Scandalo bonifici M5S, ecco i primi dieci nomi. Grillo: “Alla fine ci favorirà”, Di Maio: “Chi ha tradito è fuori”
Il leader: «Abbiamo chiesto al Mef l’elenco completo dei bonifici».Lascia anche Borrelli, il fedelissimo di Casaleggio
http://www.lastampa.it/2018/02/13/it...bJ/pagina.html
"c'è sempre uno più puro che ti epura" dicevano una volta......
Giusto, coerente. Chi non segue il decalogo vada pure via. Se tutti i politici fossero stati così sin dall'inizio oggi saremmo un'altra nazione.
Bambol utente of the decade
il fatto è che non va via nessuno...
tipo chi è già candidato, invece di escluderlo dai candidati (cosa che potrebbero fare), fanno firmare una ipotetica rinuncia ad andare in Parlamento DOPO essere stati eletti; documento che non ha nessun valore. Una volta eletto, il tizio inquestione deve dimettersi e poi il Parlamento deve votare per approvare le dimissioni, cosa che poi non accade mai.
Quindi una bella farsa.
Un voto disgiunto con preferenza avrebbe permesso di pulire le liste anche a posteriori di un deposito che le cristallizza.
Il voto disgiunto non c'è, quindi se ti trovi quel nome lì o lo voti o non lo voti
è il nostro sistema ad essere fallace... qualcuno getta la maschera quando oramai nessuno può più cambiare le cose... perlomeno vengono espulsi dal movimento, meglio di niente.
Bambol utente of the decade
quelli che sono candidati, ormai non li puoi espellere. te li troverai sulla scheda. Prendi nota, se non vuoi votarli:Originariamente Scritto da bumble-bee
I « primi dieci nomi» dei “falsificatori” pentastellati emersi dall’inchiesta de Le Iene.
Silvia Benedetti; Massimiliano Bernini; Maurizio Buccarella; Elisa Bulgarelli; Andrea Cecconi; Emanuele Cozzolino; Ivan Della Valle; Barbara Lezzi; Carlo Martelli; Giulia Sarti.
Che aggiunti agli inquisiti di cdes e cdsin portano diretti al non voto.
Se lo sai che quello è un disonesto conclamato, lo voti o no ?
La domanda è quella.
Indipendentemente dal partito che lo sostiene
sinceramente, non mi sembra una gran questione, se non per l'approssimazione organizzativa di quel movimento;
il carattere di questa campagna elettorale è che la maggior parte dei partiti propone cose irrealizzabili nella convinzione di non dover o voler governare, e così facendo dice confortevoli bugie ad un elettorato disorientato, pronto a fingere di credere a tutto;
è un grande bluff, che però verrà "visto" da chi ha il punto, cioè il controllo sui flussi fiscali e di spesa, dato che non c'è margine per fare molto di più di quello che si fa ora;
più saranno forti i partiti più radicali, più le sollecitazioni renderanno radicale il conflitto tra settori ricchi del sistema, e settori marginali, con una mediazione debole.
c'� del lardo in Garfagnana
Quali sono i partiti radicali, a parte Casapound? I 5 Stelle mi sembrano solo 'contro' a prescindere, senza una reale capacità di discernimento per una vera visione politica.
questo è essere radicali;
cioè, proporre prospettive non congruenti alla realtà del possibile, sperando di mobilitare un elettorato "contro" da far pesare nel reale come antagonista;
il bluff sta nel non avvertire i propri elettori dell'uso che si farà di quel mandato nel momento in cui lo si dovrà far pesare;
nel centro-destra e nel centro-sinistra le opzioni sono abbastanza chiare, nel senso che si contano e il peso specifico di ogni forza determinerà la trazione delle rispettive aree, e quindi le possibilità; es.: se FI è più forte della Lega, è possibile un governo di cdx in cui il terzo peso, FdI, converge; al contrario, se FI risulta debole, il peso radicale di Lega e FdI spinge Berlusconi al centro e alle intese; a sua volta, se il PD perdesse molto a favore di LeU, non avrebbe più un peso tale da garantire una leadership come ora e sarebbe spinto ad intese molto più centriste;
il problema dei 5S è che stanno congelando il loro elettorato in una specie di camera di decompressione dove si rielaborano le identità politiche e di classe, ma senza una guida, qualcuno che indichi cosa realisticamente può accadere, e condanna quell'elettorato a trovarsi ignara massa di manovra e agnello pasquale nel momento in cui si prenderanno le decisioni, a Parigi e Berlino, mentre qui saremo senza un vero governo, ostaggi di richieste impossibili.
c'� del lardo in Garfagnana
Ah ok, in questo senso si, sono un po' i radicali della domenica, con l'entusiasmo dell'improvvisazione. A dire no a tutto quando governano gli altri che ci vuole?
questa cosa, però, non è neutra, ma conservatrice; perdere tempo nelle diagnosi lavora a favore della malattia; qualcuno è davvero scemo; ma di altri si intuivano gli obiettivi da molto tempo; anni fa, la fragolosa utentessa di altro forumera incredula quando prevedevo un Di Maio schierato col centro-destra; adesso manca poco, e il linguaggio doroteo del soggetto, oltre alla sua stessa immagine, comincia a manifestare ciò che sarebbe ovvio osservando il bacino in cui quel movimento va a pescare i voti, e cioè quello in cui nemmeno 10 anni fa Berlusconi faceva il cappotto; non è che i flussi elettorali dipendono da sbatter d'ali di farfalla.
c'� del lardo in Garfagnana
A me viene da piangere: Che mondo, o meglio, che Italia stiamo consegnando alle nuove generazioni? Che tipo di paese lasciamo in eredità ai nostri figli?
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