Originariamente Scritto da
axeUgene
non capisco cosa c'entri questo discorso, che peraltro non nega l'astrazione concettuale:
se fosse come dici, per decidere di non portare a passeggio il cane lanciandoti con quello dalla finestra, devi comunque astrarre e concettualizzare la dannosità dell'impatto, per analogia, astrazione, appunto; non è che hai fatto quella
precisa esperienza;
è abbastanza assurdo continuare a sostenere il soggettivismo puro quando si parla di testi, che per loro natura hanno un contenuto per definizione convenzionale, sebbene soggetto ad esegesi;
altrimenti, la storia della trave e della pagliuzza potrebbe legittimamente suggerirmi l'esperienza di farti andar via la pagliuzza dandoti la trave in testa; perché no ?
cosa mai mi delegittimerebbe ad interpretare così se le frasi non hanno un contenuto razionale e convenzionale ?
posto che stiamo parlando di testi che si esprimono quasi sempre per metafore, quindi la quintessenza dell'astrazione retorica; altrimenti i giudici sarebbero tutti agronomi e cercherebbero materialmente la zizzania col setaccio, disinteressandosi di omicidi, spacciatori, ecc...