e quelli che davanti alle macchinette del pedaggio-posteggio e manca un euro, scientemente tirano fuori 50 cents (tutto a metà!!! dopo che gli hai offerto la birretta per sedarlo) e aspettano gli altri tuoi 50 cents... e tu "guarda che non muori se metti un euro intero"
Beh un tempo era così lo so, pure mio padre era così: se c'erano delle donne nel gruppo nessuna ha mai potuto pagare.
Io sono diversa. Se mi paghi da bere oggi, domani lo pago io a te. Non voglio sentirmi in debito con nessuno. Anche se a volte quando con amici uomini mi propongo di offrire, mi guardano straniti.
In coppia è diverso ovviamente, ma anche lì per me una volta pago io e una volta paga lui, non esiste che sia lui a offrire sempre. Aveva un senso quando la donna non lavorava. Ora che entrambi lavorano e guadagnano, si fa a metà. E ci sta che la donna offra.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
A molti uomini ancora oggi piace offrire la cena alla donna. E' il loro modo per coccolarla e sentirsi forti e valorosi, quindi quando è fatto con questo spirito a me non dispiace accettare.
Non sono troppo categorica su questo aspetto
Qua che ve lo dico a fare, si spacca pure il capello
Con le mie amiche dividiamo il totale per quante siamo, tanto condividiamo pure gli antipasti
Se un uomo "mi vuole coccolare" lo lascio fare
Tanto non mancherà di certo che poi lo faccia io
E cavillare sull'euro è proprio antisociale!
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
io sono antisociale
ma quello là c'aveva proprio il braccino corto
Qui da noi se un uomo lascia pagare la donna o semplicemente, permette di fare il conto alla romana, non è considerato uomo. Ne va della propria dignità
A parte gli scherzi, se ho degli ospiti, questi non pagheranno mai in mia presenza... e possono anche offendersi, per quanto mi riguarda.
Bambol utente of the decade
Anche a me fa strano chi vuole pagare tutto lui/lei. Questione di abitudini e di mentalità.
Offrire è come regalare, se qualcuno ti fa un regalo non richiesto, è come se ti imponesse un debito.
Capisco che in certi posti non viene vissuto così, però di fatto, chi riceve poi si sente in obbligo.
Inoltre, dipende dalle circostanze, ma in certe situazioni, chi offre fa del potlach, cioè fa esibizione di poter pagare, cioè è un po' come se dicesse "sono pieno di soldi e te li sbatto in faccia"... che non è proprio bellissimo... insomma, è un po' come comunicarti implicitamente che tu sei "economicamente inferiore"...
ah, scusate ma per un siciliano queste son cazzate. Non non offriamo per ostentare o far sentire in debito l'altro o l'altra, spesso siamo più poveri dei nostri ospiti. E' semplicemente un modo per manifestare piacere e che siamo completamente a disposizione, che non hai da temere nulla perchè per qualsiasi cosa, saremo pronti a prenderci cura di te e tutto questo, senza pretendere nulla in cambio, ci basta solamente la vostra amicizia. Siamo fatti così... senza sapere perchè.... E' nel nostro dna.... proviamo più piacere nel donare, o fare dei favori, che riceverli. Chi non è meridionale non può comprendere.
Bambol utente of the decade
Ma quanto sono bastarda dentro io come meridionale allora
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-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Sì capisco.. ho un amico di Lecce che, quando vado, non riesco a pagare niente.
Il problema è che io vorrei ricambiare, ma con lui è impossibile.
Forse è per questo che non apprezziamo... anche a noi, almeno a me, piace offrire, ma se non puoi, ti senti a disagio... proprio come vi sentireste voi se non poteste.
Temo di essere un po’ asociale, tendenzialmente introversa. L’eccessiva esposizione alla compagnia altrui mi stanca molto, quindi sono tirchia con il tempo che trascorro con gli altri. Lo devo fare per lavoro, ma poi ricerco la solitudine.
Un caffè però lo prendo con tutti, senza distinguo, anche con gli antipatici. Un aperitivo (un’ora circa di solito) con persone che scelgo con cura: vi dev’essere come minimo una comunanza di interessi. Pranzi, cene, serate o pomeriggi solo se so che ci sono anche persone con cui ho un certo feeling; giornate intere praticamente mai (tranne in montagna, dove si può anche non parlare). Con gli sconosciuti non ho particolari pregiudizi: un incentivo a conoscerli è la scoperta della loro capacità di intavolare dei discorsi interessanti.
Per i motivi addotti mi trovo bene nei forum: scelgo io cosa ascoltare-leggere, quando e se scrivere, quanto tempo dedicarvi.
Tutto sommato mi ritrovo anche io molto in quello che scrivi.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)