Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
il diffuso possibilismo dipende dall'idea che i 5S vogliano accreditarsi come forza responsabile, dato che ora ne avrebbero il titolo e l'opportunità; sempre che non vogliano dichiararsi come bluff politico, tipo: o abbiamo il 50%+1 o non se ne fa niente;
Sì, ma hanno sempre ripetuto e continuano a ripetere che non sono disponibili a maggioranze miste, come non hanno mai fatto neanche in sede locale, il resto è retorica


dopo una campagna elettorale antitetica al PD, e venata anche di un notevole odio ? ti pare una "dimostrazione" ? forse di follia politica;

quale elettorato ? chi ha votato PD con Renzi, rivoterà PD con uno non troppo distante, e torneranno i cornuti e mazziati delle frattaglie di sinistra, più i radicali, per arrivare attorno al fisiologico 24/25%; ci sta anche che anche una porzione non troppo rilevante di berlusconiani - quelli del centro-Italia che votarono Renzi alle europee del 41% - torni al PD, perché poco convinto della leadership debole e sottomessa a Salvini;
Parlavo dell'elettorato dei "vincitori"; perché dovrebbero rivotare PD e per quale ragione i tradizionali votanti della sinistra del PD dovrebbero fare l'elemosina ad un partito che ha perso e realisticamente continuerà a perdere?

no, non risponde ad una fisiologia normale; uno spazio moderato al centro, che abbia propensione a sinistra o a destra, alla fine ha sempre la prevalenza, anche se numericamente sottorappresentato; lo vedi plasticamente proprio in questi giorni, dove il PD ha persissimo, ma è indispensabile;
Allora voteranno centrodestra che riprenderà il solco della DC centrista ma più a destra che a sinistra? A parte il fatto che i cinquestelle per certi versi rappresentano degli aspetti moderati... ma guardiamo alla Grecia, che fine ha fatto il PASOK?

è ovvio che quelli sono una camera di compensazione di identità politiche in via di ridefinizione; non essere di destra, né di sinistra non vuol dire una cippa, perché prima o poi ti trovi di fronte alla questione di redistribuire soldi, togliere e dare, e questo ti connota per forza;

qui il vero punto è la dislocazione dei voti, perché se dovesse la polarizzazione che vediamo non dovesse produrre una formula organica, in presenza di uno stallo o governo debole a termine, magari un tecnico di secondo piano - non un Draghi - avremmo un cdx col boccino della questione fiscale, dato che rappresenta un'area dove si genera oltre il 50 % del PIL nazionale; una cosa parecchio più forte della Catalogna, e con un pregresso ideologico e di opinione di quasi 30 anni, con un potenziale espansivo notevole; perché anche in Emilia e in Toscana - i risultati del cdx sono eloquenti - sotto una crescente pressione le spinte autonomistiche incontrerebbero anche una parte di opinione che oggi vota PD; non tanto per adesione ideologica, ma per semplice difesa dei rispettivi modelli di welfare;

non è un caso che la riforma bocciata al referendum, oltre alla legge elettorale, prevedesse anche il recupero di alcune prerogative e competenze allo stato centrale come mediazione dei trasferimenti.
Proprio perché è probabile che in sede legislativa il M5s si orienti verso una politica tradizionalmente vista come "di sinistra" ci sono valide ragioni per le quali l'elettorato di centrosinistra, costretto a una scelta tra cdx e grillini, voti questi ultimi

E concludo: Berlusconi sta parlando di governissimo, Di Maio e Salvini negano categoricamente, il PD si tira fuori. Sta andando in direzione di nuove elezioni, per il momento, come conviene ai vincitori. L'elettorato del PD è stanco e vuole vedere il partito all'opposizione, se si rivota nel 2018 sono convinto che faranno la mossa "responsabile" di votare uno degli altri due contententi, altro che 24%...