c'� del lardo in Garfagnana
Supposto che la religione è religione e non politica, a meno che sia tutto politica, e non lo credo, perché a me della politica non me ne importa niente, quando io dico che un'idea costruttiva per la società, intesa come insieme di persone di vario tipo, può maturare in ambito religioso o quantomeno da persone che credono in Dio, ben venga, non vedo perché osteggiarla per pura ideologia.
se fai morale pubblica, lo è per forza;
certo, ben venga; te l'ho ripetuto tante volte;, perché a me della politica non me ne importa niente, quando io dico che un'idea costruttiva per la società, intesa come insieme di persone di vario tipo, può maturare in ambito religioso o quantomeno da persone che credono in Dio, ben venga,
non ho affatto detto di osteggiarla per puro pregiudizio, ma solo che in quel momento diventa un'ideologia come le altre, non religiose; e quindi suscettibile di critica nei suoi fondamenti, anche logici e razionali, senza che la fede possa essere addotta come franchigia da quella critica; l'ho ripetuto decine di volte, e ancora equivochi la criticabilità di un'opinione col divieto ad esprimerla;non vedo perché osteggiarla per pura ideologia.
e non si può impedire la critica, perché altrimenti avresti un'ideologia politica che compete con altre, ma con la pretesa di essere insindacabile, e questo non possibile.
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Come faccio a continuare il dialogo se ti sembra "logico" paragonare astrologia e Religione, scusa? Michele già è più accettabile quando afferma che Cristo ha dato senso e significato nuovo a ciò che già si celebrava nel mondo pagano. Te ti rintani, semplicemente, nell'ideologia anticlericale e antiteistica.
amate i vostri nemici
Io capisco che a te non faccia piacere veder paragonata la tua religione con oroscopi ed altro, ma questo è.
Son credenze tutte quante, cambia solo l'oggetto del creduto.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
ma proprio per niente; ho difeso a spada tratta la libertà dei religiosi di pronunciarsi su tutto e, visto che non ti sta bene il paragone con l'astrologia, ti ho portato l'esempio dell'Islam, ma te 'un t'intendi;
se usi argomenti religiosi per fare politica, intervenire in questa, non puoi inibire nessuno dall'intervenire a sua volta sui fondamenti del tuo pensiero, perché sarebbe come pretendere l'immunità da critiche mentre fai politica, e capisci bene che non è possibile.
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La religione ha i suoi posti privati per farla ed io non faccio certo morali.
Certo se uscisse un Savonarola e cominciasse a predicare a P.zza Cavour sarebbe inconsueto quanto inappropriato in un'epoca in cui ognuno sa leggere e scrivere e si suppone pensare con la propria testa.
Un diritto sacrosanto, ma sei tu che insisti pensandomi come non sono, solo perché mi piace la figura di Gesù, come se appartenessi a quelli lì, senza sapere a chi......anche se lo so
Comunque se io devo accettare la critica tu devi accettare il chiarimento e la contro-critica.
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immagino idee in senso negativo; il fatto è che il senso negativo lo determini tu perché quando pensi non pensi a Dio ma alla società in cui vivi, ma la società in cui vivi, direbbe Gesù, ce l'hai sempre, mentre Dio no.
Scherzo, se credi che io sbagli fammelo capire bene.
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Insomma tu instauri il multialogo; perché mai chi crede , che di solito risulta testardo, nel sottinteso dialogo dovrebbe ascoltare te? Ti ascolta finché non lo contraddici troppo poi riprende per la sua strada.
Il credente crede per un insieme di combinazioni, e non se ne farà smontare nessuna a meno che ci sbatta il naso.
Questo dovresti saperlo.
infatti, non pretendo affatto che il credente ascolti me; ma faccio presente ai terzi che ascoltano quali siano gli eventuali bug dell'argomentazione politica fondata sulla fede, perché valutino la cosa, come avviene normalmente; perciò non è ammissibile la pretesa che l'argomentazione di fede si ponga come intangibile, nel momento in cui avalla una tesi di politica pubblica;
es.: le unioni civili; come ho già fatto presente, se uno le nega con un'argomentazione religiosa, posso sottomettermi a quella, e non è possibile; reprimere il diritto del religioso, e non lo voglio; oppure discutere sulla logica di quell'affermazione, ed è quello che faccio.
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