No, sbagli: Il forzanovista violento è privo di default, di qualsivoglia autorità morale. Il credente nonviolento che si batte per la difesa anche civile della Vita, non nutre certo nostalgie confessionali ormai fuori dal tempo e sconfitte dalla Storia, ma offre la sua testimonianza a servizio del Bene Comune.
amate i vostri nemici
beh, ma una manifestazione politica contro le Unioni civili, e la promessa a Renzi di fargliela pagare, "ce ne ricorderemo", è un interventismo confessionale diretto, perché quella legge in nulla nuoce alla libertà del cattolico di vivere il matrimonio secondo la sua fede;Originariamente Scritto da conogelato
se un cattolico adotta un'agenda politica, non apostolica, che ha molti punti in comune co quella dei neo-fascisti, capisci bene che definire quel cattolico non conservatore, ma proprio reazionario, non è un'idea balzana ed esagerata.
c'� del lardo in Garfagnana
Mi fai cadere le braccia
Muoversi e manifestare a favore della Vita ha il solo incipit del BENE COMUNE. (non ce la faccio più a ripetertelo)
amate i vostri nemici
ripeti una sciocchezza, perché impedire ad altri di sposarsi perché si considera ammissibile solo la propria nozione di matrimonio non è perseguire il bene comune, ma confessionalismo politico;Mi fai cadere le braccia
Muoversi e manifestare a favore della Vita ha il solo incipit del BENE COMUNE. (non ce la faccio più a ripetertelo)
e si tratta di un atto politico, inteso ad incidere sulla legge, non in un'opera di apostolato;
peraltro, lo stesso Francesco nell'occasione ha espresso la sua censura, rifiutando di ricevere la delegazione dei familisti, e il messaggio è stato chiaro e rotondo;
tu non riesci a capire la differenza tra fare apostolato e fare politica, cercando di informare la legge a nozioni di tipo religioso;
e nota che non sto affatto dicendo che non dovresti manifestare, e nemmeno adoperarti politicamente; dico solo che nel momento in cui lo fai, la tua motivazione di fede non è più intangibile, ma si pone al pari con tutte le altre ideologie politiche, discutibili e criticabili, dato che diventa politica.
perciò, non puoi inibire critiche sul piano della fede; tutto qui; la cosa partiva dalla tua inibizione alle critiche di vega;
poi, capisco l'imbarazzo nel ritrovare ai primi punti del programma di Forza Nuova tante idee di cui ti fai spesso latore, e che appaiono palesemente come reazionarie; ma non è colpa mia.
c'� del lardo in Garfagnana
Uteri in affitto, mercato degli spermatozoi, eugenetica d'assalto, aborto, eutanasia, divorzio breve, 2 papà o 2 mamme come genitori A e B = Cose progressiste
Famiglia con babbo, mamma e figli, matrimonio davanti a Dio, apertura alla Vita, difesa di questa dal suo naturale concepimento al suo naturale esaurirsi = Cose reazionarie. Ok.
amate i vostri nemici
E tu con la tua concezione della donna e della famiglia pensi di arrivare lontano?
Ti voglio far notare, allacciandomi all'altra discussione, che se è proprio dio che disattende questa difesa della vita "prendendo con sé" pure i bambini, mi sembra quantomeno ipocrita e sciocco venire a fare la ramanzina ogni volta.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
sembra che tu non abbia proprio la coscienza civica per capire la differenza che distingue il liberale dal reazionario: e cioè che nessuno dei sostenitori della libertà di quel primo gruppo di pratiche cerca di imporle anche a te, ma si limita a constatare che non ci sono validi motivi condivisi per vietarle;
sono reazionari i sostenitori delle seconde prassi coloro che vorrebbero imporle agi altri che non condividono, tramite la politica a la legge;
cadi sempre su questa asimmetria; nessuno viene a casa tua ad importi di "non essere aperto alla Vita", di divorziare o di disporre della tua vita come meglio credi; ma tu vuoi interferire con le scelte altrui, quando queste sono strettamente private, e non "bene pubblico";
una certa dottrina della sessualità e della famiglia che determina una soggezione sociale femminile, sì, è reazionaria.
c'� del lardo in Garfagnana
"Soggezione sociale femminile"
Non ci credi più neanche te, a questo linguaggio da Politburo....
Credimi, classificare le Persone come progressiste o reazionarie presuppone un'alta capacità di leggere la Storia. A tutto tondo! Te invece, che ti credi paladino dei diritti e sostenitore del progresso, soffri di miopìa avanzata, in questo senso. Ti sfugge proprio, il concetto di Bene Comune. Non lo contempli nel tuo dizionario.
amate i vostri nemici
a parte che ai sovietici femminismo e diritti civili interessavano poco, i femminicidi, le molestie, la minor retribuzione femminile per te sono propaganda
certo, se la famiglia fosse organizzata come dite tu e Forza Nuova, le donne non potrebbero divorziare e sarebbero sempre incinta, quindi zero carriera, zero capacità di influenzare decisioni importanti, zero potere contrattuale, zero libertà di affrancarsi da situazioni oppressive;
guarda che chi ci legge non è scemo;
a me forse sfugge la tua nozione di Bene Comune, con tutte ste maiuscole; ma tu sei come quello contromano in autostrada, che pensa che siano tutti pazzi gli altri;Credimi, classificare le Persone come progressiste o reazionarie presuppone un'alta capacità di leggere la Storia. A tutto tondo! Te invece, che ti credi paladino dei diritti e sostenitore del progresso, soffri di miopìa avanzata, in questo senso. Ti sfugge proprio, il concetto di Bene Comune. Non lo contempli nel tuo dizionario.
le nostre società liberali, proprio quelle di cultura cristiana, hanno ripudiato quella tua nozione di bene comune per cui tu saresti autorizzato a decidere se la mia amica lesbica possa sposarsi o no con la tua compagna, o tante altre cose;
sto bene comune lo capisci solo tu, e quelli di FN, mentre le opinioni pubbliche del mondo libero e le relative leggi sono il frutto del trionfo del peccato; se la pensi così, nelle teocrazie islamiche ti troveresti benissimo.
c'� del lardo in Garfagnana
Ok, altre perle. Ne sforni in continuazione....
Da queste Parole sulla Donna, si evince chiaramente che la Chiesa è reazionaria, fascista e retrògrada. Ok. Aggiungo alla collezione.
A ciascuna di voi e a tutte le donne del mondo indirizzo questa lettera nel segno della condivisione e della gratitudine, mentre si avvicina la IV Conferenza Mondiale sulla Donna, che si terrà a Pechino nel prossimo mese di settembre.
Desidero innanzitutto esprimere il mio vivo apprezzamento all'Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha promosso una iniziativa di così grande rilievo. Anche la Chiesa intende offrire il suo contributo a difesa della dignità, del ruolo e dei diritti delle donne, non solo attraverso lo specifico apporto della Delegazione ufficiale della Santa Sede ai lavori di Pechino, ma anche parlando direttamente al cuore e alla mente di tutte le donne. Recentemente, in occasione della visita che la Signora Gertrude Mongella, Segretaria Generale della Conferenza, mi ha fatto proprio in vista di tale importante incontro, ho voluto consegnarle un Messaggio nel quale sono raccolti alcuni punti fondamentali dell'insegnamento della Chiesa in proposito. È un messaggio che, al di là della specifica circostanza che lo ha ispirato, si apre alla prospettiva più generale della realtà e dei problemi delle donne nel loro insieme, ponendosi al servizio della loro causa nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Per questo ho disposto che fosse trasmesso a tutte le Conferenze Episcopali, per assicurarne la massima diffusione.
Rifacendomi a quanto scrivevo in tale documento, vorrei ora rivolgermi direttamente ad ogni donna, per riflettere con lei sui problemi e le prospettive della condizione femminile nel nostro tempo, soffermandomi in particolare sul tema essenziale della dignità e dei diritti delle donne, considerati alla luce della Parola di Dio.
Il punto di partenza di questo ideale dialogo non può che essere il grazie. La Chiesa - scrivevo nella Lettera apostolica Mulieris dignitatem - « desidera ringraziare la santissima Trinità per il "mistero della donna", e, per ogni donna, per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le "grandi opere di Dio" che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei » (n. 31).
2. Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell'umanità.
Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.
https://w2.vatican.va/content/john-p...995_women.html
amate i vostri nemici
guarda che io ho fatto notare che le cose che hai spesso scritto tu sul matrimonio indissolubile, l'"apertura alla vita", la Chiesa come guida spirituale del popolo, ecc.... sono ai primi punti del programma dei neofascisti; poi, ognuno tragga le conclusioni che crede;
e ho puntualizzato che le mie obiezioni non si rivolgono alla dottrina rivolta ai credenti, ma all'azione politica diretta ad influenzare la legge, che si impone a tutti; quella è la linea di discrimine;
se fai la manifestazione contro le unioni civili o altro - un diritto che riguarda chi non aderisce alla tua concezione, ma non comporta alcuna privazione della tua libertà, né un danno sociale che la legge riconosce come tale - sei un reazionario che cerca di entrare nei fatti privati altrui;
come se uno venisse a casa tua a dire come si deve vestire tua figlia, perché quello ritiene che sia "bene comune" che le donne vadano in giro coperte dalla testa ai piedi;
ma tu non hai cultura della libertà, che è essenzialmente libertà dell'altro di coltivare le sue ragioni, entro i principi generali della legge; il tuo desiderio è che tutto il mondo si uniformi alla tua concezione, anche quando la diversità non ti condiziona; non riesci ad accettare la libertà altrui, la avverti come una minaccia, anche quando si tratta di questioni che non ti riguardano in nessun modo.
c'� del lardo in Garfagnana
E' inutile che ti affanni: non capisce una cippa.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Sono cazzi della chiesa cattolica, non di un libero credente.
No, sono anche cazzi dei non credenti, che dovrebbero sottostare ai precetti della chiesa cattolica in materia di divorzio, aborto, unioni civili etc. Quello che sfugge alla Chiesa (e a Cono) è che il divorzio e compagnia bella non sono un OBBLIGO, mentre loro vorrebbero obbligarti a non divorziare etc.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
se il libero credente avvalora la narrazione e le fonti da cui altri credenti si ispirano per fare politica, si pone nella condizione di vederle contestate, malgrado egli possa non condividerne gli esiti politici;
purtroppo, di fronte alla presunzione di verità del confessionalista politico non si può opporre altro, se si vuole restare nell'ambito dell'educazione e del dialogo;
se venisse un islamico pacifista a dire che il guerrafondaio sbaglia, ma che in effetti il Corano è parola di Dio, perciò quello in fondo non ha torto a precettare te di non bere il vino e tua figlia di andare coperta dalla testa ai piedi, ti troveresti di fronte alla stessa ambiguità, e alla stessa necessità di opporti in quel modo dialettico; sempre che tu non voglia prendere entrambi, pacifista e guerrafondaio, a calci nel culo, dato che nessuno impedisce loro di vivere come vogliono, senza enunciare in pubblico che quella è la verità, e che chi non la condivide è sbagliato, o peccatore;
io non voglio la violenza e preferisco il dialogo; ma no gli lascio certo il privilegio di porre la sua opinione al di sopra delle altre.
c'� del lardo in Garfagnana
Permessi di Scrittura
Rispondi Citando
