Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
certo; se tu abiti di fronte a me e fai esplodere il tuo appartamento, qualche danno lo subisco pure io; e questo è un altro dei guai che si verificano quando la ggente non studia; si tagliano le palle per fare un dispetto alla moglie anche se c'è poco da ridere;


eppure, mi sembra chiaro che avresti un finanziamento netto alla proprietà e al management inefficiente, per un risultato dubbio di sviluppo;

guarda, in Italia abbiamo avuto un caso macroscopico con la Fiat e l'indotto: i contribuenti hanno sostenuto in vario modo quell'impresa, assieme ad altre, per la difesa del "posto", e non del lavoratore; ognuno di quei "posti" è costato cifre che avrebbero consentito ai lavoratori di vivere da nababbi, e nel contempo impedito ad altri imprenditori di raccogliere la sfida e scalare le quote Agnelli; finita al festa, quelli se ne sono andati, molto più ricchi e dopo aver disinvestito e comprato rendite, come le assicurazioni e altre utilities;
vale la pena di difendere il "posto" solo se quel settore ha prospettive strategiche reali, e allora dovresti avere lo stato nel cda a dettare le strategie in cambio dei soldi; ma dovresti poterti fidare che le agenzie statali non siano conniventi, e non è facile;
Perchè dai per scontato che sarebbe inefficiente? Un po' di protezionismo non annulla la competizione, le aziende continuerebbero ad esportare, anche se in misura minore, cioè non è che si può cancellare del tutto la globalizzazione a questo punto.

mi ricorda il dialogo della coppia di veneti che trombano:
lui: "Margarita, l'ho go dentro !
lei: "No Bepi, son mi che l'ho go dentro !"
il protezionismo è il risultato dell'attività di lobbying interna di quel settore che non vende, a danno di quelli che esportano e di tutti i consumatori; hai i lavoratori di quel settore che salvano il posto e la proprietà che salva la sua posizione, ma avrai i lavoratori che esportano danneggiati, e i consumatori che pagheranno di più per quei beni, quindi saranno più poveri;
di solito, i protezionismi e misure affini, sono il prodromo delle guerre, e c'è oltre un secolo di storia a testimoniarlo;


infatti la mantiene poco, a chiazze e con estrema difficoltà; poi, non puoi confondere protezionismo e aree di scambio basate su criteri di omogeneità nella competizione; l'Occidente pone ostacoli solo a sistemi che sussidiano normali settori commerciali, ma questo non è protezionismo; dalle banche alle quadre di calcio, tutti possono comprare quasi tutto;
Esistono un sacco di barriere all'entrata e non solo sotto forma economica, vedi i vari regolamenti restrittivi e gli alti requisiti tecnologici. L'Occidente pratica già il protezionismo mentre spinge per la liberalizzazione dove gli conviene, ma non si può dire così papale papale.
no-oo-ooh... non è così; col protezionismo il paese si impoverisce, per definizione aritmetica; il "vantaggio per il paese" è la bufala che ti danno in pasto, e tu te la mangi; è la solita retorica patriottica di quello che poi manda te in trincea o in Russia, per usarti come schermo degli affarucci suoi;
certo che con l'opinione pubblica martellata di suggestioni e priva di conoscenza della realtà, è facile speculare;
e guarda che le cose che ti dico non sono miei esoterismi; le potresti apprendere e verificare facilmente leggendo due o tre capitoli di un manuale di economia qualsiasi, assieme a qualche testo di storia qualsiasi, facendo due più due;


non "gli USA", ma alcuni gruppi dirigente, cui se ne contrappongono significativamente altri; ma quello USA fa caso a sé, perché è la più grande superpotenza nucleare, sono ricchi di materia prime e capacità tecnologiche, e in grado di essere una variabile che da sola può alterare i meccanismi di sistema; nel 71 decisero autonomamente di scardinare il sistema dell'oro e dichiararono inconvertibile il dollaro

dipende cosa intendi per crisi, e da quale punto di vista;
4/5 della popolazione mondiale sta molto meglio di 30 anni fa, e anche gli occidentali che si sono adeguati hanno tenuto botta;
alcuni paesi sono in relativa crisi, anche perché non hanno voluto fare riforme e riequilibrare redditi e investimenti, fare lotta di classe al loro interno;

ma, a parte la dubbia utilità del protezionismo in generale, per evitare il problema dovresti poter ridurre in schiavitù e povertà tutto quel mondo che stava in quelle condizioni tre decenni orsono, cinesi, indiani, europei dell'est, ecc... come fai ?
il pc da cui scrivi costa 500 perché lo fanno in Cina; qui lo pagheresti 4 o 7 volte di più; comincia a guardare dove sono fatti gli oggetti che hai in casa - senza contare i semi-lavorati, difficili da individuare in tanti oggetti teoricamente "italiani" - e poi ti renderai conto di quanto saresti più povera se avessi dovuto comprare lo stesso valore d'uso in beni nazionali.
Ok, tutto giusto, ma nella realtà, siamo noi, ricchi occidentali, che ci stiamo impoverendo a vantaggio di altri, grazie al liberismo della globalizzazione e, giustamente, i liberisti vogliono stabilizzare il sistema con più liberismo.

E comunque i protezionismi sono reazioni ai liberismi fuori controllo, i quali sono i reali prodromi delle guerre (vedi mercantilismo, colonialismo, etc.).