malferma sulle gambe e credendo che fosse ferita - cercavano di tenerla in piedi appoggiandosi a lei o sollevandola con le zanne. Per gli elefanti, la solidarietà è un sentimento molto importante.
(Certi umani dovrebbero prendere lezioni da loro...)
3. Imparano uno dall’altro
Gli elefanti sono in grado di apprendere cose dai propri simili. Lo dimostra un esperimento fatto in Kenya, dove gli elefanti hanno mostrato di riconoscere due gruppi di persone che avevano verso di loro atteggiamenti diversi, comportandosi di conseguenza. Quando vedevano dei cacciatori Masai che cercavano di avvicinarli, scappavano; mentre rimanevano tranquilli se ad avvicinarli erano dei contadini. E la cosa curiosa era che questo comportamento veniva adottato anche dagli elefanti che non avevano mai subito un attacco.
4. Memoria da elefante
La "memoria da elefante" non è solo un modo di dire. Un elefante, ad esempio, ha riconosciuto dopo 12 anni la ricercatrice con la quale aveva lavorato; appena l'ha rivista, ha svolto spontaneamente gli esercizi che faceva con lei in passato. Questi animali, inoltre, ricordano con precisione dove si trovano gli alberi e le pozze d’acqua, cosa per loro vitale nell’arida savana, visto che ingurgitano quintali di foglie e bevono circa 180 litri d’acqua al giorno.
5. Chiamate a distanza
Le femmine di elefante sono in grado di distinguere il richiamo di 100 diversi individui... e possono farlo anche a due chilometri e mezzo di distanza! Questo serve sia per riconoscere gli amici che per guardarsi dai nemici: se sentono un richiamo sospetto, serrano i ranghi e si preparano a ricevere il potenziale intruso.
6 . Comandano le "nonne"
Gli elefanti, durante gli oltre 60 anni di vita, archiviano nel grande e potente cervello le loro conoscenze: così i giovani inesperti si affidano alla saggezza degli anziani. Sono le femmine più vecchie, le matriarche, a comandare il gruppo. Anche se nei momenti tranquilli tutte le femmine adulte del gruppo partecipano nel prendere le decisioni, quando sopraggiunge una minaccia... ogni membro della famiglia si affida alla matriarca.
7. Pelle spessa, ma non dappertutto
In genere, si pensa che gli elefanti abbiano una pelle molto spessa... ed è vero, almeno, in parte. Su proboscide, gambe e deretano, la pelle è in effetti spessa circa 4 centimetri; ma dietro le orecchie e su fianchi, petto e addome è molto più sottile. Anche le zone dove la pelle è più spessa, comunque, sono molto sensibili perché riccamente innervate: si accorgono persino quando una mosca vi si appoggia!
8. Proboscide mille usi
Se la proboscide di un elefante termina con due "dita" prensili, si tratta di un elefante africano; se ne ha uno soltanto, allora si tratta di un elefante indiano. Formata da più di centomila muscoli, la proboscide ha una tale forza che può sollevare pesi di oltre 250 chili, ma è anche così sensibile da poter strappare un solo filo d’erba. Serve inoltre per barrire, portare acqua e cibo alla bocca, lanciare fango. La proboscide, infine, viene usata per comunicare, con una specie di linguaggio dei segni.
9. Non possono saltare
A differenza di quelle di molti mammiferi, le ossa nelle zampe degli elefanti sono fatte in modo tale da non avere "la molla" necessaria per farli sollevare da terra. Del resto, non ne hanno bisogno, perché per difendersi dai predatori adottano altri sistemi. Non è vero, però, che sono gli unici mammiferi a non poterlo fare: anche ippopotami e rinoceronti non saltano.
10. Dormono poco
L'elefante è uno degli animali che dorme di meno: la sua priorità è nutrirsi, mentre dedica al sonno circa 3-4 ore al giorno. Non è vero, però, che dorme solo stando in piedi: se il sonno è lungo e non solo un breve pisolino, si stende per terra e spesso russa!
io sapevo anche che muoiono perchè a un certo punto non riescono più a mangiare, per mancanza di denti (che non ricrescono)... sarà vero ?
Sì e no, in effetti agli elefanti i denti ricrescono per sei volte, invece che due come per gli umani.
Il problema è che masticare 3 quintali di verdura al giorno li fa consumare parecchio: e quando hanno finito la sesta dentizione possono morire di fame non riuscendo più a masticare il cibo.
Ma succede solo in una età 60/70 anni che di solito riescono a raggiungere solo in cattività.
cmq sono animali simpatici