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Discussione: Quanto conta il titolo di studio?

  1. #91
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Mi sa che ho cominciata tanto prima.
    I tedeschi non si sono trovati a fare la guerriglia con i briganti che infestavano il terriotorio.
    si sono tarpati altrimenti le ali, ma non hai torto, è iniziata prima; in Germania quasi tutti sapevano leggere e scrivere ai primi dell'800, perché la tradizione luterana li voleva lettori della Bibbia e non uditori del catechismo; i nostri preti e notabili, invece, volevano analfabeti, da tenere in servitù;

    il punto è capire la cosa, ad un certo momento; cioè, che con la conservazione sociale le energie non si mobilitano e non si crea ricchezza, ma una comunità destinata a sfaldarsi e dividersi, come è sempre stata divisa l'Italia;
    per questo io vorrei tutti, o quasi, laureati, e università gratis per chi resta in corso e ha un reddito famigliare non elevato, con incentivi; magari non tutti troveranno sbocchi, ma hai molta più autostima diffusa, idee che circolano, e gente che magari a 40 anni, dopo 15 di una altro lavoro ed esperienza, ha l'illuminazione e si mette in proprio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #92
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    Se non vado errato con le lontane reminiscenze ricordo la corsa germanica iniziata con la lega commerciale anseatica.

    Il cattolicesisemo si basa su obbedienza e "servi" per centinaia di anni inculcati ad
    Essere servi di dio e dei suoi vari rappresentanti in terra nominati per volonta' di dio e prerogative nobili di nascita.
    Tutto cio' non si dissolve in decenni.
    Un popolo educato ad essere servo in secoli, non si riscatta in decenni.

  3. #93
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Se non vado errato con le lontane reminiscenze ricordo la corsa germanica iniziata con la lega commerciale anseatica.
    storia molto marginale per ubicazione e rappresentanza del tenore nazionale, rispetto al paese;
    in effetti, fino a qualche decennio dopo l'unificazione, un paese rurale e artigiano, ma burocratizzato, per i precedenti numerosissimi stati, dove l'unico vettore sociale era l'appartenenza alla burocrazia; un po' terra di mezzo; ma poi l'industria ha trovato una società disponibile alla modernità, nel bene e nel male;

    Il cattolicesisemo si basa su obbedienza e "servi" per centinaia di anni inculcati ad
    Essere servi di dio e dei suoi vari rappresentanti in terra nominati per volonta' di dio e prerogative nobili di nascita.
    Tutto cio' non si dissolve in decenni.
    Un popolo educato ad essere servo in secoli, non si riscatta in decenni.
    soprattutto se non si comincia mai;
    poi, si rischia anche si smettere di essere un popolo, e tornare alle antiche divisioni; oggi nessuno lo immagina, ma se, pur con una lingua comune, siamo stati divisi per 15 secoli e uniti per 150 anni, in cui abbiamo fatto due guerre mondiali disgraziatissime e inutili, non è escluso che nuove sollecitazioni in un contesto dove figuriamo già in un macro aggregato sovranazionale non laceri lungo linee di frattura altrettanto antiche per secoli di sedimentazione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #94
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    si sono tarpati altrimenti le ali, ma non hai torto, è iniziata prima; in Germania quasi tutti sapevano leggere e scrivere ai primi dell'800, perché la tradizione luterana li voleva lettori della Bibbia e non uditori del catechismo; i nostri preti e notabili, invece, volevano analfabeti, da tenere in servitù;

    il punto è capire la cosa, ad un certo momento; cioè, che con la conservazione sociale le energie non si mobilitano e non si crea ricchezza, ma una comunità destinata a sfaldarsi e dividersi, come è sempre stata divisa l'Italia;
    per questo io vorrei tutti, o quasi, laureati, e università gratis per chi resta in corso e ha un reddito famigliare non elevato, con incentivi; magari non tutti troveranno sbocchi, ma hai molta più autostima diffusa, idee che circolano, e gente che magari a 40 anni, dopo 15 di una altro lavoro ed esperienza, ha l'illuminazione e si mette in proprio.
    già.. ma pare sia un concetto impopolare

  5. #95
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    già.. ma pare sia un concetto impopolare
    è un concetto impopolare a ragion veduta. pensa se dovessi svegliarti una mattina e, di punto in bianco metterti a svolgere una attività che, fino al giorno prima, non conoscevi minimamente. insomma è un concetto che non sta in piedi.

  6. #96
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    Dopo 15 anni un titolo non sfruttato e' scaduto, salvo essere geni poliedrici.
    Faresti profettare casa tua ad un ingegnere che per 15 anni ha fatti il giardiniere?

  7. #97
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Dopo 15 anni un titolo non sfruttato e' scaduto, salvo essere geni poliedrici.
    Faresti profettare casa tua ad un ingegnere che per 15 anni ha fatti il giardiniere?
    no, ma magari quello, con la sua preparazione, ha individuato uno spazio per sistemi di irrigazione e si mette in proprio; probabilmente, è anche una persona il cui approccio civico alle questioni - per esempio, le vaccinazioni, ma anche la qualità delle informazioni in base alla quali adotta altre decisioni - è più qualificato; forse è anche una persona con meno soggezione dell'autorità, più critica, ma a proposito, meno masaniello e più costruttivo;

    questa cosa ha sempre fatto paura ai notabili italioti, soprattutto se il "dottore" era figlio di pezzenti, perché faceva concorrenza ai figli scemi di papà, comandanti per diritto di nascita; è così che si distrugge un paese: lasciandolo in mano ai bambolotti raccomandati;
    negli anni 70 abbiamo avuto l'unica onda di ragazzi che hanno potuto fruire di un minimo di ascensore sociale nelle professioni e nell'impiego statale qualificato, figli di contadini, operai ed artigiani divenuti insegnanti, o alti burocrati, magistrati, funzionari o manager.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #98
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    è un concetto impopolare a ragion veduta. pensa se dovessi svegliarti una mattina e, di punto in bianco metterti a svolgere una attività che, fino al giorno prima, non conoscevi minimamente. insomma è un concetto che non sta in piedi.
    non c'entra un tubo

  9. #99
    abstract L'avatar di Yele
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    no, ma magari quello, con la sua preparazione, ha individuato uno spazio per sistemi di irrigazione e si mette in proprio; probabilmente, è anche una persona il cui approccio civico alle questioni - per esempio, le vaccinazioni, ma anche la qualità delle informazioni in base alla quali adotta altre decisioni - è più qualificato; forse è anche una persona con meno soggezione dell'autorità, più critica, ma a proposito, meno masaniello e più costruttivo;

    questa cosa ha sempre fatto paura ai notabili italioti, soprattutto se il "dottore" era figlio di pezzenti, perché faceva concorrenza ai figli scemi di papà, comandanti per diritto di nascita; è così che si distrugge un paese: lasciandolo in mano ai bambolotti raccomandati;
    negli anni 70 abbiamo avuto l'unica onda di ragazzi che hanno potuto fruire di un minimo di ascensore sociale nelle professioni e nell'impiego statale qualificato, figli di contadini, operai ed artigiani divenuti insegnanti, o alti burocrati, magistrati, funzionari o manager.
    esatto. I santi anni '70. Ma non sono bastati.

  10. #100
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    esatto. I santi anni '70. Ma non sono bastati.
    non sono bastati perché erano concepiti a debito, in modo non sostenibile, con una finzione di lotta di classe e concertazione;

    nel modello sociale tedesco, cui ricorro per comparazione, una sinistra a cui erano inibite sostanzialmente inibite per statuto tacito opzioni estremiste ha espresso una cultura governante di autentica tutela del lavoro e dei diritti, pattegiandone il costo con le classi imprenditoriali, in cambio della collaborazione all'efficienza del modello produttivo;
    da noi, almeno fino alla fine degli anni '80, la sinistra sindacale, con tutto il PCI pre-Bolognina, era intrisa di una mentalità antagonista, nutrita da mezzo secolo di retorica e immaginario radicalmente alternativo, anche se contrario allo stesso sentimento della base; le polemiche sull'art. 18 di oggi sono lo strascico di quella stessa mentalità ostile di tenore religioso, che guarda ad un immaginario "padrone" nemico e sadico per peccato originale;

    a fronte di una borghesia pavida e conservatrice per propri limiti culturali, quella sinistra parolaia e auto-esclusa, ha solo occupato spazi di spesa, soprattutto attraverso il potere decentrato e le burocrazie, in un compromesso a debito; è in quei favolosi '70 che hai avuto i molteplici sussidi ad imprenditori inefficienti per conservare posti di lavoro, le varie Alfasud, Italsider, ecc... le migliaia di enti inutili e le assunzioni a pioggia nella PA e nel parastato; le normative che consentivano le pensioni-baby e l'ostruzionismo sindacale, fino alla marcia dei 40mila a Torino; in cambio della tolleranza all'evasione e della tutela di ceti dirigenti parassitari;

    oggi, nell'elettorato 5S e negli emiliani - nel senso dei ben disposti a "sinistra" - ritrovi la stessa radicatissima mentalità di fuga dalla realtà razionale, verso una realtà di breve respiro del voglio tutto e prima di subito

    ora, Renzi sarà anche personalmente odioso e sbruffone, ma chi lo dipinge come un berluschino perché il cav stesso gli riconosce di aver sradicato la mentalità "comunista" dalla sinistra, non ha capito l'importanza storica di questo passaggio culturale - che sarebbe stato normale tra l'Ungheria e la Cecoslovacchia, 56-68; cioè, un'area del lavoro che si propone con moderazione come governante senza ostilità, invece del solito modello levantino da sottogoverno, che rilancia su alte parole d'ordine, per poi negoziare conservazione al ribasso.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #101
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Al congresso di Vienna ci volle meno tempo per sbrogliare la questione
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  12. #102
    abstract L'avatar di Yele
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    non sono bastati perché erano concepiti a debito, in modo non sostenibile, con una finzione di lotta di classe e concertazione;
    Può darsi.
    Ma se le suonavano realmente tra operai e padroni eh.

  13. #103
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Può darsi.
    Ma se le suonavano realmente tra operai e padroni eh.
    se le suonano realmente anche gli ultrà del calcio, per non parlare delle guerre; non vuol dire che il fine fosse realmente conveniente;

    fino ad una 15ina d'anni fa, non era raro sentir parlare da dirigenti di salario-come-variabile-indipendente-dalla-produttività; se la conflittualità nelle relazioni industriali si traduce in una politica in cui lo stato - coi soldi di tutti - costruisce automobili o produce merendine, o sovvenziona i privati incapaci di competere, per dare un posto a padri e nonni, scaricando il tutto sulle spalle dei figli e nipoti, te le sarai pure date, ma c'era qualcosa di molto sbagliato, soprattutto nell'approccio dei più deboli; perché quei "padroni", oggi sono all'estero o col culo paratissimo; tu dici che Lama e Trentin non erano in grado di capire ciò che dicevano La Malfa e Visentini sul debito ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #104
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    ma a me viene un pensiero: perché il debito non lo annullano con un colpo di spugna? basterebbe sensibilizzare la popolazione dicendo che è necessario fare dei sacrifici, e conseguentemente annullare i titoli del debito nelle mani di privati. per quanto concerne poi, il debito con l'estero, ci si potrebbe offrire di importare, considerandoli con un occhio di riguardo, più risorse da quei paesi nei confronti dei quali si è maggiormente indebitati, a condizione che quelli annullino o quanto meno riducano sto caxxo di debito!

  15. #105
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    Perche' il contante fornito da quel debito paga la spesa corrente e, se lo annulli, certo i finanziatori non te lo rinnovano, cosa che ti mette in una situazione argentina, o greca, dove non paghi piu' i servizi pubblici che si fermano.
    Oltre alle ripercussioni sull'euro di un insolvente, messo d'ufficio in amministrazione controllata da creditori e danneggiati.
    Per questo i fallimenti non risolvono i problemi dei falliti.

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