sì.
Dico che questa parte del PD si rende conto che non avere un governo è molto problematico e anche avere un governo di destra. Quindi valuta altre opzioni.
La politica è l'arte del compromesso, secondo me.
Purtroppo sia i 5s che Salvini sono incapaci di compromesso e quindi di politica di governo.
l'opposizione esiste per questo , altrimenti il tuo ego si gonfia troppo e scoppia
Di Maio ieri:
"Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire dalle figure di garanzia a capo delle Camere ma soprattutto per i temi che dovranno riguardare il programma di lavori. Siamo fiduciosi che il presidente della Repubblica saprà guidare questa fase con autorevolezza e sensibilità come ha sempre fatto"
I 5Stelle devono per forza fare un compromesso.
giusto; infatti la politica non dovrebbe ragionare in termini di tifo calcistico, proprio perché riguarda il possibile, e non il sentimentale; se vuoi il sentimentale, fondi una chiesa e ti metti a predicare del giusto e dell'ingiusto, non concorri alla gestione del potere;
questa è un'opinione legittima, ma non risponde al quesito che ti ho posto: qualcuno ha impedito candidature rilevanti alle primarie in cui ha vinto Renzi ?Renzi si è circondato solo di leccapiedi, Ed è stata anche la ragione del suo fallimento: avere intorno gente che ti dice solo e sempre che sei bravissimo anche quando fai schifo, non aiuta.
può darsi che nelle circostanze date fosse il massimo possibile; e, a giudicare dalle performance della "sinistra" nel resto d'Europa, la cosa sembra piuttosto verosimile;Il motivo della sua sconfitta e della distruzione che si lascia dietro. Non vedo cosa ci sia da essere orgogliosi.
sai, nella DC c'era di tutto; non è che fai la schizzinosa sulla Bindi, che viene dalla stessa storia, ma più immersa; del resto, io che non ho mai votato DC, devo riconoscere come verità storica che la maggior parte dei progressi civici e sociali di questo paese, dal divorzio allo statuto dei lavoratori, sono stati possibili solo col contributo attivo di quell'ala, che faceva capo a Zaccagnini e Donat-Cattin; fosse stato per il solo PCI, te saluto... a partire dal divorzio; quelli volevano evitare persino il referendum e abbozzarla sull'abrogazione;è un democristiano! quale storia ?
cioè, la costante di tutti quelli che hanno governato da quando vige l'alternanza; una circostanza quasi ovvia, se analizzata da un osservatore esterno al sistema;ok, ma quello che ha ottenuto è stato perdere voti al centro e anche a sinistra.
Mi pare un risultato di merda eh
ora, se prescindi da valutazioni personali, quello ha individuato due baricentri politici in competizione; uno, si colloca tra SPD e Merkel, Macron, ecc... l'altro, è quello dei neo-nazionalismi anti UE, con la promessa di spesa e le minacce protezionistiche, rigetto della moneta unica, ecc... e ha investito nella prima, contando che l'oscillazione politica tende prima o poi a quella, volendone conquistare la leadership; ti puoi piacere o meno, ma è un calcolo sensato e l'unica posizione in grado di incorporare istanze progressiste;
dovrebbe fregartene perché è un indicatore della domanda di quella roba; e non si parla del minoritario al 33%, ma del solito partitino enunciatario e sacerdotale; dovrebbe fregartene perché per fare cose e governare devi avere la maggioranza;non ho capito perché dovrebbe fregarmene di Leu ?
Lo so bene che in questo paese la sinistra è sempre stata minoritaria, e allora ?
acqua calda.
li paragono; non ho affatto scritto che sono la stessa cosa, anzi; Prodi era l'ammissione implicita della subalternità politica di un progetto progressista: siccome non abbiamo le carte per puntare ad una maggioranza per ciò che rappresentiamo, portiamo un volto di centro a far da garante per i moderati e accettiamo di avere un peso specifico sottorappresentato; lo schema politologico restava quello vecchio, di un'alleanza sostanzialmente ex-post, dove ai centristi esterni veniva riconosciuto un peso proporzionalmente maggiore per uno sconto preventivo del loro "potenziale di coalizione";se paragoni Prodi a Renzi sei fuori strada.
E' tutto il il bandolo.
nel modello renziano, il centro si ingloba direttamente e preventivamente, con l'effetto di cooptarlo alla pari, in modo che non ponga la componente di sinistra ad uno stato di subalternità; capisco che la cosa di primo acchito possa sembrare paradossale, data la personalità democristiana di Renzi, ma il rapporto egemone che si è instaurato con i veri esterni, quelli di Alfano, dimostra che la formula è quella più efficiente; nonostante gli alfaniani fossero molto più a destra di qualsiasi componente centrista che abbia mai collaborato con le sinistre, il suo peso specifico e capacità di ricatto e zavorra sono stati minimi.
c'� del lardo in Garfagnana
bene, aspettiamo; ma io non ho fatto alcun processo né espresso livore alcuno;
a me piace tanto confrontarmi con pareri diversi;senti , ogni volta che ho una veduta diversa dalla tua ne fai una questione personale , e credo finora di essermi espresso con educazione , dove sta il problema ?
se non vuoi sentire pareri diversi dai tuoi mi fermo quì e pace sia
ma tu mi attribuisci processi e livore, e quando ti chiedo dove e come non indichi, o indichi cosa che non manifestano quello, come il fatto meramente contabile che i due vincitori non hanno la maggioranza.
c'� del lardo in Garfagnana
hai deviato.
Il punto è che se ti dimetti, cedi il controllo, non continui a pretendere di determinare il corso delle cose
Sì, lui. Te l'ho già detto, ma a volte non capisci cosa intendo
questa è un'opinione legittima, ma non risponde al quesito che ti ho posto: qualcuno ha impedito candidature rilevanti alle primarie in cui ha vinto Renzi ?
può darsi.
può darsi che nelle circostanze date fosse il massimo possibile; e, a giudicare dalle performance della "sinistra" nel resto d'Europa, la cosa sembra piuttosto verosimile;
Di sicuro poteva fare di meglio.
sì su questo concordo.
sai, nella DC c'era di tutto; non è che fai la schizzinosa sulla Bindi, che viene dalla stessa storia, ma più immersa; del resto, io che non ho mai votato DC, devo riconoscere come verità storica che la maggior parte dei progressi civici e sociali di questo paese, dal divorzio allo statuto dei lavoratori, sono stati possibili solo col contributo attivo di quell'ala, che faceva capo a Zaccagnini e Donat-Cattin; fosse stato per il solo PCI, te saluto... a partire dal divorzio; quelli volevano evitare persino il referendum e abbozzarla sull'abrogazione;
Comunque la Bindi era una DC a favore della 194. Renzi ha abolito l'art. 18.
C'è una certa differenza.
evidentemente ha sbagliato, però.
cioè, la costante di tutti quelli che hanno governato da quando vige l'alternanza; una circostanza quasi ovvia, se analizzata da un osservatore esterno al sistema;
ora, se prescindi da valutazioni personali, quello ha individuato due baricentri politici in competizione; uno, si colloca tra SPD e Merkel, Macron, ecc... l'altro, è quello dei neo-nazionalismi anti UE, con la promessa di spesa e le minacce protezionistiche, rigetto della moneta unica, ecc... e ha investito nella prima, contando che l'oscillazione politica tende prima o poi a quella, volendone conquistare la leadership; ti puoi piacere o meno, ma è un calcolo sensato e l'unica posizione in grado di incorporare istanze progressiste;
"fregarmene" vuol dire che non mi interessa.
dovrebbe fregartene perché è un indicatore della domanda di quella roba; e non si parla del minoritario al 33%, ma del solito partitino enunciatario e sacerdotale; dovrebbe fregartene perché per fare cose e governare devi avere la maggioranza;
Le sinistre dovrebbero aiutare dall'interno di un partito più grande.
Questo però è possibile se un partito è democratico e pluralistico al suo interno.
Se invece c'è un capo che fa tacere tutti, non può funzionare.
Io credo che sbagli. E' proprio perché non ha dato lo spazio sufficiente a certe "ali" che si è ritrovato monco e perdente.
li paragono; non ho affatto scritto che sono la stessa cosa, anzi; Prodi era l'ammissione implicita della subalternità politica di un progetto progressista: siccome non abbiamo le carte per puntare ad una maggioranza per ciò che rappresentiamo, portiamo un volto di centro a far da garante per i moderati e accettiamo di avere un peso specifico sottorappresentato; lo schema politologico restava quello vecchio, di un'alleanza sostanzialmente ex-post, dove ai centristi esterni veniva riconosciuto un peso proporzionalmente maggiore per uno sconto preventivo del loro "potenziale di coalizione";
nel modello renziano, il centro si ingloba direttamente e preventivamente, con l'effetto di cooptarlo alla pari, in modo che non ponga la componente di sinistra ad uno stato di subalternità; capisco che la cosa di primo acchito possa sembrare paradossale, data la personalità democristiana di Renzi, ma il rapporto egemone che si è instaurato con i veri esterni, quelli di Alfano, dimostra che la formula è quella più efficiente; nonostante gli alfaniani fossero molto più a destra di qualsiasi componente centrista che abbia mai collaborato con le sinistre, il suo peso specifico e capacità di ricatto e zavorra sono stati minimi.