Auguri a tutte le ragazze del Forum!!!!
Auguri a tutte le ragazze del Forum!!!!
amate i vostri nemici
Auguri dipinti
Grazie per il "ragazze"
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
E ricordatevi che l'8 marzo è tutto l'anno
Magari non c'entra tanto con l'8 marzo, ma leggendo un ricordo di Sibilla Aleramo in occasione della festa della donna, mi sono capitate sotto gli occhi due poesie di innamorati, che parlano di rose come simbolo di amore, forse comunicando così, a distanza fra di loro e quindi forse oggi ci stanno bene in ogni caso.
Rosa dell’anno
Arrivai una volta,
che un anno finiva,
in un paese di mare,
era sera era freddo
io nessuno conoscevo,
saliva alla stanza
gelida e vasta
suono di danza
e, di più lontano,
l’ansito del mare.
Così m’addormii, né più ricordo
se in sogno piansi.
Una rosa ricordo
che il domani mi comprai,
nella stanza portai
per me sola il giorno
che l’anno incominciava,
bella e bianca fiorita
per me nel mattino del gelo,
e il mare che si lamentava.
Ancora in una sera
che l’anno finisce,
vasta è la stanza
ma c’è fuoco ed è mia,
lungi è il mare,
lungi chi vorrei con me, e tace,
sono sola come quella
che nella sera lontana
sì freddo aveva,
udiva il lamento del mare,
ancor non conosceva
l’amore d’oggi che tace.
Sono sola né piango,
se non forse in cuore,
c’è fuoco nella stanza,
fuori grida salve la città
grida speranza
nella notte dell’anno,
e domani, se non io,
qualcuno una rosa si comprerà.
(Sibilla Aleramo)
In un momento
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
P.S. E così dimenticammo le rose.
(Dino Campana)