Dai quattro vangeli canonici è possibile ricavare qualche passo in cui si dice che Gesù era un Rabbi?
Dai quattro vangeli canonici è possibile ricavare qualche passo in cui si dice che Gesù era un Rabbi?
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Lc 4:15-20
Grazie! Ma allora mi domando: com'è possibile che non fosse sposato? I rabbi dovevano esserlo per forza, proprio come oggi i preti devono essere per forza scapoli.Originariamente Scritto da Kurono Toriga
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Sì, avrebbe dovuto,ma Gesù, dovendo scegliere fra la crocefissione e il matrimonio, evidentemente preferì la crocefissione: in quanto Figlio di Dio era onnisciente e sapeva bene quello che lo aspettava in entrambi i casi.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Meglio la morte della mogliera, un calvario di 3 giorni che di 30 anni!
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Una componente importante della personalità storica di Gesù è la sua condizione celibataria. dalle fonti evangeliche, come dalla frammentaria documentazione antica extraevangelica, non risulta che Gesù fosse sposato durante l'attività pubblica; né si può presumere che fosse vedovo o separato dalla moglie, e avesse avuto dei figli. Solo sulla base di illazioni del tutto infondate si è fatta l'ipotesi di un matrimonio di Gesù con Maria la Maddalena. Si è detto anche che una scelta celibataria non solo era inconcepibile nell'ambiente giudaico, nel quale viveva Gesù, ma sarebbe stata anche biasimata come una trasgressione al comando di Dio in Gn 1,28: " Siate fecondi e moltiplicatevi". Le scoperte di Qumran hanno confermato in parte l'esistenza di una comunità di giudei adulti, contemporanei di Gesù, che vivevano il celibato per motivazioni ascetico-religiose. Secondo Filone, gli esseni avrebbero eliminato il matrimonio e deliberato di praticare la continenza perfetta per non porre ostacolo alla vita comunitaria.
Questa motivazione potrebbe essere integrata con quello che, nell'ultimo periodo dell'insediamento qumranico nel I secolo d. C., diventa il clima di attesa escatologica messianica: come partecipanti alla comunità santa e convocata per la guerra sacra, i membri della comunità vivono nello stato di perfetta purità, rappresentata dal celibato.
Per quanto riguarda la scelta celibataria di Gesù e la sua motivazione è quanto mai problematico un influsso della corrente ascetico-spirituale di Qumran, sia pure nelle sue accentuazioni messianico-escatologiche . E' più probabile che Gesù si ispiri alla figura profetica di Geremia, che con il suo stato di celibe deve essere un segno per i suoi contemporanei ( Ger 16,1-13).
Si potrebbe intravedere la motivazione del celibato di Gesù nella sentenza data in forma di mashal-enigma come risposta all'obiezione dei suoi discepoli di fronte alla proposta di una relazione sponsale ispirata al progetto originario della creazione. Alle due categorie di eunuchi, quelli naturali e quelli artificiali, di cui si parla anche nella tradizione rabbinica, Gesù contrappone quelli che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. (Mt 19,12). Forse questa è la risposta che dà Gesù all'insulto o diceria che circola sul suo conto e sul suo gruppo di discepoli, che si sono separati dalle rispettive famiglie: " siete degli eunuchi!".
Il celibato di Gesù non imposto da costrizioni esterne, condizioni sociali o economiche, e neppure derivato da un'impossibilità fisica di sposarsi e di generare, è un segno del tempo nuovo inaugurato dall'irruzione del regno di Dio nella storia umana.
Ma se Gesù era celibe non può essere stata un rabbi, una cosa esclude l'altra. Comunque, se hai pazienza e mi rispondi, poi ti dico chi era probabilmente sua moglie, e perché lo dico.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
cercherò di indagare meglio sulla storia del rabbi
Se ti guardi l'inizio della discussione, ho chiesto espressamente agli esperti del Nuovo Testamento se da qualche parte nella Bibbia venga detto che Gesù era un rabbi. L'esperto supremo, quello che cita la Bibbia anche per cucinare la carbonara, ha riso come un ebete ma non ha risposto. Aspetto che tu mi dica qualcosa di più.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Leggendo discussioni un po' datate ( pur Non essendo l' esperto...) tento una risposta.
Ecco quanto riporta un autore correligionario del Gesu' storico / sul titolo di Rabbi/Maestro che gli venne affibiato dai suoi devoti.
L' appellativo di Rabbi , a "quei" tempi, veniva "comunemente" conferito a persone che conoscevano e insegnavano la Torah / seppur ancora (tale titolo) NON era ancora ristretto ai soli dottori ordinati.
SOLO nella generazione successiva tale titolo prese ad indicare un grado accademico.
Come ben sai - dopo il '70 - si tenne il sinodo di Javne / in quell' occasione fu RI-visitato tutto il Tanak e la dottrina giudaica nel suo insieme. Gli studiosi definiscono quel sinodo come la genesi del rabbinismo..eccc...eccc...
E comunque l' autore è D. Flusser: Jesu / editor Morcelliana ( pag.42) _ che riporta altresi' il testo di Ferdinad Hahn:
Christologische Hoheitstitel _ Ihre Geschichte im frühen Christentum. Von Ferdinand Hahn. (= Forschungen zur Religion und Literatur des Alten und Neuen Testaments, Heft 83).
(ovvero:
Magniloquenti titoli cristologici / storia del primitivo cristianesimo. Di Ferdinand Hahn. (= Ricerca sulla religione e letteratura dell'Antico e del Nuovo Testamento -
link (purtroppo è in "deutsch" / ma è presente la funzione "traduci":
traduzione ovviamente "da computer"):
https://www.zvab.com/servlet/BookDet...rdinand%2Bhahn
Grazie! Finalmente qualcuno che risponde senza menare il can per l'aia!
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Tenendo conto che la vita di Gesù si concentrò decisamente della religione giudaica, che quasi tutte le tradizioni evangeliche lo mostrano implicato in dispute erudite sulla scrittura e sulla halakà con studiosi della legge, che gli fu riconosciuto il titolo onorevole, ma a quel tempo informale, di rabbi o maestro, che più di una tradizione evangelica lo presenta a predicare o insegnare nelle sinagoghe ( presumibilmente dopo le letture della Scrittura). La vastità del materiale didattico nei vangeli rende naturale l’uso del titolo ( criterio di coerenza) .
Data la diffusa presenza del titolo nelle tradizioni evangeliche, è interessante osservare che nessuna cristologia della chiesa primitiva si sia basata sul titolo rabbi/maestro; le cristologie dipendono da altri titoli ( criterio di discontinuità).
Da notare che il titolo di rabbi o maestro ricorre in varie occasioni sulle labbra dei Dodici, di altri discepoli, di estranei ben disposti, e di estranei non tanto ben disposti. Il fatto che, nel vangelo secondo Giovanni ( 3,26) , si sia attribuito anche a Giovanni Battista dai suoi discepoli ci ricorda che, agli inizi del I sec. , il titolo aveva un campo di applicazione molto ampio e vago e non era legato ad uno studio formale o a un’ordinazione al rabbinato.
Su tutto questo vedi R. Riesner, Jesus als Lehrer
Allora dillo a Cono che nega fosse un rabbi. Io te lo ripeto: per la legge ebraica un rabbi doveva essere sposato.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Cara Pazza_di_ Acerra, insisto sul fatto che la legge ebraica del tempo non è lampante, anzi è da ricostruire dato che i testi più antichi sono posteriori ai vangeli. Poi siamo vicini alla fine d'Israele ed alla fine le regole valgono sempre di meno.
Una ricostruzione risulta dal libro che ho citato e che non ho letto ma ho riportato il pensiero di un esperto che lo ha letto.
Io ho detto che dagli studi risulta che " rabbi o maestro" per Gesù fosse un titolo onorifico a lui dato dalla gente comune per la profonda e viva interpretazione delle Scritture.
Un paragone odierno potrebbe essere quella di "Dotto'" come si usa chiamare chi ne sa parecchio, oppure maestro per un artigiano bravo, o ad un bravo musicista. Sono titoli guadagnati sul campo e Gesù di strada ne ha fatta parecchia ed a piedi.
Ultima modifica di crepuscolo; 15-02-2018 alle 16:41
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