Dall’antologia degli scritti di ‘Abdu’l – Bahá (142):

Hai chiesto a proposito del decimo e diciassettesimo versetto
del ventunesimo capitolo dell'Apocalisse di san Giovanni.
Sappi che secondo principi matematici, il firmamento del
fulgido astro di questa terra è stato diviso in dodici
costellazioni, che si chiamano segni zodiacali. Parimenti, il
Sole della Verità rifulge e riversa le sue grazie da dodici stadi
di santità e tali segni del cielo significano quegli immacolati
personaggi che sono le sorgenti prime della santità e gli
orienti proclamanti l'unicità di Dio.
Considera come ai tempi dell'Interlocutore (Mosè), vi
furono dodici santi esseri che erano i capi delle dodici tribù; e
così nella dispensazione dello Spirito (Cristo), nota che
v'erano dodici Apostoli riuniti all'ombra protettrice di quella
Luce superna e da quegli splendidi orienti il Sole della Verità
rifulse come il sole nel firmamento. Ancora, ai tempi di
Muhammad, osserva come vi furono dodici orienti di santità,
che palesarono il confermatore aiuto di Dio. Così stanno le
cose.
Di conseguenza san Giovanni il Teologo parla nella sua
visione di dodici porte e di dodici fondamenta. ‘Quella
grande città, la santa Gerusalemme, discesa dal cielo da Dio’
significa la Santa Legge di Dio e questo è scritto in molte
Tavole e si può leggere altresì nelle Scritture degli antichi
Profeti: per esempio, che essi videro Gerusalemme andare nel
deserto.
Il significato di questo passo è che questa Gerusalemme
celeste ha dodici porte, attraverso le quali le anime benedette
entrano nella Città di Dio. Queste porte sono anime che sono
come stelle polari, come portali di sapere e di grazia, e
all'interno di queste dodici porte si trovano dodici angeli.
«Angelo» significa la forza delle confermazioni di Dio -
che la torcia del potere confermatore di Dio rifulge dal
torcère di quelle anime - cioè a ciascuno di quegli esseri
sarà concesso il massimo sostegno confermatore.
Queste dodici porte abbracciano il mondo intero, cioè
sono un asilo per tutte le creature, e sono anche le fondamenta
della Città di Dio, la Gerusalemme celeste, e su ciascuna
di queste fondamenta è scritto il nome di uno degli
Apostoli di Cristo. Cioè, ciascuna di esse palesa le perfezioni,
il gioioso messaggio e l'eccellenza di quel santo Essere.
In breve, la Scrittura dice: «Colui che mi parlava aveva
come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue
porte e le sue torri» (Apocalisse 21:15). Ciò significa che certi personaggi
guidarono le genti con un bastone cresciuto dalla terra e le
pascolarono con una verga, come la verga di Mosè. Altri educarono
e pascolarono le genti con una verga d'acciaio, come
nella dispensazione di Muhammad. E in questo ciclo, trattandosi
della più possente delle dispensazioni, la verga cresciuta
dal regno vegetale e quella di ferro saranno trasformate
in una di purissimo oro, presa dalle sconfinate tesorerie del
Regno del Signore. Con questa verga le genti saranno
educate.
Notate bene la differenza: un tempo gli Insegnamenti
di Dio erano come un bastone e con questo strumento le Sacre
Scritture furono divulgate, la Legge di Dio promulgata e
fondata la Sua Fede. Poi venne un tempo in cui la verga del
vero Pastore fu di ferro. E oggi, in questo nuovo splendido
evo, la verga è per l'appunto quale oro puro. Quale differenza!
Ora sai, dunque, quanto terreno hanno guadagnato la
Legge e gli Insegnamenti di Dio in questa dispensazione,
quali altezze hanno raggiunto, così che trascendono di molto
le trascorse dispensazioni: in verità questa verga è purissimo
oro, mentre le verghe dei giorni passati erano di ferro e di
legno.
Questa è una breve risposta scritta per te, perché non c’era
tempo per scrivere di più. È certo che mi perdonerai. Le
ancelle di Dio devono assurgere a tale stadio onde possano
comprendere, da sole e senza aiuto, questi intimi significati
ed essere capaci di spiegarli diffusamente parola per parola;
uno stadio in cui, dalla verità dei loro intimi cuori, sgorgherà
una fonte di saggezza, zampillando quale fontana che sgorga
da polla sorgiva.

Fatta salva questa interpretazione, è anche evidente che la Nuova Gerusalemme del Missouri è una Gerusalemme celeste, in quanto voluta da Dio, costruita per sua volontà, dietro sue istruzioni. Ho già detto altrove che una città è costituita principalmente dai suoi abitanti e, quindi, se costoro seguono le istruzioni divine, sono abitanti celesti e la città diviene essa stessa celeste.